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Santarcangelo 50. Costruire una storia

Ospite di questo terzo incontro pubblico Silvia Bottiroli (mercoledì 19 giugno alle ore 21 allo Sferisterio di Santarcangelo), direttrice artistica del Festival dal 2012 al 2016

Continuano a Santarcangelo gli appuntamenti di Costruire una storia, percorso di avvicinamento al 50esimo anniversario del Festival, nel 2020, a cura di Roberta Ferraresi. Ospite di questo terzo incontro pubblico Silvia Bottiroli (mercoledì 19 giugno alle ore 21 allo Sferisterio di Santarcangelo), direttrice artistica del Festival dal 2012 al 2016, con la condirezione il primo anno di Cristina Ventrucci e Rodolfo Sacchettini, poi di quest’ultimo nel 2013-’14.

Qual è il posto di un Festival nella città che lo accoglie, il suo ruolo in rapporto alla comunità sociale e artistica che lo frequenta e coltiva? Come le forme di vita che qui si sviluppano possono entrare in relazione con il mondo di oggi? In che maniera l’arte può incidere sulla realtà, e viceversa? Queste sono alcune delle domande sulla funzione del Festival che, condivise attraverso una profonda interrogazione sullo spazio pubblico, si levano dall’esperienza di Silvia Bottiroli a Santarcangelo.

Dottore di Ricerca in Storia delle Arti Visive e dello Spettacolo presso l’Università di Pisa, Silvia Bottiroli è autrice di diversi testi sulla scena contemporanea, dedicati in particolare alle dinamiche collaborative e di creazione collettiva, ai valori etici e politici della performance, alle implicazioni della creazione artistica e della spettatorialità sulla società e alle questioni legate alle curatela e al ripensamento delle istituzioni artistiche.
Ha lavorato come organizzatrice per la Socìetas Raffaello Sanzio e ha supervisionato diversi progetti critici, curatoriali ed educativi, ripensando possibili modalità di produzione e condivisione di sapere nell’ambito delle arti performative, collaborando tra gli altri con The School of Visual Theatre a Gerusalemme, Homo Novus Festival a Riga, DAS Theatre ad Amsterdam, Gent University, Vooruit e Campo a Gent, Aleppo a Brussels. Nel 2018 ha curato il programma “The May Events” per Vooruit Kunstcentrum a Gent e Kunstenfestivaldesarts a Bruxelles.

Dal 2011 insegna all’Università Bocconi di Milano, dove tiene la cattedra di Metodo, Critica e Ricerca delle Discipline Artistiche / Teatro. Dal 2018 è direttrice artistica di DAS Theatre, master per artisti internazionali della Amsterdam Univeristy of Theatre and Dance.


Costruire una storia

Mettere al centro dell'indagine il racconto storico-critico delle diverse figure che hanno guidato il Festival consente di ricostruire e analizzare un determinato approccio alla direzione artistica: non solo lasciando emergere differenti idee e pratiche di curatela, ma anche aprendo il campo alle visioni – di festival, di teatro, di cultura – che le hanno animate, ai progetti pensati e realizzati o meno, ai processi di pensiero, artistici e politico-organizzativi che sono stati di volta in volta messi in campo.

Dall'altro lato, il variare della direzione artistica– tratto che distingue l'esperienza di Santarcangelo fin dagli esordi – implica un particolare accento sulla dimensione relazionale del Festival, convocando nella discussione le modalità dei rapporti secondo cui i direttori hanno voluto caratterizzare il proprio operato: rispetto al gruppo di lavoro con cui hanno collaborato e al contesto locale, istituzionale, politico e di comunità; ma anche più ampiamente in connessione alle tendenze di natura artistica e socio-antropologica che caratterizzano un determinato periodo, anticipandone le prospettive, accogliendole oppure anche – come talvolta è accaduto – spiazzandole alla radice e rilanciandone le sfide.

Il ciclo d'incontri prende forma in un percorso molteplice e unitario che si articolerà in alcuni luoghi-chiave che hanno segnato il Festival sia nel territorio della città romagnola sia in altri contesti nazionali importanti per la sua vicenda e per quella della cultura teatrale italiana, con l'obiettivo sia di “costruire” – come recita il titolo – una possibile storia della manifestazione attraverso alcune tappe essenziali, rappresentate dall'avvicendarsi delle diverse figure che l'hanno scandita e guidata; ma anche – tramite la condivisione pubblica di questi momenti di racconto e analisi – di offrire degli spunti alla riflessione e alla discussione comune, innescando così un processo di confronto capace di coinvolgere anche gli artisti e gli spettatori che negli anni – ciascuno a proprio modo – hanno partecipato al Festival. Nell'idea di poter costruire così, a partire da alcuni punti specifici, una storia aperta, il più possibile condivisa e plurale insieme ai punti di vista altri che vorranno accoglierla e  contribuire ad arricchirla e svilupparla.

 

Costruire una storia: Silvia Bottiroli

19 giugno 2019, ore 21

Sferisterio, Santarcangelo di Romagna

In caso di pioggia: Biblioteca “A. Baldini”, Santarcangelo di Romagna

 

Ingresso gratuito

 

Info

santarcangelofestival.com

info@santarcangelofestival.com

tel. 0541 626185

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pubblicato il 2019/06/18 10:05:00 GMT+2 ultima modifica 2019-06-18T10:07:32+02:00