A due settimane dall’apertura del bando, sono 46 le richieste di buoni spesa alimentari presentate ad oggi (lunedì 26 aprile) all’Amministrazione comunale. Le domande per la seconda tranche di contributi sull’acquisto di beni alimentari e di prima necessità possono essere presentate online sul sito entro mercoledì 12 maggio. Per tutte le informazioni su requisiti, criteri di precedenza e compilazione della domanda online è possibile consultare la scheda dedicata oppure contattare l’ufficio servizi sociali al numero 0541/356.234.
Per accedere alla seconda tranche di buoni spesa destinati ai nuclei familiari svantaggiati residenti a Santarcangelo, la cui situazione si è aggravata a causa dell’emergenza sanitaria, l’Amministrazione comunale ha stabilito una procedura semplificata per chi ha un Isee inferiore a 5.000 euro: in questo caso, infatti, non è necessario presentare altri documenti oltre all’attestazione riguardate il valore Isee. I nuclei che superano tale soglia o che non sono in possesso dell’attestazione Isee dovranno avere anche un reddito lordo 2019 ai fini Irpef del nucleo familiare non superiore a 40.000 euro o 60.000 euro se con due o più figli.
Le disponibilità finanziarie liquide al 31 marzo 2021 non devono invece superare i 2.500 euro per nuclei con un solo componente o 4.000 euro per nuclei con più componenti. Al momento della compilazione della domanda online, chi avrà un Isee maggiore di 5.000 euro dovrà quindi allegare copia dell’estratto conto di tutti i conti correnti, libretti di deposito, carte prepagate intestati a ciascun componente del nucleo famigliare anagrafico, indicante i movimenti in entrata ed in uscita del mese di marzo 2021 e il saldo al 31 marzo 2021. Se il pagamento dell’affitto dell’abitazione di residenza è stato effettuato in contante è necessario allegare una documentazione che possa certificare la spesa sostenuta in relazione al mese di marzo 2021.
Infine, nel mese di marzo i richiedenti non devono aver avuto entrate effettive da lavoro, pensione, attività professionale e di impresa o altra fonte di reddito rilevante ai fini Irpef o altre imposte sostitutive superiori a 400 euro per componente del nucleo (inteso come valore medio), al netto delle spese per il pagamento dell’affitto, del mutuo prima casa o assegno di mantenimento. Una famiglia composta da tre persone che paga 600 euro di affitto o mutuo prima casa o versa l’assegno di mantenimento, ad esempio, ha diritto al buono spesa con un’entrata effettiva di non oltre 1.800 euro (1.800 – 600 = 1.200 importo che rispetta il valore di 400 euro a componente al netto dei costi per affitto o mutuo).
I contributi – I buoni spesa saranno assegnati nella misura di 150 euro per i nuclei familiari composti da una sola persona, di 300 euro fino a tre componenti, 500 euro per le famiglie con quattro o cinque persone, 600 euro per 6 o più persone. A questi contributi, si aggiungeranno ulteriori 100 euro qualora nel nucleo familiare anagrafico vi sia la presenza di almeno un componente nato dopo il 1° gennaio 2020 e non oltre la data di scadenza del bando.
]]>Nel difficile fine settimana che ci siamo appena lasciati alle spalle, abbiamo condiviso insieme alla Regione e all’Azienda sanitaria un provvedimento unitario per l’area romagnola, con l’obiettivo di garantire omogeneità nelle misure di contenimento dei contagi legati alle scuole, che interessano e collegano più territori tra loro.
Questa decisione, particolarmente sofferta, è basata sui dati relativi alla diffusione del virus. Da un lato, infatti, la campagna vaccinale sta producendo ottimi risultati, con una diminuzione dei contagi pari a due terzi tra la popolazione anziana. Al contrario, preoccupa la circolazione del virus – e in particolare di alcune varianti più contagiose – specialmente nelle scuole, dove abbiamo riscontrato un aumento delle positività pari al 50%.
Proprio perché nelle ultime settimane sono stati registrati focolai anche nelle nostre scuole, oltre alla scelta prudenziale della chiusura è ancora più necessario che i comportamenti individuali siano rispettosi delle misure per la prevenzione dei contagi.
A fronte di una decisione difficile per i ragazzi e le famiglie, la mia prima richiesta è indirizzata al mondo del lavoro, al quale chiediamo la massima flessibilità per consentire alle famiglie di organizzarsi nella gestione dei figli a casa, già a partire da questa settimana.
Il presidente Bonaccini si è assunto l’impegno a richiedere ristori immediati per congedi parentali e bonus anche retroattivi. Per tenere tutto insieme di fronte all’ennesima evoluzione di questa pandemia, infatti, sono necessarie prima di tutto capacità di dialogo e flessibilità nei luoghi di lavoro.
Resta il fatto che la scelta del ritorno alla didattica a distanza è di gran lunga la più sofferta di tutte. La mia opinione è nota, visto che più volte ho affermato l’assoluta priorità della didattica in presenza. Come detto, è solo per ragioni strettamente sanitarie, e per non trovarci a dover fronteggiare conseguenze peggiori, che siamo stati costretti a prendere questa decisione.
Ora è il momento di un nuovo sforzo collettivo per gestire questa fase di rinnovata emergenza, che non può ricadere solo ed esclusivamente su bambini, ragazzi e famiglie. Comprendo la protesta dei genitori e voglio testimoniare la mia vicinanza, insieme al massimo impegno per mettere in campo ogni possibile forma di aiuto e sostegno, facendo il possibile per accelerare il ritorno alla didattica in presenza. Senza dimenticare che la salute viene prima di tutto, e che il nostro primo obiettivo dev’essere la sconfitta della pandemia.
La prima misura che come Amministrazione comunale siamo da subito in grado di garantire è la disponibilità dei servizi per le famiglie di bambini con disabilità – dalla presenza degli educatori di sostegno al trasporto fino all’accompagnamento – che daranno la possibilità di scegliere tra didattica in presenza e a distanza. Ulteriori provvedimenti sono in corso di definizione da parte degli uffici comunali in accordo con le direzioni didattiche, in seguito a una ricognizione dei bisogni puntuali delle famiglie.
La mia vicinanza va anche al mondo della scuola, costretto ad affrontare continui cambi di scenario, con un ringraziamento in particolare ai dirigenti, alle insegnanti e a tutto il personale scolastico. Ma ovviamente il mio primo e ultimo pensiero è rivolto ai ragazzi. Tutti noi dobbiamo continuare a fare del nostro meglio nei comportamenti quotidiani, rispettando le regole anche e soprattutto per loro, per permettere che possano tornare a scuola il prima possibile.
]]>Al via dal primo pomeriggio di lunedì 11 gennaio le domande per i buoni spesa alimentari a sostegno dei nuclei familiari svantaggiati, la cui situazione si è aggravata a causa dell’emergenza sanitaria. 128.000 euro i fondi messi a disposizione, di cui 102.000 euro sono trasferimenti dello Stato e 26.000 somme provenienti da donazioni e da quanto recuperato grazie alle restituzioni dei buoni spesa richiesti a marzo da chi, fatte le dovute verifiche, non ne aveva diritto.
Requisiti – Per richiedere il contributo occorre essere residenti Santarcangelo – o domiciliati in forza di un contratto di lavoro, attivo o terminato, con una impresa del territorio comunale – mentre il reddito lordo 2019 ai fini Irpef del nucleo familiare non deve superare i 40.000 euro o 60.000 euro se con due o più figli. Le disponibilità finanziarie liquide al 30 novembre 2020 non devono invece superare i 2.500 euro per nuclei con un solo componente o 4.000 euro per nuclei con più componenti.
Infine, nel mese di novembre i richiedenti non devono aver avuto entrate effettive da lavoro, pensione, attività professionale e di impresa o altra fonte di reddito rilevante ai fini Irpef o altre imposte sostitutive superiori a 400 euro per componente del nucleo (inteso come valore medio), al netto delle spese per il pagamento dell’affitto, del mutuo prima casa o assegno di mantenimento. Una famiglia composta da tre persone che paga 600 euro di affitto o mutuo prima casa o versa l’assegno di mantenimento, ad esempio, ha diritto al buono spesa con un’entrata effettiva di non oltre 1.800 euro (1.800 – 600 = 1.200 importo che rispetta il valore di 400 euro a componente al netto dei costi per affitto o mutuo).
Per presentare la domanda cliccare qui
Condizioni di precedenza – Nell’assegnazione dei buoni spesa sarà inoltre data precedenza a chi non ha avuto il reddito di cittadinanza, di solidarietà, di inclusione, pensione di cittadinanza o altri ammortizzatori sociali per un valore superiore a 300 euro mensili. Verrà inoltre data precedenza ai nuclei familiari monoreddito il cui titolare ha richiesto il trattamento di sostegno al reddito o il cui datore di lavoro abbia richiesto l’ammissione al trattamento di sostegno del reddito ai sensi del decreto “Cura Italia” o abbia sospeso o ridotto l’orario di lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore. Ultimo elemento di priorità delle assegnazioni è infine la presenza all’interno del nucleo familiare di componenti di età superiore a 70 anni, minori o portatori di handicap.
Motivi di esclusione – Saranno esclusi dalla misura di sostegno al reddito i nuclei familiari che non risultano in regola con la restituzione dei buoni erogati ad aprile 2020, che abbiano debiti pregressi nei confronti dell’Amministrazione comunale per un ammontare complessivo superiore a 700 euro senza che si stato concordato un piano di rientro oppure che non siano in regola con i pagamenti del piano stesso. Saranno esclusi anche i nuclei familiari che hanno presentato la medesima richiesta in altri comuni o che abbiano reso false dichiarazioni alla pubblica Amministrazione.
I contributi – I buoni spesa saranno assegnati nella misura di 150 euro per i nuclei familiari composti da una sola persona, di 300 euro fino a tre componenti e nella misura di 500 euro per le famiglie con quattro o più persone. Qualora al termine delle assegnazioni dovessero risultare fondi residui verranno ulteriormente rivisti i requisiti e predisposto un nuovo bando.
Le domande dovranno essere presentate esclusivamente online da lunedì 11 gennaio fino a domenica 24 gennaio, compilando il modulo pubblicato sul sito internet www.comune.santarcangelo.rn.it. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’ufficio servizi sociali al numero 0541/356.234.
]]>L’ultimo report settimanale diffuso da Ausl Romagna segna un nuovo, deciso, incremento dei casi di Covid-19 a Santarcangelo. Con i 115 contagi verificatisi nei giorni compresi tra il 28 dicembre 2020 e il 3 gennaio 2021, infatti, la nostra città ha raggiunto la cifra di 342 casi attivi, mai registrata in precedenza.
Considerando che in ottobre si contavano appena 170 casi totali dall’inizio della pandemia, mentre ora siamo a quota 1.082, appare subito evidente la diffusione raggiunta dal virus, che in questi 11 mesi è costato la vita a 31 nostri concittadini santarcangiolesi.
Per far fronte a questa nuova ascesa nella curva dei contagi, è necessario osservare con attenzione ancora maggiore quelle misure che sappiamo essere necessarie per il contenimento del virus: mascherina per coprire sempre naso e bocca, igienizzazione frequente delle mani, distanza interpersonale in ogni contesto.
Il ritorno dell’Emilia-Romagna nella “zona arancione” segnala un aggravamento generalizzato della situazione nel nostro territorio. In questa situazione, diversamente dalla scorsa primavera, Santarcangelo e l’area nord di Rimini fanno registrare numeri più elevati rispetto al sud della nostra Provincia.
Anche il parziale ritorno alla didattica in presenza nelle scuole superiori, prima auspicato e poi reso possibile grazie a una riorganizzazione dei trasporti più funzionale al contenimento dei contagi, è stato rinviato al 25 gennaio in considerazione del nuovo aumento dei contagi.
La didattica in presenza deve comunque rimanere una priorità, perché altrimenti – come ho già avuto modo di dire nelle scorse settimane – il prezzo pagato da un’intera generazione di alunni e studenti, già rilevante, sarà troppo alto.
Vista l’evoluzione del quadro epidemiologico condividiamo la prudenza della Regione, ma dobbiamo impegnarci al massimo tutti insieme perché tra due settimane sia possibile il rientro in classe: eravamo pronti per ripartire e non vogliamo vanificare il lavoro fatto per rendere concreto questo importante passo in avanti.
Nel frattempo è possibile seguire l’andamento della campagna vaccinale sul sito della Regione Emilia-Romagna https://reportvaccinianticovid19er.lepida.it/: i dati saranno pubblicati anche sul sito del Comune di Santarcangelo insieme al report settimanale dell’Ausl Romagna relativo ai contagi.
Colgo l’occasione, infine, per ringraziare le farmacie di Santarcangelo che hanno aderito allo screening volontario e gratuito promosso dalla nostra Regione per gli studenti, i loro familiari e tutto il personale del mondo della scuola e che stanno continuando ad effettuare i test sierologici.
Auspico un’adesione anche al nuovo accordo per l’esecuzione dei tamponi rapidi da parte delle farmacie che ne hanno materialmente la possibilità, anche e soprattutto in vista della riapertura delle scuole.
]]>“Abbiamo immediatamente messo a disposizione dell’Ausl il centro civico comunale di San Bartolo in via Marino della Pasqua per eseguire i test rapidi da parte dei medici di famiglia a chi si trova in quarantena perché, a seguito del tracciamento effettuato dall'Igiene pubblica, è stato individuato come "contatto stretto" di persone positive al Coronavirus e durante la quarantena non hanno avuto sintomi”.
Per la sindaca Alice Parma e l’assessore ai Servizi sociali Danilo Rinaldi la collaborazione fra enti è fondamentale soprattutto in un momento di emergenza sanitaria come quello che ci troviamo a vivere: “Poter disporre sul nostro territorio di un punto di riferimento senza per forza doversi recare a Rimini – aggiungono sindaca e assessore – facilita senz’altro il lavoro degli operatori sanitari a cui va il nostro riconoscimento per la disponibilità, oltre a contenere i tempi per gli spostamenti per i cittadini”.
Va sottolineato che per sottoporsi al tampone antigenico "rapido" allo scadere del decimo giorno di quarantena occorre fissare l’appuntamento con il proprio medico: in base all’esito, disponibile nell’arco di qualche minuto, se lo stesso è negativo, la persona può tornare immediatamente alla propria abituale attività, mentre in caso di positività verrà immediatamente allertato il Dipartimento di Sanità Pubblica per l'esecuzione di un test molecolare di conferma. In questo caso la persona continuerà la propria quarantena.
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