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“Letture Liminali”, al via la prima rassegna curata dal professor Boccia Artieri per la Fondazione Culture Santarcangelo

Nuove tecnologie, economia, attualità e donne i temi al centro degli incontri in programma in biblioteca dal 10 marzo al 12 maggio

Sarà il cambiamento, lo spazio liminare della soglia tra il vecchio e il nuovo, il centro del ciclo di incontri in programma tra marzo e maggio nel corso dei quali Giovanni Boccia Artieri dialogherà con autori di opere che hanno saputo creare questi spazi di transizione legati ai temi della vita quotidiana: la maternità e la dimensione di coppia, la giovinezza e la vecchiaia, le nuove tecnologie e il mercato.

Professore di sociologia della comunicazione e dei media digitali all’Università di Urbino, presidente dell’associazione Santarcangelo dei Teatri, della Fondazione Culture Santarcangelo e recentemente nominato responsabile culturale della biblioteca Baldini, Giovanni Boccia Artieri ha messo a punto la sua prima rassegna dal titolo “Letture Liminali. Libri a Santarcangelo di Romagna”.

Dal 10 marzo al 12 maggio in biblioteca, i libri diventeranno pretesti per intavolare con le autrici e gli autori conversazioni in grado di raccontare il presente. Il primo appuntamento è per venerdì 10 marzo alle 17,30 con Annalisa Monfreda e il suo libro “Ho scritto questo libro invece di divorziare”: la nuova routine casalinga causata dalla pandemia mette in luce una disparità di carico mentale, presente anche all’interno di una coppia che all’apparenza sembrava essere tra le più emancipate. Sabato 11 marzo, alle ore 16,30, il professor Boccia Artieri dialogherà invece con Simonetta Sciandivasci a partire dal suo libro “I figli che non voglio”, che raccoglie numerosi interventi sul tema della natalità fra luoghi comuni e schematismi.

Gli appuntamenti successivi sono invece dedicati all’attualità: venerdì 24 marzo alle 17,30 Paolo Iabichino presenta “Scrivere civile. Pubblicità e brand a servizio della società” mentre sabato 25 alle ore 16,30 Boccia Artieri dialogherà con Bruno Mastroianni intorno al libro “Storia sentimentale del telefono”. Gli incontri successivi vedranno la partecipazione del giornalista Massimo Mantellini, uno dei maggiori esperti della rete internet italiana, Laura Cappon, inviata Rai per seguire le vicende in medio oriente, e Gianluca Costantini, artista attivista che da anni combatte le sue battaglie attraverso il disegno, mentre altri sono ancora in corso di definizione: il calendario completo sarà pubblicato sul sito della fondazione www.focusantarcangelo.it.

“Lo spazio liminale è dove ci si trova quando si sta affrontando un cambiamento, quando si è su una soglia incognita tra quello che c’era prima e quello che ci sarà dopo. Ci sono letture che sono capaci di creare questo varco, di lasciare intravedere quello che c’è al di là di un nostro modo di vedere il mondo, di pensare agli altri, di vivere la vita. Questo è quello che vogliamo portare tra le persone, i vicoli e i locali a Santarcangelo”, dichiara il professor Boccia Artieri.

“Ci sono libri, e autrici e autori, che sono capaci di creare una fase del margine, di preludere a una transizione. Il concetto di liminalità è stato sviluppato in antropologia negli studi sui riti di passaggio e descrive i mutamenti che una persona vive all’interno del proprio sistema sociale di appartenenza e di cui è testimone. È da questo – conclude Boccia Artieri – che ha origine ‘Letture liminali. Libri a Santarcangelo di Romagna’, un momento di incontri in cui dialogherò con chi, attraverso la scrittura, ha saputo creare questi spazi di transizione che hanno a che fare con temi della nostra vita quotidiana”.

 

 

Giovanni Boccia Artieri – Professore ordinario di Sociologia della comunicazione e dei media digitali all’Università “Carlo Bo” di Urbino, dove è pro-rettore alla Didattica, comunicazione interna ed esterna e direttore del Dipartimento di Scienze della comunicazione, studi umanistici e internazionali. È coordinatore del Dottorato in studi umanistici e dirige il Centro LaRiCA (Laboratorio di Ricerca sulla Comunicazione Avanzata). Si occupa di processi di mediatizzazione, con un focus sulla digitalizzazione e le culture partecipative civiche e politiche. È stato membro del gruppo di lavoro sul fenomeno dell’odio online istituito presso l’ufficio di gabinetto del Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione ed è tra i fondatori di Parole O_Stili, progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole. Dal 2020 è stato invitato come membro dell'Academia Europaea e opera nella sezione Film, media and visual studies. Tra le pubblicazioni recenti “Le teorie delle comunicazioni di massa e la sfida digitale” (Roma-Bari 2019) e “Voci della democrazia. Il futuro del dibattito pubblico” (Bologna 2021), entrambi con Sara Bentivegna, nonché “Comunicare. Persone, relazioni, media” (con F. Colombo e G. Gili, Roma-Bari 2022).

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pubblicato il 2023/02/27 15:28:00 GMT+2 ultima modifica 2023-03-01T08:58:37+02:00