Questa mattina (mercoledì 15 novembre) il sindaco Alice Parma e l’assessore alle Politiche per la sicurezza, Danilo Rinaldi, hanno accolto in municipio per un saluto di benvenuto il Tenente Colonnello Giuseppe Sportelli, nuovo Comandante provinciale dei Carabinieri di Rimini, alla presenza del Comandante del Comando Stazione dei Carabinieri di Santarcangelo, Giuseppe Pizzarelli.
Originario della provincia di Taranto, 44 anni, il Tenente Colonnello Sportelli è subentrato nello scorso mese di settembre al Colonnello Mario Conio. Prima dell’incarico a Rimini ha comandato l’11mo Battaglione dei Carabinieri di Bari, mentre in precedenza aveva prestato servizio come Comandante della Compagnia dei Carabinieri a Modena e in diversi comandi tra Puglia, Sicilia e Campania, oltre ad aver partecipato a numerose operazioni internazionali in Iraq e in territorio balcanico.
Il primo incontro in municipio, che segue l’ultimo Comitato provinciale sull’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura a Rimini, ha dato modo a sindaco e assessore di confrontarsi con il Tenente Colonnello Sportelli sulla collaborazione messa in atto per la recentissima Fiera di San Martino, che ha visto i Carabinieri pienamente coinvolti nella tutela della sicurezza e della legalità.
Ringraziando il Comandante provinciale per una collaborazione che nei fatti è già cominciata positivamente, il sindaco Parma e l’assessore Rinaldi hanno augurato buon lavoro al Tenente Colonnello Sportelli, confermando il massimo impegno dell’amministrazione comunale a dialogare e confrontarsi costantemente con l’Arma nell’ambito dell’impegno comune a favore del territorio e della cittadinanza.
Questa mattina (mercoledì 20 settembre) il sindaco Alice Parma ha accolto in municipio per un saluto di benvenuto il Capitano Sabato Landi, nuovo Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Rimini, alla presenza del Comandante del Comando Stazione dei Carabinieri di Santarcangelo, Giuseppe Pizzarelli. A partire dalla scorsa settimana, infatti, il Capitano Landi è subentrato al Maggiore Ferruccio Nardacci.
Trent’anni, originario della provincia di Salerno, il Capitano Landi ha prestato servizio come Comandante del Nucleo operativo dei Carabinieri di Bologna dal 2011 al 2013, e successivamente – fino a pochi giorni fa – come Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Noto (Siracusa).
Nel loro primo colloquio, oltre alla sicurezza delle imminenti fiere d’autunno e più in generale dei grandi eventi santarcangiolesi, il sindaco Parma e il Capitano Landi si sono confrontati sulla possibilità di realizzare alcune iniziative di sensibilizzazione destinate alla cittadinanza, in particolare alla popolazione anziana.
Nel congratularsi con il Capitano Landi per il conferimento dell’incarico, il sindaco Parma ha augurato buon lavoro al nuovo Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Rimini, rinnovando la massima disponibilità dell’amministrazione comunale a proseguire la piena collaborazione con l’Arma.
Hanno già cominciato da qualche giorno a svolgere la propria attività i ragazzi e le ragazze del Servizio civile nazionale 2017/2018 che questa mattina (venerdì 22 settembre) hanno incontrato il sindaco Alice Parma in biblioteca per un saluto di benvenuto. In totale sono 11 i candidati selezionati per prestare servizio a Santarcangelo: tre alla Baldini per il progetto “Le biblioteche come luogo di conoscenza e integrazione”, due all'Istituto dei musei comunali per “I Musei: valorizzazione e godimento del patrimonio”, tre per il progetto “Minori insieme” dei Servizi Sociali dell’Unione di Comuni Valmarecchia e altrettanti per “Il teatro e la sua comunità: le arti performative come strumento di cittadinanza attiva” a cura dell’associazione Santarcangelo dei Teatri. Per accedere al Servizio civile – che nei prossimi 12 mesi li impegnerà 30 ore alla settimana per un totale di 1.400 ore ciascuno – ragazzi e ragazze hanno superato una selezione destinata ai giovani tra 18 e 28 anni.
Il progetto “Le biblioteche come luogo di conoscenza e integrazione”, che si svolge presso la biblioteca comunale, vede impegnati Lorenzo Ambrogiani, Elena Bisceglie e Gabriele Catani nella collaborazione alle attività di informazione, promozione e valorizzazione della Baldini e dei servizi offerti ai cittadini, in particolare per ciò che riguarda la diffusione del piacere della lettura. “I Musei: valorizzazione e godimento del patrimonio” si svolge invece presso l’Istituto dei Musei comunali, dove Francesca Pulcini e Cristina Romagnoli contribuiscono all’obiettivo di migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei musei, nonché l’offerta didattica per le scuole, a partire dalla consapevolezza che la crescita culturale dei giovani non possa prescindere dalla fruizione del patrimonio storico-artistico. “Minori insieme”, che si svolge con il coordinamento dei Servizi sociali dell’Unione Valmarecchia (Polo di Santarcangelo), è finalizzato al rafforzamento dei servizi di assistenza domiciliare, scolastica e residenziale nei confronti dei minori con specifiche problematiche, nonché all’ampliamento delle attività di educativa territoriale e animazione nei servizi di aggregazione per ragazzi: a questo progetto prendono parte Ziska Bajramovska, Agnese Eusebi ed Elisa Gnassi. “Il teatro e la sua comunità: le arti performative come strumento di cittadinanza attiva” è invece un percorso di lavoro e al tempo stesso di formazione nell’ambito delle attività culturali. Ideazione, organizzazione e realizzazione delle manifestazioni e delle altre attività svolte dall’associazione Santarcangelo dei Teatri sono al centro del percorso che coinvolge Chiara Massari, Neera Pieri e Irene Rossini.
“Il Servizio civile non è soltanto un’esperienza lavorativa – ha detto il sindaco Alice Parma salutando ragazze e ragazzi in biblioteca – ma un’occasione per mettersi in gioco in modo autentico e profondo, che rimane nella memoria e a volte offre spunti preziosi per il proseguimento della propria vita. So che molti di voi portano avanti gli studi universitari parallelamente a questo impegno, quindi vi faccio i miei complimenti e vi auguro i migliori successi in questi due percorsi ugualmente importanti”.
Questa mattina (lunedì 4 settembre) il sindaco Alice Parma ha accolto in municipio per un saluto il Maggiore Ferruccio Nardacci, Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Rimini, alla presenza del Comandante del Comando Stazione dei Carabinieri di Santarcangelo, Giuseppe Pizzarelli. Il Maggiore Nardacci, infatti, è all’ultima settimana di servizio a Rimini prima del suo trasferimento al Comando Generale di Roma.
Arrivato nel settembre 2013 con il grado di Capitano e successivamente promosso a Maggiore, nei quattro anni al comando della Compagnia dei Carabinieri di Rimini Nardacci ha portato avanti uno scrupoloso lavoro di monitoraggio e tutela del territorio, in costante collaborazione con l’amministrazione comunale.
Il sindaco, in particolare, ha ringraziato il Maggiore Nardacci per la presenza sempre assicurata dall’Arma in occasione dei grandi eventi fieristici, attraverso il coordinamento del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Tra febbraio e marzo 2015, inoltre, il Maggiore Nardacci è stato personalmente protagonista dei quattro incontri nelle frazioni sul tema della sicurezza, che hanno consentito un confronto puntuale con i cittadini su un argomento particolarmente delicato e sentito dalla popolazione.
In settimana è attesa la notizia relativa alla nomina del nuovo Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Rimini. Nel frattempo, il sindaco Alice Parma rinnova il ringraziamento al Maggiore Nardacci augurandogli buon lavoro in vista del nuovo prestigioso incarico.
Il consigliere comunale Matteo Montevecchi (Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale) non perde occasione per deformare la realtà dei fatti, con l’obiettivo di screditare l’amministrazione comunale e il festival del teatro, oltre a offendere personalmente il sindaco Alice Parma, l’europarlamentare Cécile Kyenge e le artiste creatrici del “Museum of Nonhumanity” (guarda caso tutte donne).
In un articolo pubblicato su un quotidiano locale online, infatti, Montevecchi cita ampi stralci del discorso di presentazione letto dal sindaco all’inaugurazione del museo, piegandolo alla sua interpretazione distorta dell’opera di Terike Haapoja e Laura Gustafsson e di quel momento inaugurale. È sufficiente notare che Montevecchi ha volutamente evitato di citare la frase conclusiva del sindaco, determinante per capire il senso dell’intero discorso: “Con queste parole, v’invito calorosamente a condividere con noi questo atto d’immaginazione”.
Un atto d’immaginazione dunque, come chiunque può capire leggendo l’intervento integrale del sindaco: bit.ly/sindaco-monh. Per spazzare il campo da qualsiasi ambiguità, del resto, la miglior presentazione del progetto è quella affidata dalle due artiste al catalogo del festival:
“Immaginiamo che la storia della discriminazione sia superata, e che sia necessario un museo per riflettere su di essa. Che tipo di istituzione potrebbe essere? E soprattutto, come sarebbe un mondo in cui questa istituzione possa esistere? Il museo presenta la storia della distinzione tra esseri umani e altri animali, e il modo in cui questo confine immaginario è stato usato per opprimere l’umanità, gli animali, la natura. La divisione del mondo in due gruppi – umano e subumano – è divenuta, nel corso della storia, un mezzo per giustificare schiavitù e genocidi, mentre la distinzione tra esseri umani e altre specie ha aperto la strada all’abuso delle risorse naturali e degli animali. Una visione che si riverbera nella discussione politica contemporanea, che fa propri elementi di deumanizzazione nella costruzione di un linguaggio dell’odio” (il testo integrale a pagina 9 del catalogo: bit.ly/cat-festival2017).
Si capisce dunque che il cuore dell’opera sono le discriminazioni dell’uomo contro l’uomo e il modo in cui, nel corso dei secoli, la parola e il concetto di “animale” sono stati utilizzati per disumanizzare le altre persone e sottoporle ai peggiori soprusi. Detto questo, è difficile credere che si sia trattato di una semplice svista o errore di valutazione, visto che il consigliere ci ha ormai abituati a polemiche feroci quanto prive di fondamento.
L’invito a Montevecchi, così come a tutte le famiglie e i cittadini di Santarcangelo, è a visitare il “Museum of Nonhumanity”, aperto al Supercinema fino al 16 luglio, per vedere con i propri occhi l’opera realizzata dalle due artiste finlandesi. E giudicare in autonomia – ma con reale cognizione di causa – se nel mondo di oggi è più necessaria una politica fatta di polemiche gratuite o un’arte in grado di parlare della società e delle sue discriminazioni, del passato o del presente come quelle riportate anche in questi giorni dalla stampa locale.
Si è svolta questa mattina (venerdì 23 giugno) sulla spiaggia di Torre Pedrera la festa conclusiva di Anziani al mare, dove il sindaco di Santarcangelo Alice Parma e il vice sindaco di Poggio Torriana Franco Antonini, hanno portato il saluto delle due amministrazioni comunali che organizzano l’iniziativa in collaborazione con il Centro Sociale “Achille Franchini”.
L’edizione 2017 di Anziani al mare, che terminerà domani (24 giugno), ha visto la partecipazione di 169 iscritti – 143 di Santarcangelo e 26 di Poggio Torriana – che hanno usufruito del trasporto con pullman, ombrellone, assistenza, attività di animazione e ginnastica dolce.
Sono oltre 3.100 i bambini e i ragazzi che venerdì 15 settembre inizieranno a frequentare gli asili e le scuole di Santarcangelo. Il sindaco Alice Parma e l’assessore ai Servizi educativi e scolastici Pamela Fussi porteranno il saluto dell’amministrazione comunale agli alunni di alcune scuole del territorio come augurio per un buon inizio di anno scolastico, rivolto simbolicamente a tutti gli studenti e le studentesse della città. Sindaco e assessore, insieme alla dirigente scolastica Maria Rosa Pasini e alla presidente dell’Anpi provinciale di Rimini Giusi Delvecchio, saranno inoltre presenti all’incontro dedicato agli studenti iscritti al primo anno dell’ITSE “Rino Molari” nel corso del quale Pier Gabriele Molari e Luciano Casali presenteranno il volume “Per non dimenticare Rino Molari”, per poi consegnare ai ragazzi una copia del libro.
Gli iscritti all’anno 2017/2018 sono 3.115 – in leggero calo rispetto all’anno precedente – suddivisi tra nidi d’infanzia comunali (108), scuole materne (582), elementari (1.066), medie (760) e ITSE “Molari” (599). Confermati tutti i servizi a supporto delle famiglie, dal trasporto scolastico (180mila euro la spesa del 2016) alla mensa (128mila i pasti distribuiti lo scorso anno tra elementari e materne), fino alla digitalizzazione dei buoni pasto e al servizio di pre e post scuola, attivato in diverse scuole del territorio. Garantito anche il supporto alle fasce più deboli attraverso il finanziamento degli interventi di educatori specializzati per alunni con disabilità.
In vista della ripresa delle lezioni sono già stati portati a termine diversi interventi di manutenzione agli edifici scolastici: mentre si è conclusa la realizzazione di controsoffitti rafforzati (antisfondellamento) nel laboratorio di informatica presso la sede centrale della media “Franchini” – dando così continuità ai lavori effettuati lo scorso anno in altre aule dell’edificio – al plesso ex “Saffi” sono terminati gli interventi di efficientamento energetico e tinteggiatura delle due palazzine che ospitano gli studenti. Sempre nello stabile di via Galilei, a fine anno partiranno anche i lavori di efficientamento energetico e miglioramento sismico della palestra per un importo complessivo di 400mila euro. Al nido “Rosaspina” è stata invece eseguita la riparazione dell'impianto di riscaldamento attraverso la sostituzione di alcune componenti, mentre nel mese di ottobre uscirà il bando per l’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione della nuova scuola materna di Canonica.
Per quanto riguarda gli edifici che ospitano le elementari, lo spazio prima destinato alla mensa presso la scuola “Fratelli Cervi” di Sant’Ermete è stato convertito in due aule studio attraverso la realizzazione di una parete divisoria, mentre alla “Ricci” di San Vito il gruppo Ci.Vi.Vo. della scuola sta ultimando “un’aula dei sensi” polifunzionale. Alla “Pascucci” sono in corso i lavori per trasformare l’ex laboratorio di informatica in una sorta di atelier creativo, anche qui grazie ai genitori del gruppo Ci.Vi.Vo., mentre sono quasi terminati i lavori di “Era un parcheggio” che presto diventerà uno spazio fruibile anche da parte di bambini con disabilità grazie a due nuove strutture ludiche inclusive. Entro la settimana verranno infatti collocati la recinzione sul lato del cortile della scuola e l’impianto di illuminazione pubblica, mentre a seguire troveranno posto alcune piante, l’impianto di irrigazione per le aiuole, una fioriera con seduta e i giochi con pavimentazione liscia in gomma colata, che dovrebbero concludere il cantiere nei primi giorni di ottobre.
Venerdì 15 settembre ripartirà anche il Piedibus con le consuete tre linee: Pascoli, Pieve e Stazione. Per le prime settimane, i bambini che utilizzano il servizio entreranno a scuola dall’ingresso pedonale su viale Mazzini, dal momento che il resto dell’area sarà delimitato per consentire il proseguimento dei lavori. Per permettere invece l’uscita in sicurezza delle classi in concomitanza al mercato settimanale, venerdì 15 (dalle 11,50 alle 13,20) e venerdì 22 e 29 settembre (dalle 12,20 alle 13,20) non si potrà transitare in via Giordano Bruno nel tratto compreso fra via Verdi e viale Mazzini.
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Buongiorno a tutti e grazie davvero di essere qui.
Vorrei cominciare con i ringraziamenti, che di solito si fanno alla fine, all’ANPI, a Werter Paesini, alle forze politiche e a tutti quelli che ci hanno dato una mano a organizzare la giornata di oggi.
E poi alle insegnanti che hanno accolto il nostro invito, e che oggi sono qui insieme a noi con la 5° E e la 3° E della scuola Pascucci.
Oggi la famiglia Giorgetti-Accettulli ci accoglie letteralmente a casa sua: per questo vorrei ringraziare più di tutti Giulio, la signora Enrica e gli altri familiari che insieme a noi ricordano oggi Luigi e Alfonso Giorgetti, due persone che hanno dato un contributo fondamentale alla lotta per la Liberazione di Santarcangelo.
Bambini, provate a chiudere gli occhi e immaginare questa bottega negli anni della seconda guerra mondiale. È la bottega di un fabbro, dove si dà forma al ferro.
Ma oltre al ferro in questo posto prendono forma anche delle idee. Un gruppo di uomini coraggiosi si incontra, di nascosto, perché non è contento della situazione che c’è in Italia e a Santarcangelo.
Vogliono essere liberi di esprimere il loro punto di vista, profondamente diverso da quello del fascismo, che governa l’Italia con il pugno di ferro della dittatura. Ma non possono farlo: la libertà di esprimere le proprie idee, anche solo di incontrarsi per discuterle insieme, è fortemente limitata.
Immaginatevi anche questa situazione: volete incontrarvi con i vostri amici e compagni di scuola per parlare di qualcosa che per voi è importante, che vi sta a cuore, ma vi è proibito farlo. Un po’ come se a scuola non aveste diritto di alzare la mano e prendere la parola.
Ecco perché questo posto è speciale. Perché in quegli anni difficili ha ospitato chi aveva idee diverse, ha dato respiro e spazio alla visione che dopo la guerra ha contribuito a creare l’Italia in cui viviamo oggi, che avrà tanti difetti ma grazie anche a quelle persone è un paese libero.
Ecco, se c’è qualcosa di ancora più speciale di questo luogo sono le persone che lo hanno reso unico. Oggi dedichiamo una targa a Luigi e Alfonso Giorgetti, antifascista e partigiano.
Il fatto di vedere un padre e un figlio insieme in una battaglia come la Resistenza mi ha fatto riflettere. Perché spesso la famiglia è il motivo per cui in circostanze del genere ci si tira indietro, timorosi delle ritorsioni e della vendetta con cui il nemico può colpire i tuoi cari.
Anche per questo coraggio, per questa scelta di una famiglia unita in una battaglia per il bene di tutta la comunità, dobbiamo essere grati a Luigi e Alfonso Giorgetti.
Perché la loro storia possa essere di esempio anche per noi, per essere uniti ai nostri cari anche nelle scelte più difficili, nei momenti più duri.
Grazie a Luigi, Alfonso, alla loro famiglia che ne porta avanti le idee e la memoria. E grazie a tutti voi.