Sezioni

I progetti per la città del futuro

Sul piano della progettazione urbanistica, l’Amministrazione comunale ha seguito due direzioni prioritarie. Da una parte, la limitazione progressiva del terreno edificabile, e dunque del consumo di suolo, grazie alla variante al Piano strutturale comunale (Psc), con 227mila metri quadrati di suolo edificabile tornati a uso agricolo.
Dall’altra, l’attuazione del Piano operativo comunale (Poc) ha portato alla stipula di una ventina di accordi con aziende e privati grazie ai quali sono state gettate le basi per un imponente piano di rigenerazione urbana, con la riqualificazione di numerosi contenitori e aree dismesse sui quali sono stati sviluppati progetti di rilancio con ricadute occupazionali di grande rilievo.
Accordi che porteranno in dote alla città un patrimonio di interventi strutturali come piste ciclabili, nuove rotatorie, parcheggi, aree destinate a verde pubblico e contributi di sostenibilità, per un valore complessivo di circa sette milioni di euro.

UNA VIA EMILIA CHE UNISCE

Fra gli accordi più significativi del Piano operativo comunale rientrano sicuramente i cinque che riguardano la via Emilia. L’intensa crescita urbana e il grande flusso di traffico richiedono soluzioni strutturali adeguate, affinché da elemento di separazione la via Emilia possa assumere le funzioni di strada che unisce i territori da essa attraversati.
Lo schema seguito dall’Amministrazione è stato quello di raggiungere specifici accordi con i privati con lo scopo di mettere in sicurezza l’intero tratto di via Emilia che dalla rotatoria con via Pasquale Tosi e la Strada di Gronda arriva alla rotatoria con via Andrea Costa e la provinciale per Bellaria.

La nuova pista ciclopedonale da Santa Giustina alla stazione ferroviaria
La storica sede dell’azienda Pagliarani sarà demolita e al suo posto nascerà una ‘porta’ all'ingresso est di Santarcangelo. Al suo posto troveranno sede un supermercato di medio-piccole dimensioni, uffici e servizi oltre a un’area residenziale.
L’intesa raggiunta con i privati prevede un parcheggio pubblico, la sistemazione dell’incrocio tra via Ugo Bassi, via Patrignani e la via Emilia, il semaforo a chiamata sull’attraversamento pedonale tra la via Emilia e via Ca’ Fabbri, oltre a un tratto di ciclabile lungo la via Emilia – da via Piadina fino allo stabilimento Maggioli – e il primo tratto di ciclabile lungo un chilometro sul tracciato dell’ex ferrovia Santarcangelo-Urbino.

LA VIA EMILIA MOTORE DI SVILUPPO

Sul tratto ovest della via Emilia, invece, è prevista la riqualificazione dell’area Baroni destinata alla distribuzione di carburanti, che porterà alla realizzazione di un parcheggio al servizio del cimitero, fasce verdi di mitigazione lungo le strade e un tratto di fognatura bianca al servizio dell’intero ambito di via Emilia ovest. L’incrocio fra la via Emilia e l’ex Santarcangelo-Bellaria lascerà il posto a una nuova rotatoria, che metterà in sicurezza l’ingresso e l’uscita del cimitero centrale.
Proseguendo in direzione Cesena, anche la concessionaria Adriauto, dismessa da tempo, cambierà volto. Il tratto lungo la via Emilia ovest, tra la nuova rotatoria e l’area che ospita l’ex concessionaria di autoveicoli, sarà riqualificato e adibito a funzioni commerciali, terziarie e di servizio. Anche questo accordo prevede la realizzazione di un parcheggio, 3.000 metri quadrati di verde pubblico e quasi 500 metri di pista ciclabile, in parte sulla via Emilia e in parte su via Andrea Costa.
Più avanti, l’azienda meccanica Italpack amplierà invece la produzione sul fronte della via Emilia: in questo caso il contributo di sostenibilità prevede la copertura di parte dei costi per la rotatoria all’altezza del cimitero, una fascia di verde pubblico, un parcheggio sul fronte della Statale e una pista ciclo-pedonale interna di collegamento con via Andrea Costa.
L’accordo con la società Simpatia, infine, conclude le previsioni di riqualificazione per le tre aree che si affacciano sulla via Emilia ovest, secondo uno schema organico che consentirà di valorizzare l’intera zona come porta di accesso alla città.

Il rendering di progetto per la rigenerazione della via Emilia ovest

UNA RIGENERAZIONE URBANA DIFFUSA

Fra gli altri accordi inseriti nell’ambito del Piano operativo comunale che porteranno alla realizzazione di opere particolarmente significative, vanno ricordati quello che prevede il completamento della pista ciclabile lungo via San Vito e quelli che riguardano i laghi artificiali sul Marecchia, mentre con la rigenerazione dell’ex mobilificio Gallavotti, un grande contenitore collocato in una posizione strategica potrà essere destinato a funzioni compatibili con il centro storico, come quelle commerciali e residenziali.
L’area delle ex Corderie, un comparto importante per la città privo di una funzione da molti anni a questa parte, porterà invece un grande parco pubblico che collegherà in modo sostenibile il centro cittadino alla zona sportiva, mentre per migliorare la viabilità dell’area è prevista una nuova strada di collegamento tra via della Resistenza e via Piave.
Il privato realizzerà una struttura commerciale di dimensione medio-piccola dove si trasferirà il supermercato esistente, con la riqualificazione di un’area di sosta attualmente inadeguata che offrirà 200 posti auto in una posizione strategica rispetto al centro. Prevista poi un’area residenziale affacciata su via Togliatti in continuità con l’esistente.
Mentre è in via di ultimazione anche il progetto di fattibilità sull’ex cementificio Buzzi-Unicem, altri quattro progetti avanzati dai privati amplieranno la rete della mobilità ciclabile. Aperto da diversi mesi il tratto che da via San Bartolo porta al centro parrocchiale di via Morigi, è praticamente ultimata anche la ciclabile realizzata in via Bornaccino nell’ambito dell’ampliamento della società Il Melograno. Due ulteriori tratti della ciclabile sull’ex ferrovia Santarcangelo-Urbino, infine, saranno realizzati nell’ambito della lottizzazione “Florina” e del complesso residenziale in corso di edificazione in via Di Vittorio.

RIPENSARE LA CITTÀ ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE

La mostra del progetto "Sprigionati" dedicata alle ex carceri

Accanto agli accordi pubblico-privati, uno stimolo ulteriore alla rigenerazione urbana di Santarcangelo è arrivato dalla partecipazione. Il progetto “Sprigionati… le ex carceri che vorresti!” ha infatti immaginato una nuova destinazione per lo storico edificio di via Pio Massani.
Tra febbraio e ottobre 2021, il percorso partecipativo ha coinvolto quasi 450 persone in 25 appuntamenti diversi tra focus group, laboratori, interviste, passeggiate, eventi e un centro estivo, con l’obiettivo di ricostruire il passato e immaginare il futuro delle ex carceri mandamentali.
Il processo di partecipazione si è concluso con la redazione di un manifesto che propone di trasformare l’immobile in una struttura artistico-culturale polifunzionale, in grado di accogliere e far incontrare artisti, comunità locale e ragazzi delle scuole.
Uno spazio di ricerca, sperimentazione, produzione e formazione per avvicinare all’arte bambini e ragazzi, con l’obiettivo di generare opportunità di crescita, contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione, oltre a generare forme innovative di impresa culturale per produrre lavoro, soprattutto giovanile.
Per attuare questa proposta, l’Amministrazione comunale ha candidato il progetto di fattibilità per il restauro scientifico delle ex carceri al bando regionale per la rigenerazione urbana, che potrebbe coprire buona parte dei costi complessivi stimati in un milione di euro.

Azioni sul documento

pubblicato il 2022/03/23 11:36:08 GMT+2 ultima modifica 2022-03-23T11:35:53+02:00