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Giorno del Ricordo, le iniziative a Santarcangelo

Sabato 10 febbraio un momento commemorativo, giovedì 15 in biblioteca l’incontro “Guerra e violenza al confine orientale italiano 1918-1954” con il professor Franco Cecotti

Il 10 febbraio ricorre il Giorno del Ricordo, istituito dalla Repubblica italiana con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani nell'esodo giuliano-dalmata, delle vittime delle foibe e delle vicende storiche del confine orientale. Per l’occasione, l’amministrazione comunale di Santarcangelo organizza due iniziative pubbliche dedicate alla città. Sabato 10 febbraio, alle ore 10, si svolgerà un momento commemorativo – al quale sono state invitate le scuole di Santarcangelo – con la deposizione di una corona d’alloro presso la targa inaugurata lo scorso anno al Musas.

Giovedì 15 febbraio alle ore 21 la biblioteca Baldini ospiterà invece un incontro di approfondimento in merito a quella che è una vicenda complessa, al centro negli ultimi decenni delle ricerche di molti storici grazie alla possibilità di consultare gli archivi europei e americani. “Guerra e violenza al confine orientale italiano 1918-1954” è il titolo della serata durante la quale il professor Franco Cecotti – ricercatore, collaboratore dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia e vicepresidente Associazione nazionale ex deportati di Trieste – illustrerà le dinamiche politiche che hanno lacerato la regione del confine orientale italiano, tra nazionalismo, fascismo e comunismo nel corso del Novecento, utilizzando una cartografia specifica, stampa dell’epoca e immagini.

La vastissima offerta di libri sul confine orientale, sull’esodo e sulle violenze delle foibe permette infatti di documentare nei dettagli e nelle dinamiche diplomatiche un ampio periodo della storia italiana, che vede la Venezia Giulia coinvolta tragicamente – proprio per la sua posizione geografica – nei due conflitti mondiali e posta al centro di ambizioni territoriali di diversi Stati, per la presenza sullo stesso territorio di una popolazione che si esprime in diverse lingue.

Tra i temi trattati dal professor Cecotti nel corso del suo intervento, a partire da una descrizione e collocazione geografica della Venezia Giulia, ci saranno le variazioni dei confini a seguito della prima e della seconda guerra mondiale, la composizione etnica del territorio (italiani, sloveni, croati e austriaci), la repressione delle minoranze linguistiche da parte del fascismo, l’espansione italiana nei Balcani durante la seconda guerra mondiale, gli eventi del settembre 1943 e le foibe istriane, l’occupazione tedesca e la costituzione del Litorale Adriatico, i fatti del maggio 1945 e le foibe giuliane, il trattato di pace del 10 febbraio 1947 e l’esodo dai territori assegnati alla Jugoslavia, nonché la memoria delle vicende e il monumento della foiba di Basovizza.

Oltre all’incontro di giovedì 15 febbraio, la biblioteca Baldini proporrà anche – già da venerdì 9 – la consueta selezione di libri dedicata alle vicende del confine orientale.

“Anno dopo anno – dichiara il sindaco Alice Parma – anche a Santarcangelo si va consolidando un percorso istituzionale dedicato alle vicende del confine orientale, che pur non coinvolgendo direttamente il nostro territorio sono entrate a far parte della memoria condivisa del nostro Paese come una delle pagine più buie della storia italiana. Poter contare sulla presenza del professor Franco Cecotti ci fa molto piacere – aggiunge il sindaco – dal momento che si tratta di un esperto di alto profilo che non mancherà di offrire ai presenti un approfondimento di spessore, un incontro divulgativo alla portata di tutti”.


Franco Cecotti – Docente negli istituti superiori di Trieste fino al 2009 e collaboratore del Ministero dell'Istruzione in diversi corsi di formazione in didattica della storia. Collaboratore dell’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia, di cui è stato presidente dal 2003 al giugno 2007, attualmente ricopre la carica di vicepresidente dell’Associazione nazionale ex deportati (Aned) di Trieste. Quale ricercatore storico ha pubblicato oltre 60 saggi sulla storia dei confini (e la loro rappresentazione cartografica), sull’emigrazione italiana, sulle condizioni dei civili durante la prima guerra mondiale, sulla didattica della storia. Nel 2013 e 2014 ha curato, assieme ad altri, due mostre sulla Risiera di San Sabba. Ha tenuto conferenze sui temi del confine orientale italiano, della memoria e del ricordo a Milano, Torino, Roma, Ancona, Vercelli, Livorno, Grosseto, Prato, Perugia, Trento, Vicenza, Lucca, Modena, Bergamo, Brescia, Biella, Bologna, Cesena, Forlì, Ravenna, Firenze, Venezia, Trieste, Gorizia, Udine, Pordenone, Reggio Emilia, Cremona, Crema, Lodi, Ascoli Piceno, Piacenza, Padova e altre località minori.

Tra le sue pubblicazioni più recenti: “La fine violenta della guerra sul confine orientale italiano (1943 e 1945)”, “L’8 settembre 1943 nella Venezia Giulia e le violenze in Istria”, “Mobilità dei confini e modelli migratori: il caso della Venezia Giulia”, “Il tempo dei confini. Atlante storico dell’Adriatico nord-orientale nel contesto europeo e mediterraneo 1748-2008”, “Un altro Stato, per scelta o per forza. Spostamenti di civili nell’Alto Adriatico tra risorgimento e prima guerra mondiale”, “Trieste 1914-1915. Feriti, morti e scoperta della guerra moderna” e “La prigionia di guerra 1914-1920”. Ha inoltre curato, anche in collaborazione con altri studiosi, “Un esilio che non ha pari. 1914-1918 profughi, internati ed emigrati di Trieste, dell'Isontino e dell'Istria”, “Un’altra terra, un’altra vita. L’emigrazione isontina in Sud America tra storia e memoria 1878-1970”, “Atlante storico della lotta di liberazione italiana nel Friuli Venezia Giulia. Una Resistenza di confine 1943-1945”, “Memorie di partigiane e di partigiani della provincia di Trieste”, “Scritte, lettere e voci. Tracce di vittime e superstiti della Risiera di San Sabba” e “Diario di un regnicolo 1915-1919. Trieste, Wagna, Katzenau, Udine, Firenze, Macerata”.