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Gli eventi della settimana in biblioteca Baldini

Lotta allo spreco alimentare, educazione alle nuove tecnologie e mostra sulla savana

Lotta allo spreco alimentare, educazione alle nuove tecnologie e mostra sulla savana: questi gli appuntamenti della settimana proposti dalla biblioteca Baldini.

“Dallo spreco al recupero del cibo” è il titolo del secondo incontro della rassegna “Cibo come Cultura. Dai sapori ai saperi” in programma giovedì 22 novembre alle ore 21. Piero Meldini affronterà il tema attraverso i libri di Olindo Guerrini “L’arte di utilizzare gli avanzi della mensa” e di Artusi “Scienza in cucina e l’arte di mangiare bene” mentre i rappresentanti dell’associazione Foodbusters porteranno ad esempio la propria esperienza.

Gli avanzi possono essere consumati nello stato in cui si trovano o essere riutilizzarli nella elaborazione di altre pietanze. Questo riutilizzo ha sempre rivestito un certo ruolo per il risparmio di risorse nella gestione dell'economia domestica e, più in generale, nell'economia considerata a un livello più globale, mediante la riduzione degli sprechi alimentari. Da un punto di vista sociologico, la lotta allo spreco alimentare nonché la conservazione e il riutilizzo degli avanzi è alla base di scelte etiche: non sprecare non significa solo ridurre spese inutili o non gettare il cibo nella spazzatura, ma significa anche e soprattutto scegliere in modo responsabile nuovi stili di vita che alimentino una nuova crescita economica. Un cambiamento che ciascuno di noi può mettere in pratica, a vantaggio di tutti. Nel corso della serata sono in programma letture di Remo Vigorelli e Dauro Pazzini e degustazioni a cura di Azienda vinicola Case Marcosanti, macelleria Magret, chef Marco Rossi e chef Roberto Giorgetti Gianola. Ingresso libero.

Sabato 24 novembre alle ore 17, gli autori Francesco Rasponi, Elvis Mazzoni, Michele Piga (associazione Psichedigitale) presentano il proprio libro “Mio figlio è stato rapito da internet: come educare all'uso degli schermi digitali dall'infanzia all'adolescenza”.

Il volume contiene sia una parte teorica che offre una serie di chiavi di lettura del mondo delle tecnologie digitali, sia le Linee Guida APP (Accompagnare, Proteggere, Proporre) che il Centro Psichedigitale propone come strumento utile per aiutare l'adulto – sia esso genitore, insegnate, educatore – all'educazione alla vita davanti allo schermo del bambino, dalla nascita alla maggior età. Il modello educativo proposto dalle Linee Guida APP pone come centrale il ruolo attivo dell’adulto nel far usare il dispositivo giusto all’età giusta e con tempi e modi adeguati, nel proporre il meglio della vita davanti allo schermo, nel proteggere l’internauta dai pericoli, nel favorire la creatività e la capacità di autoregolazione.

 

Infine, negli orari di apertura della biblioteca, è possibile visitare la mostra fotografica di Claudio Zamagni “L’anima di Gaia. Un percorso di immagini nella vita della savana” che resterà aperta fino a domenica 1 dicembre (su appuntamento la mostra è visitabile anche alla presenza del fotografo).

 

Piero Meldini – è nato a Rimini e si è laureato in Lettere classiche all’Università di Bologna. Dopo alcuni anni di insegnamento, ha assunto la direzione della Biblioteca Gambalunga, incarico che ha ricoperto dal 1972 al 1998. Ha collaborato attivamente con l’editore Mario Guaraldi, per cui ha progettato e diretto collane e con il quale ha pubblicato “Reazionaria” (1973) che ha riaperto il dibattito sulla cultura di destra in Italia, “Sposa e madre esemplare” (1975) sulla politica fascista della donna e della famiglia, “Mussolini contro Freud” (1976), sui complicati rapporti tra fascismo e psicoanalisi e “Un monumento al duce?” (1976) sulle critiche di Denis Mack Smith alle tesi di Renzo De Felice e sulle successive polemiche sulla stampa italiana e anglosassone. Oltre che di storia contemporanea si è occupato di psicoanalisi, iconologia, storia locale e altro ancora. Collaboratore di vari quotidiani (“Paese Sera”, “Il Resto del Carlino”, “Il Messaggero”, “La Voce”, “Quotidiano Nazionale”, ecc.) e periodici (“Linus”, “King”, “Alfabeta”, “La rivista dei libri”, “Prometeo”, “Romagna arte e storia”, ecc.), nel 2004 a Ravenna ha ricevuto il Premio Guidarello per un articolo di cultura. Si interessa di storia del cibo dalla seconda metà degli anni Settanta: in questo campo ha scritto, fra le altre cose, “La cucina dell’Italietta” (Guaraldi, 1977), “Le pentole del diavolo” (Camunia, 1989), “Le ricette d’e’ Gnaf” (Panozzo, 1997), “La cucina riminese tra terra e mare” (Panozzo, 1995, con Michele Marziani), “La cultura del cibo tra Romagna e Marche” (Minerva, 2005) e “Gli Italiani e il cibo negli ultimi due secoli” (Guaraldi, 2013).

I Foodbusters: - sono una comunità di lotta contro lo spreco, prima associazione Onlus di recupero cibo nelle Marche, fra le primissime in Italia. Il progetto nasce nel 2016 ad Ancona dall’idea di Diego Ciarloni, supportato dalla moglie Simona Paolella e dall’amico Marcello Santalucia i quali, ognuno con la propria esperienza (rispettivamente nella comunicazione, nella psicoterapia e nel supporto ai pazienti oncologici), hanno deciso di dichiarare guerra allo spreco di cibo durante gli eventi: dai matrimoni ai meeting aziendali, dai compleanni alle feste di laurea, agli addii al celibato etc. etc. Indossati i panni dei Foodbusters, gli operatori acchiappacibo, una volta recuperate le eccedenze alimentari, hanno il compito di trasportarle, seguendo tutte le regole igienico sanitarie nel giro di poche ore a enti caritatevoli, case famiglia, etc. ad uso e consumo dei meno fortunati. Ogni evento avrà traccia on line in tempo reale, dal recupero degli alimenti fino alla consegna del cibo all’ente sociale più vicino o indicato.

Francesco Rasponi – Psicologo psicoterapeuta specializzato presso la Società Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica di Roma, ha affinato la formazione sul trattamento delle Dipendenza da Internet al Master sulla “Psicologia dei nuovi media” presso l’Istituto Minotauro di Milano. Ha svolto un training formativo presso l’“Ambulatorio per la cura delle Dipendenze da Internet e dei comportamenti web-mediati” al Policlinico Gemelli di Roma. Si occupa da sempre di problematiche giovanili e svolge attività clinica presso il SerT di Cesena nell’ambito delle dipendenze. È membro e socio fondatore di Psichedigitale.

Elvis Mazzoni – Professore associato del Dipartimento di Psicologia dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, il suo principale campo di ricerca è lo sviluppo umano in relazione all’evoluzione tecnologica. Collabora con varie riviste (italiane ed estere) e ha pubblicato numerosi articoli scientifici su riviste nazionali ed internazionali. Ha ricevuto l’abilitazione scientifica nazionale per professore associato ed anche per professore ordinario. È membro e socio fondatore di Psichedigitale.

Michele Piga – Psicologo libero professionista, si occupa prevalentemente di formazione professionale ed interventi psicosociali nelle scuole. Appassionato del mondo delle tecnologie digitali, ha unito interesse e professione terminando nel 2017 il Master in Psicologia dei Nuovi Media sul tema “Prevenzione e trattamento delle dipendenze da internet in adolescenza” presso l’Istituto Minotauro di Milano. È membro e socio fondatore di Psichedigitale.

Psichedigitale (www.psichedigitale.it) è un’Associazione di Promozione Sociale nata nel 2013 a Cesena, che si propone principalmente di studiare l’interazione fra le tecnologie digitali e lo sviluppo psico-emotivo dell’individuo nell’intero ciclo di vita (infanzia, adolescenza, età adulta e terza età).

Claudio Zamagni fotografo professionista santarcangiolese, per anni ha trascorso diversi mesi nella savana africana a contatto con quella parte di abitanti che non tutti conoscono, gli animali selvatici, una ricchezza assoluta di un pianeta perfetto, per quel che riguarda la vita selvaggia della natura. Oggi è impegnato quotidianamente nella fotografia sportiva, dal calcio Serie A, Champions League, Europa League alla MotoGP, nonché di attualità e cronaca politica: ha quindi immortalato capi di stato, ministri e papi e collabora con agenzie e testate giornalistiche nazionali ma i suoi pensieri sono rimasti in quella parte di continente che gli ha cambiato la vita per sempre. “Quando viaggio in treno da una parte all’altra dell’Italia per raggiungere gli stadi in cui lavoro, penso sempre alla Savana, è più forte di me”.

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pubblicato il 2018/11/17 10:55:00 GMT+2 ultima modifica 2018-11-23T10:53:18+02:00