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Dichiarazione dell’Amministrazione comunale in merito alla chiusura di via Sancisi

L’Amministrazione comunale conferma una volta di più che tale provvedimento è di carattere provvisorio, con scadenza al 31 ottobre 2020

In relazione a quanto comparso sugli organi di stampa in merito alla chiusura di via Sancisi, l’Amministrazione comunale conferma una volta di più che tale provvedimento è di carattere provvisorio, con scadenza al 31 ottobre 2020 come stabilito dall’ordinanza dirigenziale n. 45 del 30 giugno 2020, che interessa peraltro non solo via Sancisi ma diverse strade del centro urbano. A partire dal 1° novembre 2020, dunque, sarà ripristinata la situazione precedente in termini di circolazione.

Nello specifico di via Sancisi, la valutazione dell’esito di tale sperimentazione – tenendo in piena considerazione le criticità segnalate dai cittadini in queste settimane – contribuirà alla ridefinizione della viabilità dell’area anche in occasione della realizzazione nei prossimi mesi del percorso ciclopedonale in via Togliatti, già finanziato con la variazione di bilancio approvata a fine luglio in Consiglio comunale.

Più in generale, i risultati della sperimentazione complessiva sul suolo pubblico intrapresa a seguito dell’emergenza sanitaria – che nel suo insieme si è tradotta in un successo per la città e per le attività economiche, da valutare per il futuro alla luce dei nuovi provvedimenti emanati dal Governo – forniranno utili spunti per la redazione del Pums (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile), anch’esso già finanziato, unitamente all’esito del percorso partecipato “Santarcangelo al centro”, che si concluderà il prossimo 15 ottobre.

Con l’occasione, l’Amministrazione comunale prende le distanze da quelle forze politiche di opposizione che dichiarano di schierarsi a favore dell'ambiente e poi contrastano qualsiasi proposta tesa a migliorare la viabilità ciclopedonale e la sicurezza stradale, prodigandosi per accrescere la conflittualità tra Comune e cittadini, alimentando polemiche strumentali e contribuendo a diffondere dubbi e disinformazione, invece di adoperarsi per individuare soluzioni condivise in un momento reso particolarmente delicato dalle conseguenze della pandemia.

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pubblicato il 2020/09/16 15:20:00 GMT+2 ultima modifica 2020-09-16T15:21:00+02:00