Descrizione
Entrano nel vivo le iniziative di “Tempo d’estate. Arte e cultura in centro e nelle frazioni” con il primo fine settimana ricco di eventi.
Sabato 22 giugno dalle ore 18 il cortile del Museo Etnografico ospita la Festa del grano, che di fatto anticipa i temi di SantaPiada, in programma nel fine settimana del 28 e 29 giugno. Si parte con “La piadina sta bene con tutto?”, l’incontro sulla piadina romagnola con Daniele De Leo e Filiberto Baccolini sul ciclo dal grano al prodotto finito, con collegamenti anche con il palio della Piada di San Martino. Si parlerà di cibo a qualità certificata, di Unione Europea e prodotti Dop e Igp, di Emilia e Romagna: due cuori in una regione.
A seguire, una cena al sacco – è consigliato portare teli o coperte da stendere sul prato – alla presenza della piadineria "Dalla Quinta", vincitrice del palio della piada 2023 e con accompagnamento musicale. Alle ore 21, invece, avrà inizio il primo spettacolo del Festival dei Burattini 2024: "Senza denti itinerante" della compagnia Le Due e Un Quarto.
Venerdì 21 e sabato 22 torna anche l’appuntamento estivo con il mercatino dei bambini, dalle ore 20,30 in piazza Ganganelli. Chi vuole partecipare al mercatino come espositore può presentarsi a partire dalle ore 18 con un piccolo tavolino o telo per esporre gli oggetti. L’iniziativa è promossa dall’associazione Città Viva Santarcangelo.
Il fine settimana si chiuderà infine con la tradizionale conferenza del solstizio d’estate, quest’anno dedicata al papa Ganganelli in occasione del 250esimo anniversario dalla morte. Domenica 23 giugno al Musas (ore 21,15) la serata di approfondimento inizierà con l’introduzione della direttrice dei Musei comunali Elena Rodriguez, per poi proseguire con gli interventi “I segni di Papa Clemente XIV a Santarcangelo” di Giuseppe Zangoli e “Papa Ganganelli e le arti. Una storia breve di mecenatismo e spiritualità” di Alessandro Giovanardi. L’iniziativa è promossa da FoCuS e Pro Loco Santarcangelo.
Senza denti itinerante – Due bebè-marionette vanno in giro per la città a bordo dei loro passeggini giganti tra lo stupore e l’incredulità del pubblico, che viene coinvolto nelle loro piccole imprese. Con l’innocenza e a volte la crudeltà tipiche dei neonati e del clown, mettono in luce alcuni aspetti ridicoli del comportamento umano, portando il pubblico a giocare con leggerezza e spontaneità. Uno spettacolo adatto a tutti, senza parole, senza amplificazioni né musica, con cui la compagnia vuole celebrare la risata come mezzo di comunicazione universale, come uno dei più potenti strumenti che abbiamo per superare i confini del pregiudizio, della quotidianità, della banalità e di ogni muro immateriale che ci allontana dal contatto con gli altri.
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Ultimo aggiornamento: 27 agosto 2024, 14:52