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È dei Modena City Ramblers il concerto del Capodanno in un km quadrato a Santarcangelo

La storica formazione emiliana protagonista della festa in piazza Ganganelli con un live a partire dalle ore 22,30

Ecco la notizia attesa da due settimane: saranno i Modena City Ramblers il gruppo protagonista del concerto di Capodanno in un km quadrato. Si completa così il programma dell’ultimo giorno dell’anno a Santarcangelo, dopo gli annunci dei giorni scorsi relativi alla presenza degli AFRICA UNITE System of a Sound e le anticipazioni in merito alle altre location musicali del centro città.

Il 31 dicembre la musica comincerà alle ore 22,30 con il concerto dei Modena City Ramblers sul palco principale: la storica band emiliana, nato all’inizio degli anni Novanta e nota per le sonorità folk, scalderà la piazza Ganganelli fino agli auguri di mezzanotte. Dopo il saluto del sindaco Alice Parma e il brindisi per salutare il nuovo anno, il chilometro quadrato del centro storico si trasformerà per il quarto anno consecutivo in una grande discoteca a cielo aperto fino alle 4 del mattino, con il nucleo pulsante in piazza Ganganelli e una serie di satelliti musicali rappresentati da altri quattro punti nelle immediate vicinanze, dal centro commerciale naturale alle piazze adiacenti, con la partecipazione di bar e locali privati.

Dopo mezzanotte l’appuntamento clou sarà sotto il porticato del Municipio con il live set di AFRICA UNITE System of a Sound: Bunna e Madaski, fondatori e storici componenti del gruppo faranno ballare i presenti a ritmo di reggae, roots, elettronica e dub. In ogni caso la scelta sarà ampia e diversificata grazie agli altri due spazi animati dai dj del Bradipop Club: all’interno della tensostruttura allestita al centro di piazza Ganganelli sarà protagonista la migliore musica anni '80 scelta da dj Magi, mentre in piazza Marini dj Emi e dj Ifter faranno ballare a ritmo di pop/rock e alternative rock. Novità per l’edizione 2018 la location al Combarbio, con il dj set accanto all’EcoAlbero di Natale realizzato dal gruppo “Speak Easy and dance loud” (dj Elio, dj Peter e dj Mirco Giorgi).

Il capodanno di Santarcangelo conferma dunque la sua impostazione consolidata: una festa da vivere a piedi, abbandonando l’auto per trascorrere l’intera notte tra le vie del centro in piena sicurezza. La possibilità di cenare in uno dei locali del centro con la loro offerta enogastronomica ampia e diversificata, concerti di grande qualità per una serata musicale di primo livello. E poi il brindisi a mezzanotte per concludere con la variegata proposta musicale pensata anche quest’anno in collaborazione con il Bradipop Club, già partner dell’Amministrazione comunale in occasione del capodanno 2017.

 

Modena City Ramblers (da Rockol.it) – Nati nel 1991 come gruppo folk irlandese, nel 1993 incidono il loro primo demotape, “Combat folk”. Nel 1994 esce il loro primo album, “Riportando tutto a casa”, per l'etichetta indipendente romana Helter Skelter; il disco viene ripubblicato alla fine dello stesso anno dalla Blackout-Mercury. Nel 1996 arriva il secondo album, “La grande famiglia”, in cui il folk suonato con attitudine punk si contamina con il rock. Nel 1997 esce il terzo album, “Terra e libertà”, mentre il gruppo continua un’intensa attività dal vivo. Nel 1998 i Modena City Ramblers realizzano “Raccolti”, album dal vivo completamente acustico registrato in un pub emiliano. L’album seguente, “Fuori campo”, è pronto all’inizio dell’estate del 1999. Dopo alcune variazioni nella formazione danno il via al tour “Gang City Ramblers” insieme ai Gang seguito dall’uscita dell’album “Radio Rebelde”. Dopo “Modena City Remix” e “¡Viva la vida, muera la muerte!” (2003 e 2004), nel 2005 i Modena City Ramblers pubblicano “Appunti partigiani”; poco dopo il cantante Stefano “Cisco” Bellotti lascia il gruppo. Il disco successivo, “Dopo il lungo inverno”, è pubblicato nel novembre 2006, mentre da marzo dello stesso anno i Ramblers riprendono i concerti con la nuova formazione, dapprima nei club poi nelle piazze italiane. “Bella ciao – Italian combat folk for the masses”, sorta di ‘best of’ con brani riarrangiati per il mercato estero, esce nel 2008. Nel 2011 esce invece “Sul tetto del mondo”, a vent’anni dalla formazione del gruppo, mentre l’anno successivo viene pubblicato “Battaglione alleato”, insieme agli Yonders, ai Popinga, agli Elizabeth, ai Nuju, ai Ned Ludd, a Jason McNiff, all'ex fisarmonicista Daniele Contardo e al raeggeman LionD. Nel 2013 esce “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, disco doppio a cui segue un tour. Nel 2015 e nel 2017 è la volta di “Tracce clandestine” e “Mani come rami, ai piedi radici”, che segnano anche un cambio di etichetta discografica.

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pubblicato il 2018/12/16 14:15:00 GMT+2 ultima modifica 2018-12-16T14:18:02+02:00