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Palio della Piada, domenica 10 novembre torna la competizione più attesa della Fiera di San Martino

Una trentina i partecipanti che si sfideranno nelle categorie “Zone di Santarcangelo” , “Over”, “Giovani” e vincitore assoluto

Saranno circa una trentina i partecipanti che domenica 10 novembre, armati di mattarello, si contenderanno la 22esima edizione del Palio della Piada, la competizione goliardica tra gli eventi più attesi e seguiti dal pubblico della Fiera di San Martino. Organizzata dalla Pro Loco di Santarcangelo con lo scopo di avvicinare i giovani alle tradizioni culinarie della Romagna, da sempre l’iniziativa raccoglie l’entusiasmo del pubblico e dei partecipanti – piadinari rigorosamente non professionisti – che si cimentano con farina e mattarello. E proprio ai giovani viene dedicata una sezione del Palio con un premio speciale, mentre un’altra sezione della gara è rivolta ai rappresentanti dei quartieri e delle frazioni. Il Palio si concluderà poi come di consueto con la fatidica sfida delle azdore, vere regine di “tulir e sciadour” (tagliere e mattarello). L’appuntamento è dunque per le ore 14 presso lo Spazio eventi di piazza Ganganelli: in palio i premi per le categorie “Zone di Santarcangelo” , “Over”, “Giovani” e vincitore assoluto. Il Palio è organizzato dalla Pro Loco con la collaborazione della Fiera di San Martino e della Banca Malatestiana.

Ma la Fiera di San Martino inizierà fin dalla prima mattinata: dalle ore 9, infatti, per le vie del centro si potranno visitare le bancarelle di artigianato, creatività, abbigliamento, campionaria, agricola e quelle dedicate a “luverie” e prodotti tipici romagnoli e delle varie regioni d’Italia. Aperti anche gli oltre 50 stand gastronomici che offriranno i menù più svariati: dallo street food alla piadina, dai menù della Valmarecchia a quelli dell’adriatico, tutti accompagnati da buon vino o birra artigianale.

Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti sulla viabilità e gli eventi in programma è possibile scaricare la nuova app per smartphone “San Martino la fiera in tasca” o consultare la sezione dedicata alla manifestazione sul sito www.comune.santarcangelo.rn.it.


Mangiare in Fiera
Le cronache dell’800 raccontano che, anche allora, in quei tempi di miseria, la Fiera di San Martino era una sorta di Paese di Cuccagna: cibi e vino in gran quantità, per un banchetto aperto a tutti, in strada e nelle osterie. Questa tradizione continua anche oggi, con proposte per tutti i gusti. La vera regina della festa è la piadina, con la salsiccia e la cipolla, che si trova un po’ dappertutto: in piazza Marconi, in piazza Ganganelli e in ogni via. In piazza Ganganelli sono da provare: i funghi e i tartufi di Villa Labor; i passatelli del Lavatoio Bistrot; i tortelli alla lastra del Fumaiolo; il fungo fritto del rifugio Biancaneve; il ragù di somaro del Farneto; l’hamburger romagnolo di Birgo Burger; le Tagliatelle del Sole, toste e ben condite; i bocconcini de La Polpetteria; i polli allo spiedo del Girarrosto.
All’Arena del Campo della Fiera, spazio destinato alle ospitalità, c’è una nuova Osteria del Mare con piatti di pesce e baccalà; appena oltre, al Caffè Clementino, polenta e zuppetta montanara. Su per via De Bosis e via Faini, dopo le caldarroste della Caritas, buone e solidali, trovate: le carni fumiganti e la ribollita del Toscano; i cibi di strada dall’Italia: tortellini da passeggio, sapori salentini, arrosticini abruzzesi, olive ascolane, birra artigianale e la piada gourmet del Forno Galeotto. In piazzetta del Lavatoio, c’è la polenta di una volta e le specialità de La Bosca. Via G. Bruno, dietro la scuola Pascucci, ospita: il Sottobosco di Badia Tedalda, con piatti di montagna e cinghiale; l’Alta Marea, con la cucina romagnola di mare; il Kangurotto con la buona pizza. In piazza Balacchi ritorna a grande richiesta l’Osteria delle Tradizioni con trippa, cotechino, pasta e fagioli. Vino nuovo e cagnina li trovate un po’ ovunque in tutti gli stand: porta bene farsi un bicchiere vicino alla grande botte di Battistini, in piazza Molari, o sotto alle ‘mucche volanti’ del Farneto, in piazza Ganganelli. Oggi come ieri, la Fiera di San Martino è un grande banchetto che si snoda per le vie, all’insegna del gusto, dell’allegria e della convivialità.

Il cibo su ruote
Quinto anno del cibo su ruote alla Fiera di San Martino. Ritorna il Food Truck di Beck, un ritrovo di operatori che cucinano su automezzi, Ape o Furgone, belli da vedere, buoni da mangiare. Riprendono l’antica tradizione italiana del cibo itinerante, con una formula attuale. In piazza Gramsci trovate 12 truck, scelti per la qualità gastronomica e per l’estetica dei mezzi, spesso vintage. Potete gustare: i panini gourmet, le tapas e la paella, le polpette, i vini, la birra Baladin, i passatelli, l’asado, i cibi di strada creativi, gli hamburger gourmet, il lampredotto, le tigelle, il gnocco fritto e altro ancora. Il tutto è condito da un’animazione soft e allegra. Si inizia venerdì 8 novembre, dalle 18 alle 24, e si continua fino a lunedì 11.

I Cantastorie
San Martino è la Fiera delle tradizioni e i Cantastorie sono una tradizione che dura nel tempo e attira sempre un pubblico vario e curioso. Questa è la 51a  edizione, 33a per Santarcangelo, della Sagra Nazionale dei Cantastorie. Sono veri artisti di piazza, che hanno anticipato i moderni buskers, con le loro esibizioni semplici e immediate, i loro racconti ingenui o impegnati. Quest’anno la Sagra ricorda i 110 anni dalla nascita di Lorenzo De Antiquis e di Marino Piazza, i decani dei Cantastorie; scomparsi nel 1999 e nel 1993, continuano ad essere presenti con le loro canzoni.
Gli artisti di quest’anno sono: Mauro Chechi da Grosseto con organetto, chitarra e le sue ballate in ottava rima anche improvvisate; Felice Pantone tosco-piemontese con le sue storie surreali e swing, e con l’organetto di Barberia; Federico Berti one man band con un repertorio di canzoni vecchie e nuove; Dino Simone, fisarmonicista salentino, vincitore nel 2019 dello storico “Concorso per Cantastorie Giovanna Daffini”, indetto dal Comune di Motteggiana. Completa il programma Sandra Boninelli da Bergamo con la chitarra e storie impegnate e suggestive; sarà accompagnata dal cantante e percussionista Dudu Touate, un griot, vale a dire un cantastorie senegalese. La Sagra è organizzata in collaborazione con l’AICA-Lorenzo De Antiquis. Al programma hanno collaborato l’etnomusicologo Gian Paolo Borghi e la rivista Il Cantastorie On Line. Sponsor: Banca Malatestiana e SGR. L’appuntamento è per il giorno di San Martino, lunedì 11 novembre, in piazza Ganganelli: al mattino dalle ore 10 e al pomeriggio dalle 14,30.

L’Agricola
L’Agricola, esposizione di macchine agricole ed attrezzature per l’agricoltura e l’edilizia, rappresenta più di ogni altro settore della Fiera il legame con l’anima contadina dell’antica Fiera di San Martino. I trattori, infatti, hanno sostituito i mitici ‘bu’, cantati da Tonino Guerra, che aiutavano gli uomini ad arare i campi e che costituivano la vera anima delle Fiere d’un tempo. Oggi l’agricoltura cambia ancora modi ed esigenze, l’economia locale prende nuove forme, e L’Agricola si adegua con nuove e vecchie proposte. Ci sono macchine agricole moderne e tecnologiche; ma si trovano anche trattori d’epoca che attirano nonni e nipoti. Si trovano macchine per movimento terra, carrelli elevatori da usare in vigna, commercianti di legname, macchinari per l’industria e fornitori di servizi. Per animare L’Agricola sono previste varie iniziative. Per tre giorni, nello spazio di Squadrani Trattori, è possibile provare dal vivo e in sicurezza attrezzi agricoli. Sabato 9, dalle ore 17, c’è una dimostrazione di balli popolari romagnoli eseguiti dalla scuola Folk Dance Mania. Domenica 10 alle 15, esibizione di western dance con l’Associazione Country Soul. Completano le attrattive de L’Agricola uno stand di birra ed uno di porchetta umbra.

Cibo come Cultura
Se la Fiera è un gran banchetto, il dessert è Cibo come Cultura, la rassegna di cultura gastronomica giunta alla 13a edizione. Per tre giovedì, dopo San Martino, sono in programma serate con la presentazione di libri su argomenti gastronomici, accompagnate da stuzzicanti letture e seguite da degustazioni a tema. Giovedì 14 novembre Manuela Ricci presenta “Sapore Marino”, pagine di cucina romagnola di Marino Moretti. Il 21 novembre sarà ospite l’Istituto dei Beni Culturali della nostra Regione per presentare “La cucina degli scrittori. Letteratura e cibo in Emilia-Romagna”. Intervengono il presidente dell’IBC, Roberto Balzani e i curatori del libro, Alberto Calciolari e Isabella Fabbri. Conclude il ciclo di incontri Luisa Bartolotti con il volume “A tavola con i Malatesti” giovedì 28 novembre. Tutti gli incontri sono alle ore 21 alla Biblioteca Baldini, che organizza Cibo Come Cultura con la Pro Loco e la Fiera di San Martino. L’ingresso è gratuito; le degustazioni sono a offerta libera.

Una Fiera più sicura
Da diversi anni la Fiera di San Martino è impegnata a garantire prevenzione, controllo e sicurezza per i visitatori e per gli operatori. Quest’anno la Fiera conferma la sua attenzione per una Fiera Sicura con nuovi mezzi e nuove risorse. In accordo con il 118 Romagna è stato studiato un Piano per l’emergenza sanitaria: per tre giorni saranno presenti due ambulanze e 14 operatori sanitari. Le ambulanze, dalle ore 9 alle 21, saranno posizionate nelle vie Mazzini e Montevecchi. Per i Punti Ristoro sono state aumentate le forniture elettriche e ridotte le bombole; come negli anni passati, tutti gli impianti a gas sono controllati da tecnici abilitati prima dell’inizio della Fiera.
Secondo le direttive della Prefettura e della Questura, tutti gli ingressi alla Fiera saranno protetti da dissuasori in cemento o automezzi vigilati. Con un’ordinanza sarà vietato l’uso del vetro, salvo le bottiglie servite ai tavoli. Come negli ultimi anni, sarà attuato un efficace piano di prevenzione e controllo dell’abusivismo commerciale, grazie alla collaborazione tra le Forze dell’Ordine.

I Bus Navetta
Anche quest’anno, la Fiera di San Martino organizza il servizio di Bus Navetta per arrivare in centro comodamente, lasciando l’auto fuori dal centro, lontano dal traffico. Come in passato, sono due le linee previste, con parcheggio e trasporto gratuiti.
Il primo Bus Navetta collega la Zona Artigianale (via della Quercia) con il centro città (via Pedrignone). Il servizio funziona sabato 9 novembre dalle ore 14 alle 20 e domenica 10 dalle ore 9 alle 20. La frequenza è di 6/8 minuti. La durata del tragitto è breve: dai 6 agli 8 minuti.
La seconda linea parte davanti al Cimitero centrale per arrivare poco prima della rotonda della COOP. Il servizio funziona sabato 9 novembre dalle ore 14,30 alle 19,30 e domenica 10 dalle ore 9 alle 19. La frequenza è di 7/9 minuti. Anche questo tragitto è molto breve: dura circa 4 minuti.

I trasporti pubblici
Per la Fiera, il Capolinea della linea 9 viene spostato:

  • venerdì 8 novembre: in via Pascoli, a lato della ex Biblioteca;
  • da sabato 9 a lunedì 11 novembre: alla Stazione FFSS. La fermata più vicina al centro è in via Emilia-Braschi, vicino all’incrocio con via Mazzini.

In occasione della Fiera, anche le fermate delle altre Linee, che di norma passano in centro, sono spostate:

  • venerdì 8 novembre: in via Pascoli, a lato della ex Biblioteca;
  • da sabato 9 a lunedì 11 novembre: alla Stazione FFSS. La fermata più vicina al centro è in via Emilia-Braschi, vicino all’incrocio con via Mazzini.

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pubblicato il 2019/11/09 13:43:00 GMT+2 ultima modifica 2019-11-11T12:21:44+02:00 scaduto