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“Un morto ogni tanto. La mia battaglia contro la mafia invisibile”, Paolo Borrometi presenta il suo libro a Santarcangelo

Giovedì 17 gennaio alle ore 18 in biblioteca Baldini l’incontro con il giornalista Mirco Paganelli alla presenza del Prefetto di Rimini

Giovedì 17 gennaio alle ore 18 la biblioteca Baldini ospita l’incontro con il giornalista Paolo Borrometi, che presenta anche a Santarcangelo il volume “Un morto ogni tanto. La mia battaglia contro la mafia invisibile” (Solferino, 2018).

Da anni impegnato in prima linea nell’informazione sulle attività della criminalità organizzata, l’autore racconterà il libro e la sua esperienza personale in dialogo con il collega giornalista Mirco Paganelli. Questo nuovo appuntamento con l’approfondimento dedicato all’attualità vedrà inoltre la partecipazione del Sindaco Alice Parma e del Prefetto di Rimini, Alessandra Camporota, che interverranno per un saluto istituzionale in apertura.

Dopo gli appuntamenti con Gigi Riva e Brahim Maarad in materia di terrorismo e quello con Franco La Torre sul nuovo codice antimafia, l’incontro con Paolo Borrometi conferma l’attenzione della biblioteca Baldini per l’attualità, con l’intento di offrire ai santarcangiolesi l’opportunità di essere aggiornati sul mondo che ci circonda attraverso la voce dei protagonisti.

Un morto ogni tanto (Solferino) – “Ogni tanto un murticeddu, vedi che serve! Per dare una calmata a tutti!”. Nelle intercettazioni l’ordine è chiaro: Cosa Nostra chiede di uccidere il giornalista che indaga sui suoi affari. Ma questo non ferma Paolo Borrometi, che sul suo sito indipendente La Spia.it denuncia ormai da anni gli intrecci tra mafia e politica e gli affari sporchi che fioriscono all’ombra di quelli legali. Dallo sfruttamento e dalla violenza che si nascondono dietro la filiera del pomodorino Pachino Igp alla compravendita di voti, dal traffico di armi e droga alle guerre tra i clan per il controllo del territorio. Le inchieste raccontate in questo libro compongono il quadro chiaro e allarmante di una mafia sempre sottovalutata, quella della Sicilia sud orientale. Il tutto filtrato dallo sguardo, coraggioso e consapevole, di un giornalista in prima linea, costretto a una vita sotto scorta: alla prima aggressione, che lo ha lasciato menomato, sono seguite intimidazioni, minacce, il furto di documenti importantissimi per il suo lavoro, sino alla recente scoperta di un attentato che avrebbe dovuto far saltare in aria lui e la sua scorta. I nemici dello Stato contano sul silenzio per assicurarsi l’impunità, e sono disposti a tutto per mettere a tacere chi rompe quel silenzio. Il primo libro di Paolo Borrometi è una denuncia senz’appello su un fenomeno ritenuto in declino e in realtà più pervasivo di sempre, da combattere anzitutto attraverso la conoscenza del nemico. Perché il potere della mafia, come diceva Paolo Borsellino, è anche un fenomeno sociale, fatto di atteggiamenti e mentalità passive contro cui l’unico antidoto è l’esempio della resistenza e della lotta.

Paolo Borrometi – Nato a Ragusa nel 1983, laureato in Giurisprudenza, ha iniziato a lavorare al Giornale di Sicilia e ha poi fondato il sito di informazione e inchiesta La Spia. Oggi è un giornalista di Tv2000, collabora con l’agenzia AGI e con varie altre testate giornalistiche. Per il suo impegno di denuncia, ha ricevuto l’onorificenza motu proprio dal presidente della Repubblica. È presidente di Articolo 21, collabora con Libera, la Fondazione Caponnetto e con la Cgil.

Mirco Paganelli – Giornalista, video-reporter, anchorman. Corrispondente e conduttore per il canale all-news TR24 e Teleromagna. Realizza reportage e collabora con diverse testate cartacee. Ha ideato e condotto il talk-show su giovani, lavoro e innovazione “La cartella dei talenti”, andato in onda su Icaro TV. Laureato in Architettura, ha studiato a Milano, Montreal e Beirut.

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pubblicato il 2019/01/16 15:05:00 GMT+2 ultima modifica 2019-01-16T15:01:46+02:00