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Anche il Comune di Santarcangelo aderisce alla campagna “R1pud1a” promossa da Emergency: dopo l’approvazione formale da parte della Giunta nelle scorse settimane, ieri (martedì 18 marzo) il sindaco Filippo Sacchetti ha accolto in Municipio un gruppo di rappresentanti di Emergency Rimini, per poi dare il via al montaggio dello striscione sul balcone del palazzo comunale, visibile già da oggi (mercoledì 19).
“Negli ultimi mesi più volte abbiamo rappresentato il desiderio della popolazione di Santarcangelo per una pace immediata e duratura in scenari di guerra come l’Ucraina e la Striscia di Gaza, ma non solo” dichiara il sindaco Filippo Sacchetti. “A dicembre, in particolare, abbiamo collaborato a due importanti iniziative organizzate dall’associazione EducAid di Rimini, dedicate proprio alla Palestina: la Camminata per la pace e il conferimento del primo Premio Pace al dottor Roberto Scaini. L’adesione alla campagna ‘R1pud1a’ promossa da Emergency intende proseguire su questa strada – conclude il sindaco – rafforzando il messaggio che la comunità di Santarcangelo è contraria a tutte le guerre”.
“L’articolo 11 della Costituzione dice una cosa bellissima: l’Italia non farà mai più la guerra. La ripudia. E si impegna a risolvere i conflitti con la diplomazia” si legge sul sito di Emergency dedicato alla campagna. “Oggi però i governi si riarmano. E dicono che la pace è un lusso. A noi sembra che il lusso sia quello dell’industria bellica, visto che la spesa militare continua a crescere. Soldi che non curano, non insegnano, non salvano”.
“Una cosa è certa: il 90% dei morti e dei feriti in guerra sono civili. Davanti a tutte le vittime, la nostra storia ci dice di non tacere. Quella di Emergency, ma anche quella di questo Paese. Perché tutta l’Italia, se glielo chiedi, ripudia” conclude l’associazione.
Sul sito www.ripudia.it sono disponibili strumenti per aiutare la diffusione della campana e seguire le iniziative di Emergency.
Articolo 11 (Costituzione della Repubblica Italiana) – L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
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Ultimo aggiornamento: 21 marzo 2025, 13:38