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Santarcangelo, dal 21 aprile entrano nel vivo le iniziative per la Liberazione

Sabato in biblioteca incontro di approfondimento sulla mostra “Catalogna bombardata”, lunedì 23 il reading su Ada e Piero Gobetti

Domani (sabato 21 aprile) le iniziative di Santarcangelo per il 73° anniversario della Liberazione nazionale dal nazifascismo entrano nel vivo. Alle ore 15,30, infatti, la biblioteca Baldini ospiterà un incontro con Doriano Maglione e Roberto Croci, collaboratori del Centro Filippo Buonarroti di Milano, per un approfondimento e una visita guidata alla mostra “Catalogna bombardata. A 80 anni dalla guerra civile spagnola (1936-39)”. Realizzata dal Centro Buonarroti in collaborazione con l’Anpi di Santarcangelo – che ha curato la sezione dedicata ai santarcangiolesi che presero parte al conflitto nelle fila delle Brigate internazionali – la mostra è visitabile fino al 28 aprile negli orari di apertura della biblioteca.

Lunedì 23 aprile, sempre alla Baldini, alle ore 21 va in scena il reading “Nella tua breve esistenza”. Isadora Angelini e Giuseppe Prosperi leggeranno alcuni brani della corrispondenza epistolare fra l’antifascista Piero Gobetti e la partigiana Ada Prospero, recentemente ripubblicata da Einaudi in un volume intitolato appunto “Nella tua breve esistenza”. Coprendo il periodo dal settembre 1918 al febbraio 1926, le lettere raccontano il rapporto d’amore tra i due coniugi, la formazione umana, l’impegno culturale e civile di due figure straordinarie del Novecento, definite “anime di fuoco” da Norberto Bobbio.

Dal 21 al 29 aprile, invece, al Musas sarà possibile visitare il percorso “Sulle tracce della memoria”, con frasi, racconti, poesie e canzoni per ricordare la Liberazione. Sabato e domenica il museo sarà aperto come di consueto dalle 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19, mentre mercoledì 25 aprile – giornata in cui saranno disponibili per i visitatori alcuni segnalibri da portare con sé come ricordo – il percorso sarà visitabile nel pomeriggio.

Nella mattinata di mercoledì 25 aprile si rinnova invece l’appuntamento con le celebrazioni istituzionali, a partire dal ritrovo alle ore 9,45 per poi proseguire con la messa al Suffragio (ore 10), il corteo accompagnato dalla banda musicale (ore 10,45) e gli interventi istituzionali in piazzetta Nicoletti (ore 11). Nel pomeriggio a partire dalle 15 la festa per bambini “Assalto al cielo” al Campo della Fiera, mentre giovedì 26 aprile alle ore 21 in biblioteca conclude le iniziative la presentazione dei volumi “La Partecipanza. Romanzo storico con giallo” di Giuseppe Chicchi e “Rossi, gialli & altri colori che non posso dire” di Fabio Filippi.

Tutti gli eventi in programma sono organizzati e promossi dal Comitato cittadino antifascista, tavolo di lavoro presieduto dal sindaco Alice Parma che riunisce amministrazione comunale, Anpi, associazioni combattentistiche e altre del territorio, scuole e forze politiche locali.

Catalogna bombardata – Dopo il ciclo rivoluzionario 1917-21, la guerra civile spagnola (1936-39) ha rappresentato il culmine della conflittualità tra classi sociali nell’Europa del Novecento, nonché una delle pagine più importanti e drammatiche della storia dell’antifascismo europeo. In occasione dell’ottantesimo anniversario e nell’ambito di una campagna triennale dedicata a questa tragica pagina della storia del XX secolo, il Centro Filippo Buonarroti ha accolto l’invito del Memorial Democràtic della Generalitat de Catalunya di portare in Italia la mostra “Catalogna Bombardata”, in collaborazione con Aicvas, Anpi, Aned, Logos e AltraItalia di Barcellona (che ha anche tradotto in italiano i pannelli della mostra) in occasione del 75° anniversario dei bombardamenti dell’Italia fascista sulla popolazione civile catalana. Una vicenda poco conosciuta e doppiamente significativa: si tratta infatti di uno dei primi episodi di bombardamento su civili indifesi, compiuta inoltre dall’Italia fascista di Mussolini – circostanza che contraddice il luogo comune degli “italiani brava gente” – che consente di riconoscere la resistenza del popolo di Barcellona e della Catalogna come un momento fondativo nella storia dell’antifascismo europeo.