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L’ecosistema raro e prezioso delle grotte ospita un insetto non pericoloso per l’uomo

La scoperta in seguito ad alcuni controlli effettuati pensando si trattasse di zanzara comune

Una nuova scoperta vede al centro le grotte di Santarcangelo: questa volta non si tratta dell’ennesimo ipogeo venuto alla luce più o meno casualmente, bensì di un ospite fisso che fa parte della famiglia di insetti Limoniidae e che non ha niente a che vedere con la zanzara comune. Questi insetti sono indicatori biologici di un habitat salubre e privo di insetticidi, un piccolo ecosistema raro e prezioso di entomofauna da rispettare, anche perché la specie non punge l’uomo e non comporta pericolosità in ambito sanitario.

La scoperta – risalente ai giorni scorsi – si deve agli esperti di Anthea, chiamati dall’Amministrazione comunale a compiere una serie di verifiche in seguito ad alcune segnalazioni, che indicavano la presenza di zanzare all’interno di molti ipogei presenti nella parte antica della città. Grazie a uno studio più approfondito della situazione con l’utilizzo di trappole, è stato possibile risalire a questa specie, presente in maniera frequente sulle pareti delle grotte insieme a quegli organismi (generalmente artropodi) che trascorrono le ore diurne e svernano nelle zone prossime all'ingresso.

Le grotte di Santarcangelo, anche se artificiali, nel corso dei secoli hanno sviluppato un loro ecosistema: gli insetti, infatti, sono un ottimo nutrimento per predatori come crucidure (topiragno) e pipistrelli, tutte specie protette. Le larve terricole di tali insetti si sviluppano nel substrato delle grotte o in terreni erbosi sovrastanti, all’interno di aree umide a contatto con piccoli pertugi delle grotte o in ambienti semi-allagati. Le grotte, con il loro ambiente umido, buio e il terreno semicompatto, costituiscono un ottimo rifugio per i voli nuziali delle Limoniidae, soprattutto in questa stagione.

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pubblicato il 2019/06/27 13:10:00 GMT+1 ultima modifica 2019-06-27T14:13:30+01:00