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Dichiarazione dell’amministrazione comunale sull’articolo del consigliere Montevecchi relativo al “Museum of Nonhumanity”

Il consigliere comunale Matteo Montevecchi (Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale) non perde occasione per deformare la realtà dei fatti, con l’obiettivo di screditare l’amministrazione comunale e il festival del teatro, oltre a offendere personalmente il sindaco Alice Parma, l’europarlamentare Cécile Kyenge e le artiste creatrici del “Museum of Nonhumanity” (guarda caso tutte donne).

In un articolo pubblicato su un quotidiano locale online, infatti, Montevecchi cita ampi stralci del discorso di presentazione letto dal sindaco all’inaugurazione del museo, piegandolo alla sua interpretazione distorta dell’opera di Terike Haapoja e Laura Gustafsson e di quel momento inaugurale. È sufficiente notare che Montevecchi ha volutamente evitato di citare la frase conclusiva del sindaco, determinante per capire il senso dell’intero discorso: “Con queste parole, v’invito calorosamente a condividere con noi questo atto d’immaginazione”.

Un atto d’immaginazione dunque, come chiunque può capire leggendo l’intervento integrale del sindaco: bit.ly/sindaco-monh. Per spazzare il campo da qualsiasi ambiguità, del resto, la miglior presentazione del progetto è quella affidata dalle due artiste al catalogo del festival:

“Immaginiamo che la storia della discriminazione sia superata, e che sia necessario un museo per riflettere su di essa. Che tipo di istituzione potrebbe essere? E soprattutto, come sarebbe un mondo in cui questa istituzione possa esistere? Il museo presenta la storia della distinzione tra esseri umani e altri animali, e il modo in cui questo confine immaginario è stato usato per opprimere l’umanità, gli animali, la natura. La divisione del mondo in due gruppi – umano e subumano – è divenuta, nel corso della storia, un mezzo per giustificare schiavitù e genocidi, mentre la distinzione tra esseri umani e altre specie ha aperto la strada all’abuso delle risorse naturali e degli animali. Una visione che si riverbera nella discussione politica contemporanea, che fa propri elementi di deumanizzazione nella costruzione di un linguaggio dell’odio” (il testo integrale a pagina 9 del catalogo: bit.ly/cat-festival2017).

Si capisce dunque che il cuore dell’opera sono le discriminazioni dell’uomo contro l’uomo e il modo in cui, nel corso dei secoli, la parola e il concetto di “animale” sono stati utilizzati per disumanizzare le altre persone e sottoporle ai peggiori soprusi. Detto questo, è difficile credere che si sia trattato di una semplice svista o errore di valutazione, visto che il consigliere ci ha ormai abituati a polemiche feroci quanto prive di fondamento.

L’invito a Montevecchi, così come a tutte le famiglie e i cittadini di Santarcangelo, è a visitare il “Museum of Nonhumanity”, aperto al Supercinema fino al 16 luglio, per vedere con i propri occhi l’opera realizzata dalle due artiste finlandesi. E giudicare in autonomia – ma con reale cognizione di causa – se nel mondo di oggi è più necessaria una politica fatta di polemiche gratuite o un’arte in grado di parlare della società e delle sue discriminazioni, del passato o del presente come quelle riportate anche in questi giorni dalla stampa locale.

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pubblicato il 2017/08/01 15:00:00 GMT+1 ultima modifica 2018-10-15T16:08:02+01:00