Descrizione
Lunedì 13 luglio apre la nuova sede del Centro antiviolenza di Santarcangelo in via Dante di Nanni. Il Servizio, che l’Unione di Comuni Valmarecchia ha affidato all’Associazione Rompi il silenzio onlus, era già attivo dal marzo 2017 presso il Centro per le Famiglie di Santarcangelo nella stazione FS. Su impulso dell’Amministrazione comunale di Santarcangelo, della Regione Emilia-Romagna che ha cofinanziato il progetto e dell’associazione Rompi il Silenzio, dopo il cambio dei locali lo sportello ora diventa un vero e proprio Centro antiviolenza con attività e servizi potenziati e ampliati.
La nuova sede, dunque, potrà accogliere e supportare le donne che subiscono violenza garantendo riservatezza e sicurezza: i locali ospiteranno uno spazio per informazioni e colloqui, gli sportelli per assistenza legale e psicologica e per il lavoro. La sede in via Dante di Nanni 1/B sarà aperta nelle giornate di lunedì, martedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 15 alle 18 e riceverà su appuntamento, fatta eccezione per l’accoglienza in condizioni di emergenza, da fissare telefonando al numero 346/5016665 (da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19).
Il progetto per l’istituzione del Centro Antiviolenza – sostenuto dalla legge regionale contro la violenza di genere – prevede oltre alla sede di Santarcangelo e alla Casa Rifugio, anche uno sportello presso il Comune di Novafeltria.
“L’apertura dei nuovi locali e il conseguente potenziamento dei servizi del Centro antiviolenza – afferma la vicesindaca e assessora alle Pari opportunità Pamela Fussi – è senz’altro una notizia positiva che assume un rilievo ancor più importante visto il periodo che stiamo attraversando”. “Se i mesi di lockdown hanno comportato un calo nelle denunce, ora sono tornati infatti a crescere i casi di maltrattamenti, violenze e abusi sulle donne: i dati della Polizia criminale diffusi dal Ministero degli Interni qualche giorno fa evidenziano ad esempio che, a fronte di un calo degli omicidi e dei reati contro la persona, crescono invece i femminicidi, soprattutto in ambito domestico. Si tratta di situazioni di estrema delicatezza che spesso coinvolgono gli affetti e la famiglia – conclude la vicesindaca Fussi – per le quali l’attività costante di sostegno, accompagnamento e sensibilizzazione garantita dal presidio di Rompi Il Silenzio diventa uno strumento decisivo di aiuto per le donne vittime di violenze”.
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:24