Prende avvio all’insegna della musica il calendario degli eventi estivi “Santarcangelo, respira la bellezza”. “Naghma, musiche dall’Afghanistan”, in programma venerdì 26 giugno e “Musiche per l’Europa” che si terrà sabato 27, sono infatti i due concerti che aprono la stagione estiva allo Sferisterio.
Dedicato alla Giornata mondiale del Rifugiato, venerdì 26 giugno alle ore 21 è in programma “Naghma”, un concerto che riporta alle sonorità tipiche dell’Afghanistan. Terra ormai martoriata da drammatiche vicende, fin dall’antichità è stata crocevia di culture e vanta un’antica e ricchissima tradizione musicale. Una storia che verrà raccontata da Peppe Frana tramite il Robab, liuto a plettro nativo dell’Afghanistan e considerato antenato del sarod indiano e da Ciro Montanari con il Tabla, percussione principale della musica hinduista e normalmente utilizzata anche in Afghanistan.
Il concerto – promosso da SIPROIMI (Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati), Unione di Comuni Valmarecchia e dalle cooperative sociali Cento Fiori e Il Millepiedi – è gratuito ma è necessaria la prenotazione (338/5009342 - 339/3721538 - sprar2@cooperativailmillepiedi.org).
"Musiche per l'Europa", è invece il titolo del concerto dedicato alla giornata europea della musica in programma il giorno seguente, sabato 27 giugno alle ore 21. Simone Zanchini (fisarmonica), Andrea Alessi (contrabbasso), Stefano Bedetti (sax) e Marco Frattini (batteria) si esibiranno in una performance eclettica, un percorso musicale ricco di jazz e improvvisazione che riprenderà tradizioni, suoni e atmosfere da ogni angolo dell’Europa. Protagonisti della scena internazionale, i quattro musicisti creeranno un dialogo e uno scambio creativo e dinamico all’insegna dello spirito da cui nasce la Festa della Musica Europea: la musica come linguaggio comune e universale, che unisce sotto un’unica bandiera le tante lingue degli stati europei. L’ingresso al concerto è gratuito ma è consigliato prenotare telefonando al numero 0541/356.284.
“Dopo un periodo come quello appena trascorso – affermano l’Assessore al Turismo Emanuele Zangoli e l’assessore ai Servizi sociali e welfare Danilo Rinaldi – dove preservare i confini, mantenere le distanze ed evitare contatti è stata la principale forma di tutela per la salute di tutti, oggi inauguriamo la stagione degli eventi tornando a forme di connessioni e contaminazioni positive: quelle che nascono grazie alla musica. Un linguaggio universale, capace di avvicinare e unire, raccontare tradizioni e storie dall’Europa e da tutto il mondo, abbattendo qualsiasi confine geografico”.
]]>Si è tenuta nel pomeriggio di sabato 9 dicembre l’inaugurazione di “UNEARTH. Portare alla luce”, l'esposizione dei due artisti visivi Eron e Andreco presso le sale del Museo Storico Archeologico di Santarcangelo. Insieme a numerosi partecipanti, il sindaco Alice Parma e Annamaria Bernucci, storica e critica d’arte in servizio presso i Musei Comunali di Rimini, hanno inaugurato l’esposizione a cui ha fatto seguito una visita al museo e un piccolo rinfresco.
“UNEARTH. Portare alla luce” è un progetto in forma di intervento diffuso che dialoga con la collezione permanente del Musas, composta da dipinti che vanno dal Tardo Medioevo all’Ottocento e da reperti archeologici compresi tra il Paleolitico e l’Età Romana. Si tratta di un evento in divenire, frutto di una ricerca continua: nuove opere verranno infatti inserite per tutta la durata dell’esposizione, con le modalità di un’esperienza graduale, nella piena fusione tra elementi della collezione e opere del presente. I visitatori potranno scoprire, ognuno secondo un proprio percorso non prestabilito, le opere disseminate nei tre piani del museo, mescolate e intrecciate con la collezione permanente.
L’esposizione sarà visitabile fino al 30 settembre 2018 negli orari di apertura al pubblico del Museo Storico Archeologico: sabato e domenica dalle ore 10 alle 13 e dalle 15,30 alle 19 (domenica ingresso gratuito, è possibile visitare il museo anche in giorni e orari diversi tramite prenotazione). Durante le festività il Musas resterà aperto anche martedì 26 dicembre, lunedì 1° e sabato 6 gennaio dalle 15,30 alle 19 con ingresso gratuito. Per maggiori informazioni: 0541/624703 e www.museisantarcangelo.it, per aperture straordinarie e visite guidate: 0541/411240.
“UNEARTH. Portare alla luce è un punto di partenza ma anche di arrivo, che completa un percorso sviluppato su due direttrici” ha detto in sintesi il sindaco e assessore alla Cultura Alice Parma inaugurando la mostra. “Prima di tutto il rapporto tra Santarcangelo e la street art, nato con il Festival per poi proseguire con Vertigo truth e Cantiere poetico. In secondo luogo il dialogo tra l'arte contemporanea e il patrimonio museale cittadino, sviluppatosi soprattutto attraverso il progetto Cristallino. Grazie a questi due percorsi e al lavoro di tante persone e istituzioni, che ringrazio, oggi abbiamo l’opportunità unica di vivere una mostra – conclude il sindaco – che invito tutti a visitare per riscoprire il Musas attraverso lo sguardo unico di Eron e Andreco”.
Il titolo, UNEARTH, letteralmente “dissotterrare”, e quindi “portare alla luce”, rimanda anche all’idea di ritrovamento, rappresentando uno dei fil rouge che gli artisti hanno seguito durante l'allestimento, scoprendo via via le raccolte del museo e mescolandole con i propri interventi, che a loro volta il visitatore dovrà lentamente rintracciare. L’assenza di una reale separazione tra il piano storico e quello contemporaneo consentirà un approccio non razionale, di disorientamento e inabissamento, fondato sulla seduzione, sull’attenzione e su un tempo aperto. Nel corso della mostra è prevista inoltre la pubblicazione di un catalogo con testo critico di Helga Marsala.
Consapevoli che “non esiste luce della conoscenza senza l'ignota oscurità”, Eron e Andreco si concentrano su ciò che è celato, sull'oscuro, il magico, il misterioso, indagandone gli aspetti scientifici e poetici. Affascinati dal reperto archeologico che deve ancora essere dissotterrato, dalla storia che sta dietro alla realizzazione di un dipinto, dal significato dell'oggetto simbolico e più in generale dalla strada per la conoscenza, disseminano così le loro opere lungo i tre piani del museo, fra le teche e le pareti, ricercando una forte armonia e una mimesi possibile tra spazi e presenze. È così che lo spettatore, da una condizione di osservazione passiva, si ritroverà a varcare una soglia sensibile, divenendo anch’egli esploratore e ricercatore.
Domenica 19 novembre tornano gli spettacoli per bambini della rassegna “Burattini d’inverno”: alle ore 16,30 la Compagnia Vladimiro Strinati porta in scena “Nicola e il Mare”. Nicola è un bimbo spensierato abituato alle profondità marine e alle sue creature: un pesce palla, un polipo, uno squalo. Un Re sprezzante vuole mettere alla prova le sue capacità subacquee, con l’intento di metterlo in difficoltà, ma resterà sconfitto. Una volta cresciuto, Nicola approda su un’isola e riprende il viaggio con un carico di sale. Incontrerà uno Zar, il fido banditore e il cuoco al quale farà scoprire l’importanza del sale.
“Burattini d’inverno”, che fa parte del progetto dell’Istituto musei comunali “Casa dei burattini” finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, proseguirà poi domenica 25 febbraio con “Leobaleno” del Teatro Distracci e domenica 25 marzo con “Zuppa di Sasso” di Tanti Così Progetti. Ingresso a offerta libera, non occorre prenotazione. Per maggiori informazioni: www.museisantarcangelo.it/burattini-dinverno/ - 0541/624.703.
Sono inoltre aperte le iscrizioni al laboratorio “La valigia del Natale” a cura della Compagnia Le Pupazze: martedì 28 novembre, 5 e 12 dicembre dalle 16,30 al Musas bambini e bambine dai 6 anni in su potranno realizzare burattini a guanto e un teatrino per raccontare storie durante le festività natalizie. Iscrizione obbligatoria a didattica@museisantarcangelo.it – 0541/624.703.
Il patrocinio è l’adesione del Comune a iniziative, attività o progetti di particolare rilevanza per la città e il suo territorio, ritenuti meritevoli di apprezzamento per le finalità perseguite, rivolti alla comunità locale e organizzati dai soggetti indicati nel capo terzo. In questa tipologia rientrano anche i patrocini onerosi, che prevedono la possibilità di concedere oltre al patrocinio una serie di servizi e agevolazioni.
Il patrocinio può essere concesso a singole iniziative realizzate da:
Il patrocinio può essere:
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Qualora l’iniziativa abbia scopo di lucro, il patrocinio può essere concesso esclusivamente quando ricorre uno dei seguenti casi:
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Per richiedere il patrocinio dell'Amministrazione comunale occorre presentare apposita istanza almeno 15 giorni prima della data di svolgimento dell'iniziativa, che deve contenere tutti gli elementi utili per consentire al Comune di valutarne l'ammissibilità.
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]]>Grandi numeri anche per l’edizione 2017 della Fiera di San Martino che si conferma ancora una volta uno degli eventi più frequentati della città. Da una prima stima di Blu Nautilus sono circa 90mila le presenze registrate nel corso del fine settimana appena concluso, con particolare affluenza nella giornata di domenica 12 novembre, grazie anche al sole e temperature più miti.
Come in tutte le edizioni della Fiera, il maggior successo si è registrato agli stand gastronomici e nelle osterie, in particolare presso i ‘Food Truck di Bech’ che hanno proposto ai visitatori cibi di alta qualità gastronomica provenienti da diverse regioni d’Italia e del mondo.
Molto positivo il riscontro di pubblico anche per le numerose iniziative organizzate nello spazio eventi di piazza Ganganelli: dalla veglia di San Martino dedicata a Nino Pedretti ai burattini di Vladimiro Strinati (venerdì 10 novembre), dal recital “La Rumâgna l’è fata” (sabato 11 novembre) alla tradizionale Sagra nazionale dei cantastorie che, giunta alla 49ma edizione, domenica 12 novembre ha visto un alto numero di spettatori. Proprio durante la Sagra, l’associazione cantastorie De Antiquis ha celebrato i 70 anni dalla fondazione con la consegna di una targa commemorativa al sindaco Alice Parma.
Soddisfazione anche dalla Pro Loco che nel fine settimana ha sfiorato il sold out per le visite guidate e registrato un grande afflusso di pubblico alla mostra allestita presso la sede di via Battisti. Molto seguito anche il tradizionale Palio della Piada, evento di punta della Fiera di San Martino, che ha visto vincitori Chiara Giacomini (categoria giovani e premio fedeltà), Maria Tombi (Sant’Ermete – categoria zone) e Stefania Bullini come vincitrice assoluta, premiata dal sindaco Alice Parma con lo scettro del Palio (mattarello e porta mattarello stampato a ruggine). In occasione della competizione, sono stati decretati anche i vincitori del concorso “La cipolla in barattolo”: per la categoria professionisti Patrizia Lunedei della piadineria Amarcord (tipologia Chutney – spezie e aromi), per la categoria amatoriale Donatella Zaccaria (tipologia salsa).
Per l’assessore a Sviluppo economico e Turismo, Paola Donini, la Fiera di San Martino, un tempo fiera agricola, celebra ancora oggi i prodotti dell’agricoltura – primo fra tutti il cibo tradizionale e tipico – provenienti da Santarcangelo, dalla Romagna e da numerose altre regioni italiane. “Quella di San Martino – afferma l’assessore Donini – oltre a essere una bellissima manifestazione, è infatti anche una fiera viva che non si limita a rievocare il passato in modo sterile, ma tiene vive e attuali le tradizioni”. “Questa capacità di mantenere viva la Fiera di San Martino – conclude l’assessore Donini – è dovuta essenzialmente alla capacità di valorizzare cibo, prodotti tipici e dialetto che sono parte della cultura e dell’identità di Santarcangelo e della Romagna”.
Chiusa l’edizione 2017 della Fiera di San Martino, amministrazione comunale e organizzatori fanno anche il punto sulle misure di sicurezza e controllo attivate per l’occasione. “San Martino si conferma un momento d’incontro molto sentito prima di tutto dai santarcangiolesi, che ogni anno si ritrovano per vivere insieme l’appuntamento più atteso della stagione”, sottolinea il sindaco Alice Parma. “Allo stesso tempo, nei giorni della Fiera la città si apre a un pubblico proveniente da varie parti d’Italia, dimostrando lo spirito di accoglienza che da sempre la contraddistingue. A questo proposito ci teniamo a ringraziare i residenti – conclude il sindaco – che nei giorni della manifestazione hanno dovuto far fronte a qualche inevitabile disagio, dovuto al nuovo sistema di controlli all’accesso e al gran numero di visitatori che ogni anno accorrono alla Fiera”.
“La Fiera si è svolta senza particolari criticità di ordine pubblico o relative all’abusivismo commerciale”, dichiara l’assessore alle Politiche per la sicurezza, Danilo Rinaldi. “Questo è stato possibile grazie allo straordinario impegno di tutti, quindi il nostro ringraziamento – conclude l’assessore Rinaldi – va a tutte le forze dell’ordine coinvolte, alla polizia municipale, agli organizzatori della manifestazione e ai volontari che con il loro operato hanno garantito la miglior riuscita dell’evento”.
Il Comune di Santarcangelo rende disponibili per i cittadini degli spazi (ad uso occasionale) per l'organizzazione di manifestazioni o eventi. Tre gli spazi disponibili, il Teatro Supercinema, la sala Il Lavatoio e il Centro civico di San Bartolo.
Il Teatro Supercinema dispone di due sale: Wenders (109 posti) e Antonioni (296) ed è gestito dall'associazione Dogville. Le sale possono essere affittate dal lunedì al giovedì, per maggiori informazioni è possibile consultare la sezione dedicata sul sito del Supercinema.
La sala/teatro Il Lavatoio dispone di 115 posti (anche 140 se la si usa per conferenze). Il Lavatoio è gestito da Santarcangelo dei Teatri. Per informazioni e prenotazioni occorre contattare Santarcangelo dei Teatri.
Le sale comunali di via Marino della Pasqua 45 dispongono di circa 50 posti. Gli spazi sono gestiti dall'associazione culturale Kombino. Per informazioni e prenotazioni occorre contattare l'associazione.
]]>In relazione a quanto comparso sulla stampa locale e sul web in merito all’iniziativa “Oltre il velo”, organizzata dal 23 al 28 ottobre a Santarcangelo dall’amministrazione comunale, l’assessore alle Politiche per l’inclusione Pamela Fussi dichiara quanto segue.
Le letture nelle scuole organizzate nell’ambito dell’iniziativa ‘Oltre il velo’ rientrano nel progetto nazionale ‘Libriamoci’, nato per promuovere la lettura ad alta voce tra i bambini e alla quale l’amministrazione comunale aderisce ormai da diversi anni. Come ogni anno, quindi, la biblioteca ha proposto a tutte le scuole di Santarcangelo l’iniziativa e ciascuna scuola, anzi singola classe, ha scelto se aderire o meno. Come si può leggere sul sito www.libriamociascuola.it, uno dei temi proposti per quest’anno è ‘Lettura e solidarietà’, che diversi comuni d’Italia hanno declinato come dialogo con una o più comunità presenti sul proprio territorio. Visto che l’obiettivo dell’iniziativa non è ovviamente un qualche tipo di propaganda religiosa ma la promozione della lettura e del dialogo tra culture diverse, ai bambini sono state lette tre tipologie di testi: alcuni brani dal libro ‘Porto il velo, adoro i Queen’, che racconta la storia di Sulinda, trentenne nata a Perugia che vive a Milano con le sue due figlie; alcune favole per bambini tratte dai libri ‘Le storie di Giuhà’ (tradizione araba) e ‘Diversi amici diversi’ (incontro tra differenti culture); altri brani sempre legati al tema dell’integrazione da parte del gruppo di lettori volontari Reciproci racconti. Letture che nulla hanno a che fare con la religione o il velo come simbolo religioso: abbiamo letto storie di integrazione, esempi di quella solidarietà e dialogo interculturale ai quali era dedicata l’iniziativa nazionale ‘Libriamoci’ di quest’anno. Il riscontro da parte delle insegnanti è stato molto positivo: trovandosi nella necessità di gestire quotidianamente la multiculturalità presente nelle loro classi, infatti, in diverse hanno chiesto informazioni e approfondimenti sulle letture proposte. Lo stesso discorso vale per i bambini. Un esempio: le volontarie hanno letto alcune favole prima in lingua araba e poi in italiano, con l’intento di far ascoltare la musicalità di quel linguaggio, non certo di insegnare l’arabo come abbiamo letto in questi giorni sulla stampa e sui social network. La lettura è piaciuta talmente che i bambini hanno chiesto il bis, e quando hanno ascoltato la traduzione in italiano si sono resi conto che conoscevano già quella fiaba. Perché l’avevano letta nel loro libro di italiano, visto che fa parte anche della tradizione dei racconti siciliani. Come si vede, quindi, l’incontro tra culture diverse non l’ha certo inventato il Comune di Santarcangelo.
Per quanto riguarda infine le illazioni sulle autrici del libro ‘Porto il velo, adoro i Queen’ letto a scuola e del fumetto ‘Sotto il velo’ – al centro dell’incontro di questa sera in biblioteca – la miglior risposta all’accusa di affiliazione con la Fratellanza Musulmana sono i loro stessi curricula. Sumaya Abdel Qader è tra i fondatori dell’associazione Giovani Musulmani d’Italia, rinomata per il suo impegno contro la radicalizzazione dei giovani, la promozione di una coscienza civica e il rilancio di un’identità italiana dei suoi associati; in ambito Europeo ha fatto parte inoltre dell’European Forum of Muslim Women (associazione femminile che lotta per rendere autonome le donne contro i retaggi culturali dei paesi d’origine, per un’interpretazione della religione libera da schemi maschilisti e patriarcali), nonché di altre organizzazioni indipendenti finanziate dall’Unione Europea per diversi progetti. Imen Ben Mohamed – sorella di Takoua – è arrivata in Italia a 15 anni insieme al padre, costretto ad abbandonare la Tunisia per aver manifestato contro l'ex presidente Ben Ali. Dopo la rivoluzione dei Gelsomini, Imen è stata eletta nel 2011 all’Assemblea costituente, dove ha contribuito a scrivere la Costituzione democratica della nuova Repubblica e in particolare l’articolo 45, che garantisce la tutela dei diritti delle donne da parte dello Stato e la parità di opportunità tra uomini e donne. È inoltre tra i promotori della legge per l'eliminazione di ogni forma di violenza contro le donne approvata il 26 luglio 2017.
Dipingere il mondo islamico come un monolito indifferenziato, dove non ci sono voci e opinioni diverse, è esattamente quello che vogliono gli estremisti. Qui invece parliamo di esseri umani, comprese le persone che abitano a Santarcangelo e vivono la nostra stessa quotidianità. Ma la destra xenofoba questo non lo capisce, anzi non lo vuole capire. Invece di approfondire e discutere le questioni nel merito preferisce attaccare frontalmente, costruendo collegamenti ipotetici e fuorvianti tra persone e situazioni in realtà distanti tra loro, basandosi su fonti quanto meno discutibili. Forse il fatto che le persone di cui parliamo si sentono italiane a tal punto da ritenere propri i valori della Costituzione dà fastidio a chi è notoriamente “allergico” alla Resistenza e all’antifascismo dai quali è nata la nostra Carta fondamentale. Cosa ci può aspettare, del resto, da forze politiche che pretendono di dare lezioni all’amministrazione comunale sui diritti delle donne per poi riservarsi, quando fa comodo, di denigrare chi porta avanti oggi la stessa battaglia?
La terza edizione del Cantiere poetico si conclude con un successo di pubblico senza precedenti: sono almeno 5mila le persone che hanno partecipato agli otto giorni di letture, spettacoli, concerti, incontri, mostre, con spazi completamente esauriti per quasi tutte le iniziative. Numerosi artisti hanno voluto rendere omaggio a Nino Pedretti partecipando ai lavori del Cantiere, dimostrando come la poesia abbia segnato il loro percorso artistico e creando appositamente, in alcuni casi, opere inedite per la manifestazione.
I curatori Fabio Biondi e Stefano Bisulli – insieme a Massimo Roccaforte per la rassegna (In)Verso – esprimono soddisfazione per l’entusiastica accoglienza riservata dal pubblico alla terza edizione. Intorno al Cantiere poetico si è creata una comunità di affezionati spettatori, alla quale soprattutto quest’anno si è unito un pubblico diversificato per età e interessi. Bambini, famiglie, ragazzi si sono avvicinati per la prima volta alla poesia di Nino Pedretti accanto a chi segue da anni con attenzione le iniziative culturali della città. Un ringraziamento speciale da parte degli organizzatori e dell’Amministrazione comunale va alla famiglia di Nino Pedretti per la preziosa collaborazione: i figli Anna e Paolo, così come la sorella Giaele, sono stati una presenza costante prima e durante le giornate del Cantiere.
“La crescita del Cantiere poetico nei primi tre anni è stata costante e significativa, fino a raggiungere i numeri rilevanti di questa terza edizione” dichiara il Sindaco e Assessore alla Cultura, Alice Parma. “Il Cantiere poetico si è inserito a pieno titolo nella proposta culturale già molto ricca di Santarcangelo: un risultato tutt’altro che scontato, soprattutto se si considera che parliamo di un progetto nuovo, non ereditato da un’amministrazione precedente. Sul Cantiere poetico abbiamo investito molto in termini di impegno, perché riteniamo fondamentale che anche le nuove generazioni possano conoscere e condividere il patrimonio culturale e umano del Circolo del Giudizio. Una storia che intendiamo valorizzare ulteriormente nei prossimi anni – conclude il sindaco – con l’apertura dell’Archivio dei poeti e del novecento santarcangiolese, simbolicamente anticipato dalla fondazione della Città della Poesia”.
Per chi non fosse ancora riuscito a visitarla, la mostra di disegni del graphic journalist ravennate Gianluca Costantini, tratta dal suo ultimo libro Le cicatrici tra i miei denti, antologia e ritratti di poesia in lotta (NdA Press 2017), rimarrà visitabile fino al 30 settembre negli orari di apertura della Biblioteca Baldini (lunedì-mercoledì ore 13-19; giovedì ore 13-19 e 21-23; venerdì e sabato ore 8,30-19).
Dove abita la poesia? Qual è il suo capoluogo? Quali i suoi confini? Noi oggi intendiamo far nascere una nuova città senza limiti territoriali, la Città della Poesia.
Pur non essendo individuabile sulle mappe geografiche, la nuova città viene alla luce a Santarcangelo, una città reale, perché è qui che da tre anni ci sono i “lavori in corso” del Cantiere Poetico. E proprio qui nascerà, nei prossimi anni, la Casa della Poesia.
Tutto questo accade a Santarcangelo perché è qui che tanti anni fa ha avuto origine la straordinaria avventura del cosiddetto “Circolo del Giudizio”.
“Intendiamoci, non c’è mai stato un circolo chiamato così – ha detto Gianni Fucci in un’intervista – Il nome è nato da una battuta di un cliente del Caffè Trieste, che era il caffè dei genitori di Lello Baldini, dove noi ci trovavamo ogni giorno”.
“Eravamo molto irrequieti, avevamo molti interessi: la pittura, il cinema, la musica – ovviamente la letteratura in genere, la poesia… e naturalmente non è che avessimo sempre le idee univoche: a rugémi, a fémmi un pó ad caséin”. “C'era il cugino di Lello che si chiamava Giovannino Moroni, con un altro il quale aveva mostrato insofferenza per questi urli, per le scalmane di questi giovani che erano nella sala di là... Va là, lassa pérd, gli dice Giovannino, l'è quei de Cìrcal de Giudéizi… come dire, sono i matti”.
In un mondo che è radicalmente cambiato da quando quei giovani santarcangiolesi discutevano animatamente in una saletta del Caffè Trieste, la Città della Poesia aspira a recuperare lo stesso approccio appassionato, la stessa energia vitale, la stessa carica ideale.
Insomma, immaginiamo una Città della Poesia nella quale ci sia un Caffè Trieste virtuale dove si riunisce un Circolo del Giudizio 2.0.
I matti, quelli che urlano e quasi ruggiscono, gli irrequieti, che si confrontano in un contrasto costruttivo, che hanno passione e la vogliono condividere. Questi immaginiamo debbano essere i cittadini della Città della Poesia.
Alla Città della Poesia non si entra solo se maggiorenni, solo se italiani, solo se santarcangiolesi, solo per turismo. La città della poesia è una suggestione di città ideale che sostituisce l'architettura con l'approccio poetico.
I cittadini della città della poesia diventano tali non perché ci sono nati o perché sono costretti ad abitarla, ma perché desiderano farne parte: come dire che poeti si nasce e si diventa.
In un’ epoca dove l’identità “territoriale” sembra prevalere, ci piace immaginare che ci sia ancora spazio per l’affermazione di una “identità ideale”.
Aspiriamo a creare una comunità che si incontra e si sviluppa sulla Rete ma che non esaurisce le relazioni e le azioni nel mondo virtuale.
Operativamente la Città della Poesia risiederà nel sito del Cantiere poetico e all’interno di un gruppo Facebook.
Ma come avviene in ogni altra città, la sua bellezza, la sua ricchezza e il suo essere “intelligente” dipenderanno molto dall’attivismo, dal desiderio di partecipazione e dal senso civico dei suoi abitanti.
Come gli Stati che alla nascita si dotano di una Costituzione, anche la Città della Poesia avrà una sua costituzione ideale rappresentata da una poesia collettiva, un poema idealmente senza fine a cui ogni abitante della Città della Poesia può contribuire con un proprio verso.
L'incipit, “Come una porta aperta” non poteva che essere tratto da una poesia di Gianni Fucci, primo Sindaco della Città della Poesia.
Trovate le cartoline per scrivere il vostro verso e per registrarvi all'anagrafe poetica della nuova Città a tutti gli eventi del Cantiere.
La registrazione avviene alla Casa della Poesia ogni sera dalle 20 alle 23, dov’è ospitata l’installazione video dell’opera di Eron.
Anche da questo punto di vista, la Città della Poesia è uno slancio ideale, perché la Casa della Poesia ancora non esiste. Quelle pareti, per il momento, sono ancora la ex biblioteca.
Ma per il futuro abbiamo immaginato qualcosa di diverso. L’ Archivio dei poeti e del novecento santarcangiolese, questo il nome ufficiale dello spazio che avrà il compito di custodire l’eredità del Circolo del giudizio, rigenerandola ancora una volta per le generazioni future.
Ci riusciremo? Sarà davvero una Casa degna di ospitare qualcosa di così importante come la Poesia? Nell’attesa di conoscere le risposte a queste domande, do il benvenuto a tutti voi nella Città della Poesia.
Pedretti è uno dei rari poeti per necessità in un tempo ricco di poeti per convenienza o per casuale coincidenza.
Carlo Bo, nota introduttiva a La chèsa de témp di Nino Pedretti
GLI UOMINI SONO STRADE
Dal 10 al 17 settembre 2017 si svolgerà la terza edizione di Cantiere poetico per Santarcangelo, quest'anno dedicato a Nino Pedretti, prendendo spunto dal titolo di un suo famoso libro: “Gli uomini sono strade”.
Dal 2015 l’Amministrazione comunale ha scelto di costruire un progetto innovativo per riflettere sulla cultura della poesia che da molti decenni caratterizza la vita artistica e quotidiana della città. Con la produzione di nuove opere contemporanee, Cantiere poetico per Santarcangelo mira ad approfondire e rinnovare nel tempo le relazioni fra la comunità e la sua identità poetica.
Cantiere poetico si propone quindi di immaginare collettivamente visioni di una nuova cultura popolare di ricerca con l’intento dichiarato di tradurre il valore culturale del movimento letterario del “Circolo del giudizio” per raccontarlo soprattutto ai giovani, attraverso un linguaggio più attuale come quello della musica rap, della street art, dei social network, delle arti sceniche contemporanee.
Con Nino Pedretti si chiude un ciclo progettuale di tre anni: dopo la dedica a Raffaello Baldini (2015) e a Giuliana Rocchi (2016), quest’anno Cantiere poetico rende un doveroso tributo al più intellettuale dei poeti dialettali del Circolo.
In attesa del programma definitivo, che verrà presentato durante la conferenza stampa in programma per il 31 agosto alle ore 11.30, presso la sala della Giunta della residenza municipale di Santarcangelo, anticipiamo gli artisti di spicco del mondo culturale e dello spettacolo italiano che prenderanno parte all’iniziativa.
Torna la poesia visiva di ERON che già da tre anni accompagna i lavori del Cantiere: per questa edizione lo street artist realizzerà sulle pareti della vecchia biblioteca la sua terza opera murale dedicata alla città di Santarcangelo. Inoltre, all’interno dell’edificio saranno visibili a rotazione continua i filmati che documentano l’artista al lavoro durante la creazione di molte opere realizzate in varie parti del mondo.
Il cantautore Alessandro Mannarino racconterà invece il suo rapporto con la poesia e di come Nino Pedretti abbia in qualche modo influenzato la sua ricerca.
La studiosa Tiziana Mattioli presenta in esclusiva la riduzione per la scena teatrale dell’inedita tesi di laurea di Nino Pedretti Poesia e musica nera d’America, interpretata da Silvio Castiglioni e accompagnata dalle musiche del Paolo Pedretti blues trio.
L’attrice Premio Ubu Elena Bucci presenterà un’inedita lettura in musica tratta da Nella Favola siamo tutti di Nino Pedretti, con Nicoletta Fabbri, Daniela Piccari e le musiche di Dimitri Sillato.
E poi tanti altri artisti, poeti e studiosi che negli anni hanno sviluppato un rapporto fecondo con la poesia, il dialetto e la cultura popolare: Ivano Marescotti, Annalisa Teodorani, Marco Martinelli, Paolo Nori, Giampiero Bellosi, Murubutu e Nada, solo per citarne alcuni.
Infine, da quest’anno Cantiere poetico propone anche due progetti del tutto nuovi: Il Cantiere poetico dei bambini e dei ragazzi con attività pensate per attori, giornalisti, poeti e illustratori del futuro; Cartoline poetiche da Santarcangelo dedicato alle relazioni fra poesia e fotografia, che coinvolgerà la comunità in un racconto collettivo di immagini poetiche.
Cantiere poetico per Santarcangelo – a cura di Fabio Biondi e Stefano Bisulli – comprende anche la rassegna (In)Verso a cura di Massimo Roccaforte per l'Associazione culturale Interno4. Incontri con gli autori e gli editori, presentazioni di libri e concerti, si svolgeranno nella cornice della Mostra-mercato dell’editoria indipendente che sarà allestita anche quest’anno in piazza Ganganelli dal 15 al 17 settembre.
Cantiere poetico per Santarcangelo è un progetto promosso e sostenuto da Comune di Santarcangelo, Focus (Fondazione Culture Santarcangelo) e IBC (Istituto Beni Culturali Regione Emilia-Romagna), con la collaborazione di Associazione culturale l'arboreto di Mondaino e Associazione culturale Interno4.
Cantiere poetico per Santarcangelo a cura di Fabio Biondi e Stefano Bisulli
(In)Verso
a cura di Massimo Roccaforte
progetto promosso e sostenuto da
Comune di Santarcangelo di Romagna
FOCUS - Fondazione Culture Santarcangelo
con la collaborazione di
Associazione culturale l’arboreto di Mondaino
Associazione culturale Interno4
Santarcangelo dei Teatri
Pro Loco di Santarcangelo di Romagna
Città Viva
Dogville
Gruppo Maggioli
Per informazioni
Cantiere poetico per Santarcangelo
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L’edizione di Calici di Stelle appena conclusa (9-10 agosto) conferma i numeri da record anche per il 2017. Da una prima stima fatta dagli organizzatori (Pro Loco e Città Viva), nonostante le temperature particolarmente elevate di mercoledì 9 e la pioggia del pomeriggio di giovedì 10 agosto, sono state circa 50mila le presenze alla manifestazione dedicata al buon vino. In entrambe le serate infatti, soprattutto a partire dalle 21, le vie e le piazze del centro erano affollatissime di persone che hanno cenato negli stand di piazza Ganganelli e Marini e degustato i migliori vini della Romagna proposti da 44 aziende vitivinicole delle provincie di Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, accompagnati dai concerti di “Calici di Musica”.
Anche la rassegna musicale dal vivo organizzata dall’Associazione culturale Ora d’Aria ha riscosso un grande successo grazie a proposte di alto livello dislocate in nove spazi-eventi del centro. Particolarmente apprezzata anche l’iniziativa dell’associazione culturale Recidivo “Santarcangelo vista mare” che nella suggestiva piazzetta Monache trasformata in una “spiaggia” con lettini, ombrelloni, immagini e suoni che richiamavano situazioni balneari, ha accompagnato gli spettatori in un viaggio multisensoriale con l’osservazione delle stelle cadenti e degustazioni di buon vino e cibo di qualità "vista mare". Soddisfazione anche per il “Mercatino dei libri già letti” organizzato nel gazebo di piazza Ganganelli dagli “Amici della biblioteca”, che nelle due serate ha raccolto circa 250 euro per finanziare attività e materiali della Baldini.
Il tour guidato “Degusta in grotta” proposto dalla Pro Loco ha confermato anche in questa edizione la sua attrattività con un centinaio di partecipanti e tantissime presenze registrate all’ufficio IAT, così come la postazione del gruppo Astrofili “Niccolò Copernico” che nel vicolo Pedretti ha messo a disposizione strumenti e conoscenze per scrutare la volta celeste. Tanti appassionati e curiosi anche per il “torneo delle due porte” di tamburello che giovedì 10 agosto ha animato lo Sferisterio.
Dagli organizzatori un ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato alla riuscita della manifestazione: dai volontari della Pro Loco che hanno allestito e presidiato le diverse postazioni per l’acquisto di calici e tagliandi alle 37 attività commerciali che hanno partecipato alla manifestazione, dai residenti del centro storico a Santarcangelo Festival, fino agli sponsor e ai media partner, nonché alle istituzioni pubbliche che hanno patrocinato l’evento (Comune di Santarcangelo, Regione Emilia-Romagna, Camera di Commercio della Romagna). Un ringraziamento, infine, ai volontari della Protezione civile, Carabinieri in congedo, Polizia Municipale che hanno contribuito al corretto svolgimento della manifestazione. In particolare, ad eccezione dell’afflusso di traffico legato all’ingente numero dei partecipanti, non si sono infatti registrati problemi di nessun genere. Particolarmente importante anche la presenza dell’Ausl di Rimini con il Progetto “Circolando” e della Polizia Stradale con la prova dell’etilometro per sensibilizzare i partecipanti sull’importanza di “Bere poco… bere bene”.
“Il successo di questa edizione di Calici di Stelle – dichiara il sindaco Alice Parma – dimostra che Santarcangelo si conferma ancora una volta un punto di riferimento per l’entroterra, con iniziative in grado di attirare tantissimi visitatori, soprattutto giovani e amanti del buon vino, coniugando la bellezza della città con manifestazioni di alta qualità, sia enogastronomica che musicale”.
“Una manifestazione che, proprio per raggiungere questi livelli di eccellenza – afferma l’assessore a turismo e attività economiche Paola Donini – richiede tanta energia e tanta dedizione. Per questo il mio ringraziamento va a tutti i volontari, le aziende vinicole, le attività economiche e le associazioni che hanno reso possibile Calici di Stelle, ma anche ai residenti del centro storico che accolgono gli eventi estivi e, più in generale, a tutte le persone che partecipano attivamente alla vita della città e contribuiscono alla riuscita di queste manifestazioni”.
“L’anno prossimo Calici di Stelle festeggerà la 20a edizione – conclude Massimo Berlini (Pro Loco) – per questo inizieremo fin da subito a programmare un calendario di proposte ad hoc per celebrare questo importante traguardo”.
Gli eventi di “Estate Viva Santarcangelo” iniziano nel migliore dei modi: la tre giorni “La Pida… e Pén de mi Paéis” ha infatti registrato un ottimo successo di pubblico, con una affluenza particolarmente alta nella serata di sabato 17 giugno, quando le piazze e le vie del centro erano gremite di partecipanti e animate dagli spettacoli itineranti.
Numerosi anche coloro che venerdì 16 giugno hanno deciso di assistere al Palio della Piada Giovani – vinto da Stefania Bardolini ed Enrico Saragoni – che ha visto tra la giuria anche la partecipazione del vincitore dell’edizione 2017 di Masterchef Italia Valerio Braschi. Domenica invece tanti i turisti stranieri che, dopo la giornata al mare, hanno deciso di spostarsi nell’entroterra per visitare Santarcangelo e cenare negli 11 stand gastronomici allestiti nelle vie del centro. Grande successo anche per i laboratori rivolti ai bambini da 5 a 10 anni: oltre 60 i giovanissimi che venerdì e sabato hanno imparato a impastare e cuocere la piadina assistiti dalle azdore della Pro Loco e del Centro per le famiglie. La rosticceria “Graziella” ha invece vinto il premio per la migliore piadina, assegnatogli dalla giuria informale nominata dall’associazione Città Viva, mentre Claudia Martinelli (lamoraromagnola) vince il contest Instagram #lapida2017 e una cena per due alla trattoria il Passatore.
“La Pida… e Pén de mi Paéis ha riscosso un ottimo successo di pubblico con proposte enogastronomiche, attività e spettacoli legati alla tradizione romagnola – afferma l’assessore alle attività economiche e turismo Paola Donini – una tradizione che non vuole essere una sterile riproposizione del passato, ma strettamente collegata al presente. In questo senso assumono un grande valore simbolico sia le attività svolte dalle azdore con i laboratorio per bambini, sia il Palio della piada giovani, che ha visto la partecipazione di numerosi ragazzi e del giovane chef santarcangiolese Valerio Braschi”. “Si può quindi certamente affermare – continua l’assessore Donini – che con l’iniziativa appena conclusa abbiamo inaugurato al meglio il calendario unico di eventi ‘Estate Viva Santarcangelo’ e ci auguriamo di poter continuare per tutto il periodo estivo a rendere attraente la nostra città grazie alla stretta collaborazione tra amministrazione comunale e associazioni del territorio.”
Anche l’associazione Città Viva Santarcangelo, che ha organizzato l’iniziativa, esprime grande soddisfazione per l’esito della manifestazione: “La seconda edizione de ‘La Pida… e Pén de mi Paéis’ – dichiara il presidente Nino Conti – si conclude con un risultato molto positivo e senza alcun problema legato alla sicurezza e alla logistica. Ringrazio quindi tutti i volontari e i partecipanti che hanno contribuito all’organizzazione e allo svolgimento della manifestazione, in particolare le volontarie della Pro Loco di Santarcangelo e del Centro per le famiglie Valle del Marecchia per il loro laboratorio di preparazione della piadina riservato ai più piccoli”.
La Giunta comunale ha concesso all’associazione Santarcangelo dei Teatri l’utilizzo di un’area all’interno del parco Cappuccini per l’allestimento dello spazio “Dopofestival” in occasione della manifestazione teatrale che si terrà dal 7 al 16 luglio 2017.
In un primo momento l’area individuata per il tendone che ospiterà concerti e spettacoli del Festival era quella di proprietà comunale lungo la via Emilia (che in occasione della Fiera di San Martino accoglie i carriaggi del luna park), ma motivi di pubblica sicurezza hanno spinto l’associazione Santarcangelo dei Teatri e l’Amministrazione comunale a utilizzare uno spazio all’interno dell’area verde di ampie dimensioni situata nei pressi del fiume Uso. Quest’ultima infatti è risultata più rispondente alle indicazioni in tema di antiterrorismo.
La concessione temporanea dello spazio individuato per il periodo 26 giugno 26 luglio ha già ottenuto i pareri favorevoli dei competenti uffici comunali, mentre sono in corso le procedure per l’acquisizione dei pareri degli organismi esterni. Pareri ovviamente indispensabili per perfezionare la concessione, che fra gli altri obblighi prevede la gestione, la manutenzione e la pulizia dell’area a carico del Festival.
Sempre per dare corso alle disposizioni in materia di antiterrorismo, l’Amministrazione comunale sta inoltre predisponendo un piano per collocare barriere antisfondamento nei punti più sensibili del centro destinati a ospitare gli eventi estivi.
“Con il cambio di localizzazione del ‘Dopofestival’ applichiamo attentamente le indicazioni di Questura e Prefettura in materia di sicurezza e antiterrorismo – dichiara il sindaco Alice Parma – in particolare per quanto riguarda il potenziale accesso di veicoli alle aree dove si svolgono eventi che coinvolgono un numero rilevante di persone. L’occasione però si è rivelata utile anche per valorizzare un luogo mai utilizzato prima dal Festival, portando avanti quella straordinaria trasformazione degli spazi che per dieci giorni, ogni anno da quasi mezzo secolo, il Festival opera sulla nostra città”.