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“L’era un béus”: la magia dei poeti alle finestre

Sei palazzi del centro si animano con le voci dei poeti dialettali santarcangiolesi e le immagini degli artisti illustratori. L’anteprima domenica 19 dicembre alle 16,30 in piazza Monache

Le finestre poetiche che tanta curiosità hanno suscitato dodici mesi fa si ampliano e portano altre voci e altri versi in nuovi edifici e palazzi del centro di Santarcangelo, accompagnati dalle immagini di alcuni artisti contemporanei. Il progetto “L’era un béus, poeti alle finestre” a cura di Claudio Ballestracci, entra nuovamente nelle ex carceri di via Pio Massani, nello studio del ceramista Lucio Bernardi in contrada dei Nobili e a Palazzo Docci, dove torna a risuonare la voce ferma e suadente di Raffaello Baldini.

A questi tre edifici si aggiungono quest’anno le finestre del palazzo dell’Unicredit in piazza Ganganelli con le poesie di Tonino Guerra e delle case di piazza Monache con i versi di Giuliana Rocchi. In via De Bosis, invece, i versi di Nino Pedretti riecheggiano nell’ex mobilificio Gallavotti accanto al Presepe della memoria. L’anteprima, alla presenza della sindaca Alice Parma, è prevista per domenica 19 dicembre alle ore 16,30 in piazza Monache. La partenza dalla sesta e ultima postazione rappresenta un omaggio a Giuliana Rocchi che si aggiunge ai poeti già presenti lo scorso anno: la disegnatrice riminese Marianna Balducci ha “illustrato” le finestre della casa di piazza Monache da dove uscirà la voce della poetessa delle contrade.

L’era un béus – Finestre poetiche

L’era un béus, in italiano “era un buco” è una citazione da una poesia di Raffaello Baldini nella quale “Lello” racconta il suo rapporto con il cinema e con i film che da un buco nel muro furtivamente riusciva a spiare. Ma è un buco può anche essere il modo per definire un luogo angusto e trasandato: un aggettivo provocatorio perché gli edifici utilizzati per questo progetto sono tutt’altro che buchi. In verità sono maestosi palazzi storici, abitazioni e negozi ricchi di storia che riposano tra le altre case in attesa di essere riabilitati. Le finestre di questi edifici diventano il varco per accedere alla ricchissima fucina dialettale di Santarcangelo portando in scena le poesie di Raffaello Baldini, Tonino Guerra, Nino Pedretti e Giuliana Rocchi.

La scrittura letteraria è un pensare con la mano. Le idee procedono, letteralmente, mano nella mano: dalla prima, originaria, a quelle via via successive. Di qui, la scelta della mediazione grafica per rendere la presenza dei quattro inquilini d’eccezione manifesta, oltre che all’ascolto, anche alla visione attraverso la penna di undici artisti illustratori più uno: Marianna Balducci, Roberto Ballestracci, Elettra Campana, Eron, Lorenzo Kamerlengo, Elisa Mossa, Alfredo Pompucci, Rohstoff, Francesco Ruggeri, Gianluigi Toccafondo, Yopoz e Tonino Guerra.

Le finestre poetiche:

Prima postazione: piazza Ganganelli, 18 (palazzo Unicredit)
Seconda postazione: via Lauro De Bosis, 4 (palazzo Gallavotti)
Terza postazione: via Pio Massani, 5 (ex carceri)
Quarta postazione: via Dei Nobili, 68 (Forno di Bernardi)
Quinta postazione: via Dei Nobili, 5 (palazzo Docci)
Sesta postazione: piazza Monache, 2

Ideazione cura e allestimento: Claudio Ballestracci; Regia: Stefano Bisulli; Elaborazioni sonore: Marco Mantovani; Artisti illustratori: Marianna Balducci, Roberto Ballestracci, Elettra Campana, Eron, Tonino Guerra, Lorenzo Kamerlengo, Elisa Mossa, Alfredo Pompucci, Rohstoff, Francesco Ruggeri, Gianluigi Toccafondo, Yopoz.

Con la collaborazione di Stefano Franceschetti, della Scuola del libro di Urbino, dell’associazione Almanimatori e con la partecipazione Gianluigi Toccafondo. Si ringraziano, per aver messo a disposizione gli immobili, CABE srl, Sauro Torsani, Famiglia Gallavotti, Ausl della Romagna.

“L’era un béus, poeti alle finestre” è un progetto del Comune di Santarcangelo realizzato in collaborazione con Fondazione Culture Santarcangelo e con il contributo della Regione Emilia Romagna.

Proseguono intanto le iniziative organizzate in occasione degli eventi natalizi: ancora per la giornata di domenica 19 dicembre – dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 18, nella Bottega Giorgetti in via Verdi – dove i volontari di Ven èulta hanno allestito La fabbrica di giochi di Babbo Natale, bambini e bambine potranno donare i loro giochi a chi ne ha più bisogno.

Sempre domenica 19 dicembre, alle ore 10, nella galleria della Biblioteca Baldini è in programma l’inaugurazione della mostra “100 bambini. Un omaggio a Gianni Ròdari” con visita guidata a cura di Marianna Balducci.

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pubblicato il 2021/12/18 15:11:20 GMT+2 ultima modifica 2021-12-18T15:11:20+02:00