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Tre iniziative per festeggiare i 90 anni di Gianni Fucci

Mercoledì 3 ottobre presentazione della nuova raccolta in biblioteca e spettacolo al Lavatoio, venerdì 5 nuovo incontro alla Baldini

L’Amministrazione comunale e la città di Santarcangelo festeggiano i 90 anni del poeta Gianni Fucci (domani, 3 ottobre 2018) con tre iniziative in programma da mercoledì 3 a venerdì 5 ottobre.

Il primo evento segna un nuovo traguardo nel percorso poetico di Fucci: domani pomeriggio (mercoledì 3 ottobre) alle ore 17 in biblioteca sarà presentata in anteprima la nuova raccolta “Il mio cuore ascolta. Poesie” (Il Vicolo, 2018). Insieme all’autore interverranno Pier Guido Raggini – autore della postfazione al volume – e l’editrice Marisa Zattini, accompagnati dalle letture di Angelo Trezza. Al termine, brindisi augurale con il poeta in collaborazione con la Pro Loco di Santarcangelo.

Sempre mercoledì 3 ottobre, le iniziative proseguono in serata: al Lavatoio (ore 21,30) va in scena “Mood Indigo. Parole, immagini, impronte di un Poeta”, omaggio a Gianni Fucci di e con Liana Mussoni. Insieme a lei sul palco Marco Giorgi e gli inserti musicali del Trio Tebataki (Mayumi Okada al pianoforte, Eros Rambaldi al contrabbasso, Enrico Ro alla batteria), con testi e poesie di Gianni Fucci. Lo spettacolo – a ingresso libero – è realizzato con il contributo dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione, nell’ambito della legge 16 del 2014 per la Salvaguardia e valorizzazione dei dialetti dell’Emilia-Romagna.

I festeggiamenti per il 90° compleanno di Gianni Fucci si concludono venerdì 5 ottobre alle ore 17,30 di nuovo in biblioteca Baldini: Giada Tocchi presenterà la sua tesi di laurea dal titolo “La poesia di Gianni Fucci fra tempo, memoria ed emozione”, presentata presso l’Università degli Studi “Carlo Bo” di Urbino, con l’accompagnamento delle letture di Massimo Scarponi.
Il mio cuore ascolta – Va, l’acqua, e passa silente, sotto i ponti. Così la poesia con discrezione si porge al lettore con l’umiltà propria dell’ancella. Il poeta è colui che ha gestito il suo “parto” con delicatezza, ne ha raccolto il “battito” e l’ha proposto al lettore, cui lascia il compito di colorare il suo cammino con l’intelligenza e la passione; di scandagliare mediante le sue parole il senso della vita, sempre diversa, misteriosa e inconoscibile; seguire i suoi voli, le sue impennate, le sue lusinghiere avance e sentirsi portare lassù, nei cieli tersi, luccicanti e sonori come un carillon. Poi stupire della sua forza, della sua levità, del suo essere. Sempre se stessa ma sempre diversa. Indifferente al proprio fascino. Siate quindi attenti e generosi. Io continuo ad essere l’antico viandante delle parole antiche e nuove.

Gianni Fucci – Nato il 3 ottobre del 1928 a Montbeliard (Francia), vive a Santarcangelo fin dall’infanzia e si considera, perciò, santarcangiolese. A Santarcangelo ha dedicato alcuni lavori sia di carattere critico-letterario, sia di carattere storico: si segnala in particolare “La notte delle bandierine rosse. Vita a Santarcangelo tra fascismo ed antifascismo 1919-1943”, scritto con l’amico Serino Baldazzi, pubblicato nel 1994 e rieditato nel 2017 dall’Anpi di Santarcangelo. È probabilmente il primo ad analizzare l’esperienza del cosiddetto Circolo del Giudizio, consacrandone il nome con l’intervento “E' circal de giudéizi (un ricordo di Nino Pedretti)”, apparso in “Il lettore di provincia” di aprile-maggio 1987. Si è occupato anche di cinema collaborando con Elio Petri e Flavio Nicolini, ma è soprattutto come poeta che si è imposto all’attenzione della critica letteraria nazionale. Avvicinatosi alla poesia dialettale intorno alla metà degli anni settanta, Fucci pubblica le sue prime sei raccolte in romagnolo: “La morta e e’ cazadòur” (1981), “Elbar dla memoria” (1989), “La baleda de vènt” (1996), “E’ bastimènt” (1996), “Témp e tempèsti” (2003), “Vent e bandiri” (2005), mentre è del 2002 la plaquette “Nadel. Sonetti d’auguri”. È presente in numerose antologie, tra cui “La poesia in dialetto. Storia e testi dalle origini al Novecento” a cura di Franco Brevini (Einaudi, 1999), “Il pensiero dominante. Poesia Italiana 1970-2000” a cura di Franco Loi e davide Rondoni (Garzanti, 2001), “Dizionario dei poeti dialettali romagnoli del novecento” (Pazzini, 2006). L’opera di Fucci è stata a sua volta raccolta in due antologie: “Antologia privata: poesie in dialetto romagnolo 1981-2003” (Pazzini, 2006) e “Da un chev a l'elt: antologia delle opere poetiche (1981-2010)” a cura di Gianfranco Lauretano (Il ponte vecchio, 2010). È invece del 2011 il poema “Rumanz. Un’epica famigliare in dialetto santarcangiolese” (Il Vicolo), mentre nel 2013 esce per l’editore Pazzini “Nadêl 2: sonetti d'auguri (2002-2013)”. Seguono le raccolte poetiche “Fugh e fiàmbi (Magara la coulpa l'è enca la nosta): poesie in dialetto santarcangiolese” (Pazzini, 2014), “Sigilli del tempo. Poesie in lingua” (Raffaelli, 2015), “Lêgrimi ad luce” (Il Vicolo, 2016), “L'antico viandante. Poesie” (Pazzini, 2017). Da ricordare infine che nel 2015 Gianni Fucci ha donato alla biblioteca Baldini di Santarcangelo il suo archivio di scrittore e studioso del dialetto romagnolo.

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pubblicato il 2018/10/02 10:44:41 GMT+1 ultima modifica 2018-10-15T16:08:04+01:00