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“Alla riscossa!”, giovedì 2 ottobre in biblioteca Stefano Pivato presenta il suo nuovo libro con Gigi Riva

Alle ore 21 l’incontro dedicato al volume pubblicato dal Mulino su emozioni e politica dell’età contemporanea

Data :

1 ottobre 2025

“Alla riscossa!”, giovedì 2 ottobre in biblioteca Stefano Pivato presenta il suo nuovo libro con Gigi Riva
Municipium

Descrizione

Domani (giovedì 2 ottobre) sarà una serata speciale in biblioteca: dalle ore 21, infatti, la sala Baldini ospiterà la presentazione del volume “Alla riscossa! Emozioni e politica dell’età contemporanea”, il nuovo libro di Stefano Pivato – recentemente pubblicato dall’editore Il Mulino di Bologna – alla presenza dell’autore in dialogo con il giornalista Gigi Riva. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti: per informazioni è possibile contattare la biblioteca al numero 0541/356299 o alla mail biblioteca@comune.santarcangelo.rn.it.

“Alla riscossa!” – come suggerisce il sottotitolo – è dedicato al ruolo delle emozioni nella politica contemporanea. I colori, i canti, i capi di abbigliamento costituiscono un linguaggio muto della politica la cui lettura è diventata di attualità in questi ultimi anni. Il sorgere dell’antipolitica, la crisi dei partiti e tutto ciò che è intervenuto a partire dagli anni Novanta del Novecento, se da un lato hanno condotto alla ridefinizione di stili, riti e modalità, non sembrano però poter fare a meno di quel corredo simbolico che, fin dall’origine, ha accompagnato la nascita della politica. Anzi, proprio la “nuova” politica sembra definirsi attraverso un linguaggio che, ancor prima delle idee e dei programmi, si rappresenta attraverso simboli che si sostituiscono a vecchi corredi: querce e arcobaleni al posto di falci, martelli o soli nascenti. E colori nuovi o riscoperti che accompagnano le nuove formazioni politiche. 

Si tratta, in definitiva, della riscoperta di modalità comunicative le cui origini datano alla Rivoluzione francese allorché all’araldica, segno di censo aristocratico, si sostituisce un nuovo linguaggio: il berretto frigio, il tricolore, la Marianna, le culottes, l’albero della libertà e la coccarda, simboli che si trascineranno per tutto il secolo successivo (e anche oltre) come linguaggi in grado di tradurre emotivamente gli ideali di libertà, eguaglianza e fraternità. Come a dire che mentre gli strati colti si accostano agli ideali rivoluzionari attraverso la lettura di Voltaire e di tutta la schiera degli illuministi, quelli popolari (e analfabeti) plaudono e attestano la loro adesione agli ideali rivoluzionari attraverso segni, suoni e colori.


Stefano Pivato – Ha insegnato Storia contemporanea nelle Università di Trieste e Urbino. Studioso del rapporto fra cultura popolare e cultura politica ha al suo attivo vari volumi. Fra questi: “Il nome e la storia. Onomastica e religioni politiche nell’Italia contemporanea” (Il Mulino, 1999), “Bella ciao. Canto e politica nella storia d’Italia” (Laterza, 2005), “Vuoti di memoria. Usi e abusi della storia nella vita pubblica italiana” (Laterza, 2007), “I comunisti mangiano i bambini. Storia di una leggenda” (Il Mulino 2013) e “Andare per colonie estive” (Il Mulino, 2023).

Ultimo aggiornamento: 1 ottobre 2025, 13:27

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