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La stufa del Bornaccino torna a casa dopo 50 anni

Il manufatto trasportato alla ex scuola del Bornaccino dove sono in via di conclusione i lavori di riqualificazione

Dopo oltre cinquanta anni la stufa del Bornaccino è tornata nella sua collocazione originaria presso la ex scuola resa celebre dall’esperienza didattica del maestro Federico Moroni fra il 1946 e il 1968. La stufa è il risultato della collaborazione artistica dell’architetto milanese Gian Luigi Giordani, autore del progetto anche dell’omonima scuola, Tonino Guerra, Lucio Bernardi, che realizzò le 62 piastrelle ornamentali in maiolica sulla base dei disegni degli alunni di Moroni, che nel suo approccio didattico lasciava infatti ampio spazio alla fantasia e alla libera creatività di bambini e bambine: per questo le piastrelle della stufa ritraggono sovente animali, piante o oggetti fantastici o reinventati completamente.

Dopo la chiusura della scuola negli anni ’70 la stufa venne demolita ma, grazie agli appelli di Tonino Guerra, è stata ricostruita nel 1987 e negli ultimi anni era stata temporaneamente collocato al secondo piano del municipio comunale. La ditta incaricata dei lavori ha quindi smontato pezzo per pezzo la stufa in modo da poterla trasportare fino alla ex scuola del Bornaccino e rimontarla nella sua collocazione originaria. Le operazioni di trasloco della stufa segnano anche la prossima conclusione dei lavori di ristrutturazione alla scuola del Bornaccino che sono cominciati all’inizio dell’anno e finiranno nel mese di novembre.

L’edificio è circondato da uno spazio destinato a verde, i vani sono stati illuminati mentre infissi performanti e di ultima generazione, le cui caratteristiche tecniche rispettano le normative vigenti in materia di riqualificazione energetica, permetteranno un costante ricambio di aria. Oltre ai lavori per migliorare e adeguare gli spazi, sono state diverse, inoltre, gli interventi per abbattere i consumi energetici (ad esempio il sistema di coibentazione esterna, l’impianto di ventilazione meccanica e fotovoltaico sul tetto dell’edificio). Circa 370mila euro, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per il 90%, il costo complessivo delle opere.

Al termine dell’intervento, la scuola del Bornaccino diventerà una struttura polifunzionale articolata in spazi multivalenti che ospiteranno sevizi, attività ed eventi dedicati principalmente ai giovani.

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pubblicato il 2023/10/17 13:32:46 GMT+2 ultima modifica 2023-10-17T13:29:14+02:00