Il Servizio Civile Universale è la scelta volontaria di dedicare alcuni mesi della propria vita al servizio di difesa, non armata e nonviolenta, della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli e alla promozione dei valori fondativi della Repubblica italiana, attraverso azioni per le comunità e per il territorio.
Diventare volontario di Servizio civile aggiunge alla volontà di dare qualcosa di sé agli altri e al proprio Paese la possibilità di acquisire conoscenze e competenze pratiche ma più in generale rappresenta un’occasione di crescita personale e di formazione. Per questo il Servizio civile universale può rappresentare un’utile esperienza da spendere in ambito lavorativo.
I settori di intervento in Italia e all’estero nei quali gli Enti propongono i progetti che vedono impegnati gli operatori volontari sono:
I giovani che scelgono di partecipare alla realizzazione di progetti di Servizio civile universale hanno diritto a partecipare a percorsi di formazione, generale e specifica. La formazione generale è basata sulla conoscenza dei principi che sono alla base del servizio civile universale, la specifica è inerente all’ambito di intervento del progetto.
Per partecipare ai bandi di selezione del Servizio Civile Universale è richiesto il possesso dei seguenti requisiti:
I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio.
Non possono presentare domanda i giovani che:
Per i volontari è stabilito un rimborso mensile di 507,30 euro. L’attività svolta non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento o dalle liste di mobilità. Il periodo di servizio è inoltre riconosciuto ai fini del trattamento previdenziale riscattabile, in tutto o in parte, a domanda dell'assicurato, e senza oneri a carico del Fondo nazionale per il Servizio civile e sono previste l’assistenza sanitaria gratuita e il riconoscimento di un punteggio nei concorsi pubblici.
Vuoi saperne di più? Consulta i bandi attivi su www.politichegiovanili.gov.it/
Il Comune di Santarcangelo di Romagna è ente di accoglienza di Arci Servizio Civile, la più grande associazione di scopo italiana dedicata esclusivamente al Servizio Civile.
Vuoi conoscere i progetti attivi nelle nostre sedi?
Contatta Arci Servizio Civile Rimini APS
Viale Principe Amedeo, 11 int. 21/e Rimini
Dal martedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00; lunedì e giovedì dalle 15:00 alle 18:00
Tel. 0541/791159 - 379/2389148
www.arciserviziocivile.it/rimini/
rimini@ascmail.it
Per conoscere le opportunità offerte dagli altri enti sul territorio contatta il Coordinamento provinciale degli Enti di Servizio Civile:
Co.Pr.E.S.C. di Rimini
c/o Casa dell'Intercultura, via Toni n.12/14 Rimini
Lunedì, martedì e mercoledì dalle 15:00 alle 18:00; giovedì dalle 10:00 alle 13:00
Tel. 327/2625138
www.copresc.rimini.it/
serviziocivile@copresc.rimini.it
Leggi qui i racconti di chi ha già vissuto l’esperienza del Servizio Civile!
Spesa e pasti a domicilio, buoni acquisto, assistenza ad anziani e disabili: sono queste le attività che hanno impegnato maggiormente i Servizi sociali nel corso della prima fase dell’emergenza Covid-19. Grazie alla collaborazione dei volontari della Protezione civile nel corso dei due mesi appena conclusi l’Amministrazione comunale ha potenziato notevolmente l’attività dei servizi sociali per poter rispondere alle numerose necessità delle famiglie di Santarcangelo emerse a causa delle disposizioni per il contrasto alla diffusione del Coronavirus.
Nel dettaglio, da metà marzo a inizio maggio sono state oltre 150 le consegne a domicilio di generi alimentari o beni di prima necessità destinate a disabili, persone affette da gravi problemi sanitari o anziani con più di 65 anni. 143, invece, i pasti a domicilio consegnati dall’Amministrazione comunale tramite la Protezione civile a 5 beneficiari che versavano in condizioni di impossibilità a prepararsi autonomamente il pranzo.
Grazie ai fondi erogati dal Governo sull’emergenza alimentare, l’Amministrazione comunale ha assegnato buoni spesa, di 150 euro per ciascun componente fino a un massimo complessivo di 550 euro, a circa 230 nuclei familiari in difficoltà. Con una parte degli stessi fondi, sono stati acquistati circa 400 pacchi alimentari (per un importo totale di oltre 29mila euro) dei quali circa 230 sono già stati assegnati.
Infine, 4000 over 70 sono stati contattati dai volontari della rete di Protezione civile nel corso della campagna promossa dall’Amministrazione comunale per fornire un supporto diretto e concreto alla fascia potenzialmente più debole della popolazione. Il riscontro di questa iniziativa è stato positivo per due ordini di ragioni: la prima è che dai colloqui telefonici è emersa la presenza di una forte rete familiare e di vicinato a sostegno i cittadini più fragili in un momento di difficoltà. La seconda è che la grande maggioranza degli anziani contattati ha molto apprezzato l’iniziativa nonché l’opportunità di ricevere informazioni e chiarimenti utili.
“Vorrei innanzitutto ringraziare gli uffici comunali, la Protezione civile e tutti i volontari che in questi mesi hanno lavorato senza sosta per sostenere le famiglie di Santarcangelo in difficoltà”, afferma l’assessore ai Servizi Sociali e Welfare Danilo Rinaldi. “L’impegno dell’Amministrazione comunale non si esaurirà con la sola gestione immediata dell’emergenza ma dovrà proseguire con l’elaborazione di politiche sociali future in grado di rispondere a nuove esigenze che stanno emergendo. La crisi causata dal Coronavirus ha infatti modificato il tessuto socio-economico, messo a dura prova le famiglie e le imprese, e creato nuove situazioni di fragilità. Per questa ragione abbiamo già iniziato a lavorare, anche attraverso un confronto con le assistenti sociali, per poter individuare necessità future e nuove politiche di welfare adeguate alle forme di fragilità socio-economiche che si stanno delineando. Tra queste misure sociali future – conclude l’assessore Danilo Rinaldi – le politiche abitative dovranno sicuramente avere un ruolo prioritario”.
]]>Si concretizza il sostegno dell’Amministrazione comunale ai progetti di supporto all’inclusione scolastica realizzati dalle Direzioni didattiche. Già nelle scorse settimane, infatti, la Giunta aveva anticipato la massima disponibilità nei confronti di ogni iniziativa adottata in questo senso dalle scuole, che ora prende la forma di sostegno a distanza attraverso le tecnologie digitali per il periodo di sospensione dell’attività didattica, stabilito dai provvedimenti governativi di prevenzione del Coronavirus.
In attuazione di quanto previsto dal Dpcm 9 marzo, tutte le istituzioni scolastiche presenti sul territorio si sono infatti attivate per offrire, tramite le attività online, l’opportunità di rimanere in contatto con i docenti e i compagni di classe, ricreando una situazione di gruppo interattiva e di scambio tramite la partecipazione ad attività didattica resa secondo modalità innovative e dettate obbligatoriamente dall’emergenza sanitaria in atto.
Un lavoro che richiede quotidianamente grande impegno da parte di dirigenti, docenti e del personale, spesso anche un veloce aggiornamento tecnologico e l’utilizzo di piattaforme diverse secondo l’ordine scolastico, con riguardo anche alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Si va dalle vere e proprie lezioni online in compresenza al caricamento di materiale didattico, da lezioni e compiti sulle piattaforme disponibili ai messaggi, fino alla vicinanza mantenuta tramite messaggi e chat.
In questo ambito, per dare supporto alle situazioni di disagio che rischiano, in questa situazione, di ampliare il divario fra studenti e vanificare le attività inclusive messe portate avanti durante l’anno scolastico, si inserisce il sostegno a distanza promosso dall’Amministrazione comunale tramite la cooperativa Millepiedi nell’ambito del servizio educativo di inclusione scolastica.
In accordo e con il coordinamento delle scuole saranno forniti, secondo le necessità dei diversi ordini scolastici, interventi finalizzati a garantire la continuità didattica, attraverso – ad esempio – l’ausilio diretto online, la trasmissione di programmi didattici da seguire e/o compiti da svolgere, attività ludico-didattiche pratiche su base giornaliera, in continuità con quanto fatto a scuola e personalizzate in base al tipo e al grado di disabilità dell’alunno, nonché alla sua situazione individuale in stretto raccordo con la progettazione educativa e didattica online elaborata dai docenti di sostegno. Le attività, inoltre, saranno proposte anche come occasioni di relazione con il gruppo-classe, differenziate a seconda del grado scolastico
I progetti saranno attivati autonomamente dalle Direzioni didattiche, stabilendo giorni e orari in accordo con educatori e famiglie. Gli interventi – che saranno realizzati attraverso le piattaforme già utilizzate per la didattica o altri strumenti di comunicazione digitale – saranno poi rendicontati dalle scuole, che potranno così avvalersi del sostegno economico da parte dell’Amministrazione comunale.
L’intervento è rivolto a tutti gli alunni di Santarcangelo, compresi quelli che frequentano scuole situate in altri Comuni. Quanto creato nel periodo di sospensione della didattica, inoltre, sarà documentato e rimarrà disponibile come patrimonio alla scuola, da utilizzare anche in futuro.
Anche presso i nidi comunali, infine, le educatrici stanno organizzando una serie di attività a distanza, come ad esempio video di storie realizzati in collaborazione con le scuole dell'infanzia, brevi letture, link dedicati per i genitori e libri di ricette per bambini.
]]>Riprendono a distanza, dopo l'iniziale sospensione dovuta alle misure per limitare la diffusione del Coronavirus, i servizi del Centro per le famiglie Valmarecchia. Consulenza educativa, mediazione familiare, aiuto e ascolto psicologico si affiancano dunque al servizio per prenotare la consegna di generi alimentari, beni di prima necessità e farmaci a domicilio, già attivo da due settimane.
Per usufruire a distanza dei servizi di mediazione familiare, consulenza educativa per genitori e insegnanti, tutti i residenti in Valmarecchia, possono chiamare il numero 0541/624246 nelle mattine di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 8,30 alle 12,30, nonché ogni primo e terzo martedì del mese dalle 9 alle 12. L’operatrice del Centro per le Famiglie darà le istruzioni per attivare la consulenza educativa a distanza utilizzando strumenti come posta elettronica e Skype. Per supportare le famiglie in questo periodo particolarmente delicato è infatti disponibile in modalità telefonica e telematica il servizio di aiuto e ascolto a cura degli psicologi Mirco Ciavatti, Annamaria Albani ed Erica Lanzoni.
Continua inoltre servizio per prenotare la consegna di generi alimentari, beni di prima necessità e farmaci a domicilio a favore della popolazione più fragile e vulnerabile: persone disabili o affette da gravi problemi sanitari e anziani con più di 65 anni che hanno difficoltà a spostarsi da casa. Per usufruire del servizio, i residenti nei tre Comuni della bassa Valmarecchia possono contattare i servizi Sociali ai numeri 0541/356339 e 320/4323631 (lunedì-venerdì ore 8,30-17,30 e sabato ore 8,30-13), mentre per le richieste di consegna nei sette Comuni dell’alta Valmarecchia è attivo il numero 0541/920809 (lunedì-venerdì ore 8,30-12,30). Per la consegna dei farmaci, invece, è necessario chiamare l’800/231999.
Per informazioni:
Centro per le Famiglie Valmarecchia
0541/624246
informafamiglie@vallemarecchia.it
www.informafamiglie.it
Facebook: Centro per le Famiglie Valmarecchia
]]>Il ‘reddito di solidarietà’ arriva anche a Santarcangelo. Dalla prossima settimana, infatti, presso i servizi sociali del Comune sarà possibile presentare domanda per ottenere la nuova misura introdotta dalla Regione Emilia-Romagna per contrastare povertà, esclusione sociale e disuguaglianza, in maniera analoga al SIA, il ‘sostegno all’inclusione attiva’ stabilito a livello nazionale.
Il contributo previsto con il RES è di 80 euro mensili per ogni componente del nucleo familiare fino a un massimo di 400 euro per famiglie con cinque o più componenti e verrà erogato ogni bimestre con accredito su un’apposita carta acquisiti prepagata. Al ‘reddito di solidarietà’ – erogato per dodici mesi, rinnovabili per altri dodici – possono accedere i nuclei familiari di cui almeno un componente sia residente in Emilia-Romagna da almeno due anni, con Isee non superiore a 3mila euro. La misura è aperta a cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno in corso di validità. Per godere del beneficio, il nucleo familiare del richiedente deve aderire a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa individuato dai servizi sociali dell’Unione che lavorano in rete con gli altri servizi del territorio, dai centri per l’impiego ai servizi sanitari, dalle scuole al terzo settore fino alle parti sociali.
L’assessore ai Servizi sociali Danilo Rinaldi esprime soddisfazione per l’avvio della misura regionale, che dà un nuovo impulso al rapporto tra istituzioni e cittadini. “In questi anni – dichiara l’assessore Rinaldi – stiamo purtroppo assistendo a un aumento preoccupante delle disuguaglianze sociali ed economiche. Pertanto, l’avvio del RES è in primo luogo apprezzabile perché testimonia un’importante presa di coscienza del problema, che speriamo possa essere superato o perlomeno mitigato anche sul nostro territorio. L’auspicio è dunque che la nuova misura possa avere risvolti significativi offrendo un supporto concreto a tutti quei cittadini che pur essendo in condizioni di difficoltà non hanno beneficiato dell’intervento statale SIA rivolto alle povertà. Contestualmente al RES – conclude Rinaldi – è inoltre in fase di avvio un’altra misura regionale a sostegno dell’inserimento lavorativo e dell’inclusione sociale attraverso l’integrazione tra i servizi pubblici del lavoro, sociali e sanitari, che credo quindi potranno costituire un utile strumento per le amministrazioni locali nel rispondere in maniera ancor più puntuale alle esigenze delle fasce deboli della popolazione”.
È possibile richiedere il RES ai servizi sociali del Comune il martedì pomeriggio dalle 14,30 alle 16,30 e il mercoledì mattina dalle 8,30 alle 12,30 dopo aver fissato un appuntamento all’ufficio relazioni con il pubblico (tel. 0541/356.356 – aperto dal lunedì al sabato dalle 8 alle 13).
In tutto il territorio nazionale i titolari di Conto BancoPosta, Libretto di Risparmio o Postepay Evolution, possono richiedere gratuitamente l’accredito della pensione.
I possessori di carta Postamat, Carta Libretto e Postepay Evolution, che hanno già scelto l’accredito della pensione, possono prelevare i contanti negli oltre 7000 Postamat.
Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri hanno sottoscritto una convenzione grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri. Il servizio non potrà essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un Libretto o un conto postale o che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione.
In base alla convenzione sottoscritta, i Carabinieri si recheranno presso gli sportelli degli uffici postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane rilasciando un’apposita delega scritta. I pensionati potranno contattare il numero verde 800 55 66 70 messo a disposizione da Poste o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni (per i residenti del Comune di Santarcangelo è possibile chiamare il numero 0541/626.187).
L’Arma dei Carabinieri e Poste Italiane continueranno ad assicurare il servizio di erogazione e consegna al domicilio delle pensioni agli ultra settantacinquenni per l’intera durata dell’emergenza Covid-19.
Comincerà la prossima settimana, precisamente martedì 14 aprile, la campagna di consegna a domicilio delle mascherine facciali messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna per il Comune di Santarcangelo. Dopo l’imbustamento singolo di ciascuna mascherina – disposto dalla Regione stessa per ragioni igieniche – e la definizione dei criteri di priorità nella distribuzione, la Protezione civile è pronta a partire con le operazioni di consegna.
In un primo momento, la distribuzione interesserà circa 6.000 famiglie a partire dai nuclei in cui sono presenti componenti con più di 65 anni o persone fragili (come ad esempio disabili), nonché famiglie numerose o in difficoltà socio-economica. I criteri individuati dall'Amministrazione comunale, infatti, seguono le linee guida indicate dalla Regione, che prevedono – in una logica di solidarietà – la priorità nei confronti di chi si trova in condizioni di maggiore difficoltà in seguito all'entrata in vigore delle misure restrittive per l’emergenza Coronavirus.
Le mascherine saranno distribuite dal gruppo di volontari della Protezione civile Valmarecchia con il coordinamento del Centro operativo intercomunale, accompagnate da un sintetico vademecum per il loro utilizzo. Oltre a sottolineare l'importanza di continuare a rispettare le misure di comportamento per contenere la diffusione del Covid-19 – prima tra tutte la distanza interpersonale – tale documento ricorda che la mascherina consegnata non è un dispositivo medico né un dispositivo di protezione individuale, bensì una precauzione ulteriore per chi si trova a non poter rispettare la distanza interpersonale, in particolare per la protezione verso gli altri. Prima di essere una protezione per sé stessi, infatti, l’uso della mascherina facciale di qualsiasi tipo è una sicurezza per tutte le persone con si interagisce.
“In questa fase di massima restrizione degli spostamenti, abbiamo deciso di mettere le mascherine ricevute dalla Regione prioritariamente a disposizione della persona che deve uscire di casa per ciascun nucleo familiare” dichiara la sindaca Alice Parma. “Una parte delle mascherine, in ogni caso, resterà a disposizione della Protezione civile, che potrà essere contattata da chi si trovasse ad averne bisogno. Visto che si pone anche il problema della difficoltà a reperire le mascherine nei punti vendita privati, stiamo lavorando a un elenco di farmacie e parafarmacie che le hanno a disposizione, sul modello di quanto fatto per le attività economiche che effettuano la consegna a domicilio. Non appena pronto, presumibilmente la prossima settimana, l'elenco sarà pubblicato sui canali di comunicazione del Comune – conclude la sindaca – insieme ai contatti dei singoli punti vendita per poter verificare la disponibilità di mascherine in tempo reale”
Indicazioni d'uso per le mascherine della Regione
Modalità di vestizione
Modalità di svestizione
Le mascherine – che una volta utilizzate vanno smaltite nei rifiuti indifferenziati – nascono come monouso, ma in questo contesto di emergenza, fino a quando non saranno disponibili in maggior quantità, è possibile il riutilizzarle a determinate condizioni:
Le pensioni del mese di maggio per i pensionati, titolari di un Conto BancoPosta, di un Libretto di Risparmio o di una Postepay Evolution, saranno accreditate in anticipo il 27 aprile 2020.
In tutto il territorio nazionale i titolari di Conto BancoPosta, Libretto di Risparmio o Postepay Evolution, possono richiedere gratuitamente l’accredito della pensione.
Se, invece, non è possibile evitare di ritirare la pensione in contanti in ufficio postale, occorrerà presentarsi agli sportelli secondo la ripartizione di cognomi e gli orari di apertura dei vari uffici postali.
Cerca gli uffici postali del tuo comune abilitati al pagamento delle pensioni: clicca qui.
Nell’attuale emergenza sanitaria, le nuove modalità di pagamento delle pensioni hanno carattere precauzionale e sono state introdotte con l’obiettivo prioritario di garantire la tutela della salute dei lavoratori e dei clienti di Poste Italiane.
In questa fase, ciascuno è pertanto invitato ad entrare negli uffici postali esclusivamente per il compimento di operazioni essenziali e indifferibili, in ogni caso avendo cura, ove possibile, di indossare dispositivi di protezione personale; di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti; tenere la distanza di almeno un metro, sia in attesa all’esterno degli uffici che nelle sale aperte al pubblico.
Poste Italiane e l’Arma dei Carabinieri hanno sottoscritto una convenzione grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli uffici postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri.
Il servizio non potrà essere reso a coloro che abbiano già delegato altri soggetti alla riscossione, abbiano un Libretto o un conto postale o che vivano con familiari o comunque questi siano dimoranti nelle vicinanze della loro abitazione. In base alla convenzione sottoscritta, i Carabinieri si recheranno presso gli sportelli degli uffici postali per riscuotere le indennità pensionistiche per poi consegnarle al domicilio dei beneficiari che ne abbiano fatto richiesta a Poste Italiane rilasciando un’apposita delega scritta. I pensionati potranno contattare il numero verde 800/556670 messo a disposizione da Poste o chiamare la più vicina Stazione dei Carabinieri per richiedere maggiori informazioni.
L’Arma dei Carabinieri e Poste Italiane continueranno ad assicurare il servizio di erogazione e consegna al domicilio delle pensioni agli ultra settantacinquenni per l’intera durata dell’emergenza Covid-19.
]]>Torna a Santarcangelo il corso di massaggio del bambino. Dall’8 novembre partirà infatti il primo ciclo di incontri di massaggio neonatale organizzato dal Centro per le famiglie Valmarecchia, che si svolgerà al nido “Mongolfiera” in cinque appuntamenti.
Fino al 6 dicembre dunque – dalle 16,45 alle 18,45 – il nido di via Guido Rossa ospiterà l’iniziativa dedicata ai genitori con bambini e bambine in età compresa tra zero e cinque mesi. Poiché è previsto un numero massimo di partecipanti, occorre iscriversi al Centro per le famiglie (p.le Esperanto, 6 - 0541/624.246) entro il 3 novembre.
Al fine unicamente di agevolare i cittadini nella ricerca di mascherine facciali, l’Amministrazione comunale ha elaborato un elenco di farmacie, parafarmacie e altri esercizi commerciali autorizzati che hanno comunicato di avere in disponibilità tali dispositivi per la vendita.
Denominazione | Ubicazione | Tipo di attività | Telefono/cellulare |
Farmacia Comunale San Martino | Via Tomba | Farmacia | 0541/758775 |
Farmacia dell'Arcangelo | Via Garibaldi 13 | Farmacia | 0541/626164 |
Farmacia dell'Ospedale | Via Pascoli 1 | Farmacia | 0541/626101 |
Farmacia Rasponi | Via San Vito 1752 | Farmacia | 0541/620013 |
Farmacia Pieralisi | Via Costa 84/a | Farmacia | 0541/624513 |
Parafarmacia Novelli | Via Braschi 6/A | Parafarmacia | 0541/621018 |
Edicola La Fornace | Piazza della Fornace | Edicola |
0541/626945 339/1963052 |
Non solo Tabacchi Maroncelli S. | Via dell'Uso 5507 | Tabaccheria | 0541/629422 320/2659084 |
Ferramenta Paganelli Alfredo | Via Costa 75 | Ferramenta | 0541/626049- 350/1404000 |
Parafarmacia Salute e Benessere | Via Pascoli 15/a | Parafarmacia | 0541/626596 |
Parafarmacia Fattoria della Salute | Via Dante di Nanni 60 | Parafarmacia | 0541/312084 - 375/5656341 |
Ferramenta Brasini Giacomo | Via Cavour 33 | Ferramenta | 0541/626169 |
Al fine di agevolare i cittadini nella ricerca di mascherine facciali, l’Amministrazione comunale sta elaborando un elenco di farmacie, parafarmacie e altri esercizi commerciali autorizzati che hanno in disponibilità tali dispositivi per la vendita.
Le attività possono comunicare la propria adesione inviando una mail con i propri riferimenti, recapiti, le tipologie di mascherine e il prezzo di vendita all’indirizzo urp@comune.santarcangelo.rn.it: nei prossimi giorni, l’elenco verrà pubblicato sul sito internet istituzionale www.comune.santarcangelo.rn.it.
Nel frattempo, si concluderà nella giornata di oggi (giovedì 16 aprile) la prima distribuzione delle mascherine facciali messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna per il Comune di Santarcangelo, che in questi giorni ha interessato circa 6.000 famiglie a partire dai nuclei in cui sono presenti componenti con più di 65 anni o persone fragili (come ad esempio disabili), nonché famiglie numerose o in difficoltà socio-economica. Nei prossimi giorni l’Amministrazione comunale valuterà come procedere per la distribuzione o l’assegnazione mirata delle mascherine rimanenti in accordo con la Protezione civile.
]]>Nei prossimi giorni il Ministero dell’Economia trasferirà ai Comuni i fondi per l’emergenza alimentare, destinati a limitare i disagi causati dalle disposizioni per il contrasto alla diffusione del Coronavirus.
Conseguentemente, saranno determinati i requisiti per poter accedere al contributo, individuando i beneficiari tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali dando priorità a coloro che non siano già assegnatari di altre forme di sostegno pubblico.
Pertanto, in attesa dei trasferimenti statali e della definizione di criteri e modalità pratiche, al momento non è ancora attiva la procedura per l’assegnazione dei contributi per l’emergenza alimentare.
Non appena saranno stabiliti criteri e modalità di erogazione, l’Amministrazione comunale provvederà a darne informazione attraverso il sito internet e la pagina Facebook istituzionale (www.facebook.com/ComunediSantarcangelodiRomagna).
Per maggiori informazioni:
]]>UNIONE DI COMUNI VALMARECCHIA – Al via da domani (venerdì 3 aprile) le richieste per fronteggiare l’emergenza alimentare nel territorio dell’Unione di Comuni Valmarecchia.
I trasferimenti statali ai comuni saranno utilizzati nella misura del 75% per l’erogazione di buoni spesa di 150 euro per ciascun componente del nucleo familiare fino a un massimo complessivo di 550 euro, mentre il 25% sarà impiegato per l’acquisto di derrate alimentari e di beni di prima necessità che saranno distribuiti dai volontari della Protezione civile ai nuclei direttamente individuati dai Servizi sociali.
Per richiedere il contributo occorre essere residenti in uno dei comuni dell’Unione oppure trovarsi in uno dei comuni in forza di un contratto di lavoro, attivo o terminato, con una impresa del territorio. Quanto ai requisiti di tipo economico, il bonus è assegnato ai nuclei familiari con un reddito lordo 2019 complessivo ai fini Irpef, o altre imposte sostitutive, inferiore a 40.000 euro o a 60.000 euro se con due o più figli a carico. Le disponibilità finanziarie liquide al 31 marzo 2020 non devono invece superare i 2.500 euro per nuclei con un solo componente o 4.000 euro per nuclei con più componenti. Infine, i richiedenti non devono aver avuto entrate effettive da lavoro, pensione, attività professionale e di impresa o altra fonte di reddito rilevante ai fini Irpef o altre imposte sostitutive nel mese di marzo superiori a 300 euro per componente del nucleo (inteso come valore medio).
Nell’assegnazione dei buoni spesa sarà inoltre data precedenza a chi non ha avuto il reddito di cittadinanza, di solidarietà, di inclusione, pensione di cittadinanza o altri ammortizzatori sociali. Verrà inoltre data precedenza ai nuclei familiari monoreddito il cui titolare ha richiesto il trattamento di sostegno al reddito o il cui datore di lavoro abbia richiesto l’ammissione al trattamento di sostegno del reddito ai sensi del decreto “Cura Italia” o abbia sospeso o ridotto l’orario di lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore. Ultimo elemento di priorità delle assegnazioni è infine la presenza all’interno del nucleo familiare di componenti di età superiore a 70 anni, minori o portatori di handicap.
Dalla mattina di venerdì 3 aprile si potrà quindi presentare la domanda compilando direttamente il form pubblicato sui siti dei comuni o telefonando ai singoli. La prima raccolta di richieste si concluderà alle ore 12 di mercoledì 8 aprile, qualora ci fossero disponibilità di fondi residui, saranno attivate altre raccolte di richieste con scadenza il 18 e il 28 aprile.
I residenti e i domiciliati nel comune di Santarcangelo possono presentare la richiesta compilando il modulo che verrà pubblicato dalla mattina del 3 aprile o, soltanto per chi fosse impossibilitato a compilarla online, telefonando ai numeri 0541/356.238 - 203 - 285 (attivi dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 13)
“Dopo alcuni giorni piuttosto intensi, siamo riusciti nel più breve tempo possibile a finalizzare modalità e criteri per l’assegnazione dei contributi omogeni che rispondono in maniera chiara a un’esigenza urgente delle famiglie in difficoltà a pagare la spesa”, afferma l’assessore ai Servizi sociali Danilo Rinaldi. “Grazie a un lavoro di collaborazione e di condivisione con il distretto socio-sanitario Rimini Nord e gli altri comuni dell’Unione, abbiamo infatti stabilito procedure omogenee per tutto il territorio della Valmarecchia, così da poter evitare ai cittadini di doversi districare tra una mole di informazioni frammentate e diversificate per ciascun Comune”.
“Accogliamo con favore questo primo vero e proprio intervento diretto al sostegno dei cittadini in difficoltà – afferma la sindaca Alice Parma – consapevoli però che oltre a gestire le emergenze più immediate occorre pensare anche a nuove politiche con un orizzonte di medio e lungo periodo. Già da ora è evidente che l’Amministrazione comunale dovrà iniziare a confrontarsi con nuovi problemi sociali ed economici rispetto a quelli del passato. In queste settimane tantissimi esercenti, artigiani e imprese sono stati costretti a sospendere la loro attività, e di fronte a un sacrificio così importante l’Amministrazione deve rispondere con misure in grado di garantire massima uguaglianza sociale e capaci di far guardare al futuro con speranza”.
“Rispetto a queste nuove sfide – prosegue la sindaca Parma – abbiamo iniziato a pensare a come garantirci un futuro di ripresa attraverso un confronto che abbiamo già avviato con associazioni di categoria, attività economiche e parti sociali. Per questa ragione accolgo positivamente tutte le proposte che stanno arrivando da più parti. Siamo aperti al contributo di tutti (dal mondo dell’imprenditoria a quello del sociale, dal mondo del commercio a quello della cultura) e a lavorare insieme a tutto il Consiglio Comunale, senza distinzioni di “bandiere” e di “colori”, non per creare consenso ma per partecipare insieme alla costruzione del futuro della nostra città”.
]]>È un riscontro più che positivo quello arrivato dalle telefonate agli over 70 da parte dei volontari della rete di Protezione civile. A dieci giorni dall'inizio della campagna avviata dall'Amministrazione comunale per fornire un supporto diretto e concreto alla fascia potenzialmente più debole della popolazione, sono stati ormai contattati oltre il 75% dei 4.000 anziani della città che hanno infatti accolto molto positivamente le telefonate degli operatori.
I volontari – oltre quaranta in totale, tra dipendenti comunali, ragazzi dell’Agesci, medici e infermieri in pensione e volontari di Protezione civile – hanno verificato eventuali necessità e problematiche legate allo stato di salute e all’emergenza in corso. Gli operatori hanno anche sensibilizzato gli over 70 sull’importanza di restare a casa e sulla possibilità di utilizzare tutti i canali già attivati dal Comune e da altri enti attivi sul territorio, fornendo anche informazioni utili e recapiti telefonici a cui far riferimento.
Come riportato da Luana Mussoni, referente della Protezione Civile per l’iniziativa, nel corso delle telefonate i volontari hanno riscontrato un forte apprezzamento per l'interesse dell'Amministrazione comunale verso i propri cittadini e, soprattutto, la necessità di parlare, confrontarsi e condividere la propria quotidianità con qualcuno. Molte infatti, sono state le telefonate che hanno impegnato a lungo gli operatori, a riprova di un servizio che, tra gli altri obiettivi, è nato proprio per far sentire meno sole le persone che più possono risentire delle limitazioni dovute alle disposizioni anti-Coronavirus. Proprio in forza di queste esigenze, diversi anziani hanno chiesto di essere ricontattati e nei prossimi giorni riceveranno una nuova telefonata da parte dei volontari.
Un secondo aspetto significativo rilevato è che oltre il 70% degli anziani contattati, soprattutto quelli residenti nelle frazioni, vivono insieme ai loro figli o possono comunque contare su una rete familiare molto presente. Allo stesso modo, nel corso di queste settimane si è creato un forte sistema di sostegno e aiuto anche nell'ambito del vicinato.
“I primi risultati di questa campagna di aiuto avviata dall’Amministrazione comunale e realizzata grazie al supporto fondamentale della Protezione Civile – affermano la sindaca Alice Parma e l’assessore ai Servizi sociali Danilo Rinaldi – evidenziano come Santarcangelo sia una città solidale anche e soprattutto nei momenti di difficoltà. In primo luogo per il grande impegno dei tanti volontari che hanno contattato gli anziani e che ringraziamo a nome di tutta la città. In secondo luogo per la rete di familiari, amici e vicini di casa che si è stretta a sostegno delle persone più fragili”.
“Questa iniziativa ha inoltre dimostrato non solo la vicinanza dell’Amministrazione comunale ai propri cittadini, ma ha portato alla luce in maniera ancora più forte l’importanza dei rapporti umani e sociali nella vita di ciascuno di noi. In un momento così eccezionale, ha infatti avvicinato e unito persone e generazioni diverse: basti pensare alla conoscenza reciproca che si è instaurata tra i tanti ragazzi del gruppo Agesci, poco più che ventenni, e gli anziani della nostra città. Questi aspetti – concludono sindaco e assessore – sono il vero valore aggiunto dell'iniziativa e potranno essere spunto fondamentale anche per le politiche sociali del futuro”.