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Giornata della Memoria, il Prefetto consegna cinque Medaglie d’onore nella sala delle bandiere di palazzo Massani

Onorificenza anche per il militare santarcangiolese Aldo Zavatta, deportato a Weimar Buchenwald. Il comunicato stampa della Prefettura di Rimini

In occasione della celebrazione del Giorno della Memoria per ricordare lo sterminio degli ebrei mostrato al mondo con l’apertura dei cancelli di Auschwitz, il Prefetto ha introdotto la giornata ricordando come la Memoria delle tante vittime innocenti deve essere un patrimonio da custodire, preservare e tramandare soprattutto alle giovani generazioni e che la celebrazione di oggi deve essere un invito all’impegno e alla vigilanza continua.

È stato sottolineato, inoltre, il valore delle Medaglie d’Onore concesse dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra ed ai familiari dei deceduti (Legge 27 dicembre 2006, n.296).

Il dott. Forlenza, di volta in volta affiancato dal Vice Sindaco di Rimini e dai Sindaci di Cattolica, Poggio Torriana, San Leo e Santarcargelo di Romagna, ha consegnato, ad altrettanti familiari residenti in questa provincia, cinque Medaglie d’Onore concesse alla Memoria di Elio Biagini (Rimini),  Vincenzo Brizi (Cattolica), Antonio Di Monaco (Poggio Torriana), Enea Vignali (San Leo) e Aldo Zavatta (Santarcangelo di Romagna).

Particolarmente intenso è stato il coinvolgimento del mondo della scuola, espresso attraverso la toccante testimonianza letta da due giovani della Consulta degli studenti.

A partire dal  Canto degli Italiani eseguito dal soprano Paola Tiraferri la cerimonia si è dipanata tra filmati d’epoca particolarmente incisivi e fotografie storiche in bianco e nero che hanno fatto da sfondo in tutti i momenti salienti.

Medaglia d’Onore in memoria del militare ALDO ZAVATTA

Ritira il genero Amato Mannocchi

Nato a Rimini il 18 aprile 1908, è stato soldato di leva per il Distretto Militare di Forlì.

Richiamato alle armi nel 1942, fu assegnato al 26° Reggimento artiglieri di Rimini e successivamente trasferito presso il distretto di Savona.

Catturato dalle FF.AA tedesche a Genova fu internato in Germania nel campo di concentramento n° 3 a Weimar Buchenwald fino all’8 maggio 1945. Rientrato in Italia ha svolto le mansioni di operaio elettricista ed è deceduto nel 1976 a 68 anni.

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pubblicato il 2022/01/27 19:30:00 GMT+2 ultima modifica 2022-01-28T11:25:34+02:00