Descrizione
La Regione Emilia-Romagna premia con un totale di 30mila euro le candidature santarcangiolesi al bando per il sostegno ai processi partecipativi, previsto dalla legge regionale 15 del 2018: finanziati con 15mila euro ciascuno i percorsi –già in corso di svolgimento – per la creazione dell’Opificio di Comunità e la progettazione del nuovo allestimento del Museo Etnografico dopo i lavori di restauro.
L'Opificio di Comunità sarà un laboratorio sociale permanente e innovativo in grado di “fabbricare” artigianalmente nuove forme di benessere, capitale sociale e coesione, attraverso la collaborazione attiva tra pubblico, privato sociale e cittadinanza.
Il processo serve a definire il modello di governance dell'Opificio, la “cabina di regia” incaricata del coordinamento all’individuazione di ruoli e modalità operative, dai meccanismi di collaborazione alle metodologie di progettazione partecipata e gestione condivisa dei processi. Tra gli obiettivi, l’individuazione delle priorità strategiche e dei criteri per l'attivazione dei primi progetti pilota, le modalità di integrazione tra servizi individuali e collettivi, la definizione di strategie specifiche per l’inclusione sociale dei soggetti meno rappresentati e dei giovani. Il lavoro sugli strumenti a disposizione dell’Opificio comprende invece la definizione del profilo e delle funzioni dei community manager, delle metodologie di produzione collaborativa, dei sistemi di qualità nonché delle modalità di valorizzazione e scambio delle competenze diffuse sul territorio.
Tra gli esiti attesi nel corso del percorso, l’elaborazione del regolamento per l'Amministrazione condivisa, l’integrazione dell’Opificio nelle politiche sociali, culturali ed educative del Comune e il conseguente adeguamento organizzativo dell'ente. A conclusione del processo, invece, si prevede l'istituzione formale dell'Opificio di Comunità e la sottoscrizione dei patti di collaborazione per l'avvio dei primi progetti pilota.
Il percorso di ridefinizione dell’allestimento interno e degli spazi esterni del Museo Etnografico in vista della riapertura è stato invece presentato dalla Fondazione Culture Santarcangelo. Il processo partecipativo intende coinvolgere comunità, associazioni, scuole e operatori del turismo e dell’agricoltura per riflettere sul ruolo del museo come presidio culturale e sociale nel suo contesto territoriale e condividere linee strategiche di sviluppo di attività, servizi e possibili forme della gestione dell’area esterna del museo.
La cittadinanza sarà coinvolta nella co-progettazione delle linee guida attraverso attività partecipative pensate per riflettere non solo sulla riprogettazione dell’allestimento, ma anche sul ruolo del Museo Etnografico di oggi nei confronti della sua comunità di riferimento, in continuità con gli interventi già realizzati per favorire una migliore fruizione dell'ampio spazio verde circostante, il Meet.
Dopo una mappatura preliminare, verranno coinvolti soggetti in grado di portare una visione diversificata, opportunità trasversali e risorse complementari al progetto in corso. Tra gli obiettivi, contribuire a una maggiore coesione sociale attraverso percorsi di cittadinanza attiva e valorizzazione condivisa del patrimonio, inclusione di realtà sociali e culturali nel definire gli obiettivi connessi alla rigenerazione del museo, identificazione di bisogni inespressi e modalità innovative di gestione dello spazio e opportunità di collaborazione, creazione di un centro propulsore di attività culturali.
“Nello sviluppo di politiche sociali, educative e culturali, Santarcangelo punta su un modelli partecipativi che creano e valorizzano reti tra soggetti con storie e caratteristiche differenti attivi sul territorio” affermano il sindaco Filippo Sacchetti e l’assessore Filippo Borghesi. “Una strategia premiata della Regione, sempre attenta al tema della partecipazione, che ci consentirà di costruire percorsi verso la creazione dell’Opificio di Comunità e il rinnovamento del Met con il coinvolgimento di tutti”.
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Ultimo aggiornamento: 1 agosto 2025, 15:17