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In biblioteca e al Musas entra nel vivo la Settimana regionale per la promozione della cultura

Dal concerto delle ocarine allo spettacolo di danza, dall’open day della Baldini alla domenica di eventi al museo, tante proposte per tutte le età

Dopo l’avvio nello scorso weekend, entrano nel vivo questa settimana gli eventi di Santarcangelo per la Settimana di promozione della cultura, iniziativa della Regione Emilia-Romagna per l’Anno europeo del patrimonio culturale. Anche la Baldini e il Musas rientrano dunque nel programma regionale “EnERgie Diffuse”, con una serie di proposte fino a domenica 14 ottobre.

Giovedì 11 ottobre la musica è protagonista in biblioteca: alle ore 18 la Baldini ospita infatti un concerto di ocarine nell’ambito della rassegna “Concerti folk sulla Via Emilia. Settimino ocaristico internazionale”. Gli ocarinisti, provenienti dall’Italia e da Giappone, Corea e Stati Uniti, eseguiranno brani classici da Vivaldi a Morricone, musiche popolari e della tradizione italiana, ma non mancheranno suggestioni provenienti dall’Oriente. Quella di Santarcangelo è la prima tappa di un tour che toccherà Bologna, Ferrara e Rimini, dopo una settimana di prove coordinate dal Maestro Emiliano Bernagozzi, docente di ocarina e flauto traverso presso la scuola di musica “Il Temporale”, ocarinista di fama internazionale e ideatore di questo progetto che riunisce in un unico gruppo alcuni fra gli ocarinisti più brillanti sulla scena internazionale.

Venerdì 12 ottobre si prosegue al Musas, dove alle ore 21,30 si svolgerà lo spettacolo di danza “Invers Power of Wavelenghts – Alessandro Carboni”, seguito dall’incontro “Dialoghi del Terzo Paesaggio 1” a cura di Sabina Ghinassi per Rete Almagià. La performance di Carboni è un’indagine trasversale sulla relazione tra corpo e città, un lavoro creato durante lunghi periodi di residenza in città e megalopoli asiatiche, attraverso uno studio dei processi di trasformazione dello spazio urbano. La ricerca messa in atto ha creato un territorio ibrido di sperimentazione in cui le tensioni e i flussi che animano gli spazi urbani sono ricostruiti in scena utilizzando elementi modulari continuamente manipolati e riposizionati dal performer. La città diventa un luogo di esperienza e produzione in cui il corpo, nelle sue diverse specificità, diventa agente di discussione e cambiamento. La serata – realizzata in collaborazione con Santarcangelo dei Teatri – rientra nel programma “Intercity. Percorsi di danza fra le città d’arte”.

Sabato 13 ottobre si torna alla Baldini per l’open day della biblioteca: a partire dalle ore 17 verranno presentati servizi e opportunità disponibili gratuitamente per la popolazione anziana del territorio, con gli interventi del Coro Magnificat e la proiezione del filmato “L’udòur dl’érba luóisa” (Abbazia di Theleme, voce narrante di Giovanni Venturi), liberamente tratto da “E viaz” di Tonino Guerra. Tra i servizi offerti dalla Baldini alle persone anziane, la sezione “LeggereFacile” con libri in caratteri grandi creata insieme alla Biblioteca Italiana Ipovedenti, gli audiolibri in formato cd, i film in dvd e le registrazioni di opere liriche, nonché gli incontri di alfabetizzazione informatica. L’evento è realizzato in collaborazione con il Centro sociale “Achille Franchini”.

Domenica 14 ottobre, infine, doppia proposta al Musas: un evento del Pam Club per la Giornata Nazionale delle famiglie al museo (F@MU) e un’iniziativa in occasione della XX edizione del Festival del Mondo Antico, “Tra Oriente e Occidente. Dialoghi nel tempo”. Alle 16,30 comincia “Storie preziose per piccole grandi famiglie”, pomeriggio di racconti in compagnia di Alessia Canducci con spazio anche per i bimbi più piccoli e merenda per tutti. Alle 17 invece il giornalista Marco Guidi – a lungo inviato di guerra sui fronti mediorientali e balcanici, profondo conoscitore della Turchia – presenta il volume “Atatürk addio. Come Erdogăn ha cambiato la Turchia”.

Atatürk addio – Se Atatürk volle una Turchia laica e occidentale, oggi Erdogăn va nella direzione opposta. Sulle sponde dell’antico Impero Ottomano si sta combattendo una guerra, nemmeno troppo nascosta, contro la memoria di colui che tentò di portare la Turchia in Europa. Non si può avere nello sguardo solo la bellezza e la modernità di città come Istanbul o Ankara, dove il passato si fonde con il futuro, dimenticandosi dell’Anatolia profonda, parlare dei progressi e delle riforme senza considerare la storia di questo popolo e la sua costante ricerca di un nemico dedito al complotto.

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pubblicato il 2018/10/11 08:46:02 GMT+1 ultima modifica 2018-10-15T16:08:05+01:00