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Sprigionati, la descrizione

Processo partecipativo per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del Comune di Santarcangelo di Romagna

SPRIGIONATI. Le ex carceri che vorresti!

Processo partecipativo per il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale del Comune di Santarcangelo di Romagna, in attuazione dei principi costituzionali di cui all’art. 9 della Costituzione, a vantaggio della comunità santarcangiolese, in termini di impatto sociale e culturale, mediante azioni che si conformino ai principi di libertà della partecipazione, pluralità dei soggetti coinvolti, inclusione della comunità, valorizzazione della memoria collettiva e collaborazione tra pubblico e privati.

Il bene immobile oggetto del progetto è costituito da un edificio dismesso denominato Ex Carceri Mandamentali, di grande pregio storico, architettonico e testimoniale, appartenente al demanio culturale.

Lo scopo è trasformare un “ex luogo” di proprietà pubblica in un bene comune, come tale disponibile per tutti, tramite un percorso di cittadinanza attiva basato sulla riappropriazione dello spazio urbano, a tal fine ingaggiando e stimolando la comunità locale nel processo di riappropriazione medesima.

La cittadinanza procederà attraverso tre fasi:  

  1. recupero della memoria storica del bene,
  2. riuso temporaneo dell’edificio e, per concludersi,
  3. rigenerazione quale luogo di socializzazione culturale

Le azioni che si svilupperanno “attorno” all’immobile e nel borgo circostante saranno co-progettate insieme alla cittadinanza, prediligendo i rapporti di “vicinato” e i giovani (18-35 anni), ma nell’ottica della massima inclusione: associazioni territoriali, gruppi informali, singoli cittadini attivi, scuole, Pro loco, imprese, fondazioni e commercianti.

Ciascuno sarà chiamato a fornire il proprio contributo per rivivere l’“ex luogo” e “riempirlo” di nuove pratiche di cittadinanza.

Nella prima fase avverrà il recupero della memoria storica e si realizzerà inizialmente attraverso il racconto, poi attraverso l’ascolto. Il “racconto” avrà ad oggetto una dettagliata ricerca storiografica sul bene e la condivisione della stessa con la comunità, al fine di catalizzarne l’attenzione, informarla e renderla consapevole del “valore” storico e culturale del bene.

L’“ascolto” verrà quindi realizzato attraverso un’azione di storytelling “al contrario”, nell’ambito del quale il carcere funge da espediente narrativo: i cittadini saranno chiamati direttamente in causa per liberare (ossia raccontare) le loro storie, personali e collettive, presenti e passate che hanno come sfondo la città di Santarcangelo di Romagna. Saranno così finalmente “liberati” quelli che chiameremo “Racconti Sprigionati”: fotografie, ricordi, aneddoti e tutto ciò che potrà contribuire alla realizzazione di un grande archivio della memoria collettiva santarcangiolese e al recupero della sua identità comunitaria.

Nella seconda fase avverrà il riuso temporaneo del bene. Attraverso pratiche partecipative (nel rispetto delle prescrizioni anti COVID) che trasformino un ex luogo, storicamente destinato alla reclusione, in un vero e proprio incubatore civico e, quindi, in un luogo di libertà e partecipazione.

Spetterà poi al processo partecipativo innescato e quindi ai contributi originali degli stakeholders locali, insieme ovviamente a quello dell’Amministrazione, individuare le direttrici d’azione che conducano alla definitiva rigenerazione del bene ossia alla trasformazione dello stesso in luogo di socializzazione culturale, attraverso prassi di partecipazione civica.

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pubblicato il 2021/06/03 13:04:00 GMT+2 ultima modifica 2022-03-10T10:50:10+02:00