Descrizione
Al via lunedì 30 giugno i lavori del Comune per la messa in sicurezza di via Pio Massani in seguito all’alluvione del 2023: la prima fase dell’intervento prevede la demolizione del muretto e lo sbancamento del terrapieno, per un totale di circa 70 metri di lunghezza. In questa fase inizierà l’installazione del ponteggio all’interno dello Sferisterio da parte della Regione, che avvierà contestualmente anche il proprio cantiere per il consolidamento e la messa in sicurezza delle mura.
Finanziati con quasi 2,5 milioni di euro dalla Struttura commissariale per la ricostruzione dopo l’alluvione del 2023, i lavori del Comune e della Regione seguono la scrupolosa attività di indagine condotta con georadar e rilevatori sulle mura dello Sferisterio e sulle abitazioni di via Pio Massani, che ha richiesto la chiusura della strada già a settembre 2024.
I lavori in partenza sono stati accuratamente organizzati in maniera coordinata tra i due enti, dal momento che alcune fasi dei due cantieri dovranno essere strettamente collegate tra loro e realizzate in maniera consequenziale. Tra le fasi più importanti della pianificazione, la conferenza di servizi preliminare con tutti gli enti interessati a partire dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini: via Massani e lo Sferisterio, così come tutto il centro storico di Santarcangelo, presentano infatti una particolare condizione geomorfologica a causa della quale il Comune ha dovuto procedere con tutte le cautele del caso e nel rispetto delle prescrizioni sin dalla fase di indagine.
L’intervento in capo all’Amministrazione comunale – per un costo di circa 400mila euro – sarà realizzato in tre fasi principali, che si intersecheranno poi con quelle dell’intervento della Regione e che avranno la durata di circa un anno.
Dopo la demolizione del muretto e lo sbancamento del terrapieno saranno effettuate le indagini archeologiche, dopo di che la ditta incaricata procederà al riempimento della cavità – rilevata a seguito della caduta del pino nel 2023 – con un prodotto a base di argilla espansa. Questa operazione sarà effettuata con tre gettate diverse, ognuna del volume pari a un terzo di quello complessivamente stimato, con una distanza temporale di almeno 24 ore l’una dall’altra.
In ultimo, il progetto comunale prevede il rifacimento della pavimentazione stradale mediante il recupero degli elementi esistenti e, contestualmente, la realizzazione di nuovi sistemi di raccolta delle acque meteoriche.
Considerata la delicatezza dell’area nella quale opererà, la ditta esecutrice dei lavori – individuata in accordo con la Regione per gli interventi di competenza dell’ente – sarà dotata di strumentazione e mezzi leggeri per eliminare il più possibile le vibrazioni e creare il minor disagio ai residenti della zona. Nel corso dell’intervento sarà comunque garantito l’accesso alle proprietà private da parte dei frontisti.
Per i lavori dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile finalizzati al consolidamento e alla messa in sicurezza delle mura affacciate sullo Sferisterio sono stati stanziati circa 2 milioni di euro, sempre nell’ambito dei finanziamenti per gli interventi post alluvione.
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Ultimo aggiornamento: 27 giugno 2025, 13:40