Descrizione
Con l’incontro pubblico che si è svolto ieri (giovedì 11 settembre) in biblioteca davanti a una platea di circa 50 persone, entra nel vivo il percorso che porterà alla nascita dell’Opificio di Comunità. Un progetto dell’Amministrazione comunale sulla cura dei beni comuni, che fin dai primi passi mossi a inizio anno è stato fortemente incentrato sulla partecipazione attiva di collaboratori interni all’ente e che ora si apre formalmente al contributo di cittadini e operatori del terzo settore.
“Quella di oggi è una tappa importante per la nostra vita amministrativa – ha affermato il sindaco Filippo Sacchetti – perché mettiamo un tassello strategico per un progetto organico di ampio respiro: la teoria socio-urbanistica della Città dei 15 minuti, basata sui principi chiave del tempo come valore e della prossimità, che stiamo declinando a livello infrastrutturale con interventi sulle nuove piste ciclabili e su altre opere pubbliche, ma che vogliamo tradurre anche a livello relazionale attraverso il progetto dell’Opificio. La solidarietà è l’anima sociale di questa città – ha concluso il sindaco – e con l’Opificio di Comunità puntiamo a creare servizi pubblici collaborativi sempre più solidali e inclusivi”.
Ringraziando i numerosi rappresentanti delle realtà del terzo settore e i cittadini presenti, l’assessore al Welfare di Comunità, Filippo Borghesi, ha illustrato il progetto dell’Opificio spiegando sinteticamente obiettivi, tappe e azioni che verranno messe in campo nei prossimi mesi e ricordando il finanziamento di 15mila euro ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del bando per il sostegno ai processi partecipativi previsto dalla legge regionale 15 del 2018.
“Il nostro obiettivo – ha dichiarato l’assessore Borghesi – è collaborare valorizzando le diverse specificità, attraverso la creazione di una cabina di regia che dia organicità alle numerose iniziative già esistenti sul territorio e nuova linfa a future progettualità da costruire insieme: scommettiamo sulla comunità per definire servizi pubblici che possano rispondere efficacemente ai bisogni di chi è in difficoltà all’interno di una cornice che mette insieme persone, energie e risorse”.
In conclusione, l’assessore Borghesi ha ringraziato il presidente dell’associazione Labsus Pasquale Bonasora e il Coordinatore dei processi partecipativi della Regione Emilia-Romagna, Michele D’Alena, per la preziosa testimonianza sul tema delle pratiche partecipative, dando appuntamento ai presenti alle prossime settimane per l’avvio del percorso partecipativo.
Sul sito del Comune è già presente una sezione dedicata al progetto dell’Opificio di Comunità, con la possibilità di dare il proprio contributo compilando un modulo online per esprimere idee e suggerimenti sui temi del “ben-essere comune”.
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Ultimo aggiornamento: 12 settembre 2025, 13:59